2. MR. ROBOT
La serie racconta le vicende di Elliot Alderson. Ingegnere di sicurezza informatica in grado di hackerare qualsiasi sistema usando le sue incredibili capacità. All’apparenza è un ragazzo normale, ma scavando nel suo profondo ci si rende conto che il suo mondo sta cadendo a pezzi. Vede persone che non ci sono più, parla con se stesso un po’ troppe volte, perde di vista la propria identità. Cos’è reale e cosa non lo è?
Quando Elliot si unisce a un gruppo di attivisti le cose peggiorano ulteriormente. Lo incaricano di svolgere alcune azioni illegali con le sue abilità di hacking. E la sua vita inizia a precipitare. Mr. Robot merita di diritto di rientrare tra le serie tv simili a Black Mirror. Sia per la qualità intrinseca che manifesta, sia per la qualità attorale dei suoi protagonisti. Su tutti Rami Malek. Mr. Robot è uno tra i migliori spettacoli contemporanei. Anche se non si conosce molto di hacking o computer, la serie si fa seguire e amare in modo straordinario. Le dinamiche tra i personaggi sono eccezionali come il modo in cui ogni singolo personaggio è presentato e sfaccettato.
Elliot, come abbiamo detto, è esperto nel superare i migliori firewall del mondo ma ancora sta cercando di gestire i propri demoni interiori. “Ti sei mai sentito solo anche quando sei tra le persone? Ti sei mai sentito come se non appartenessi a un gruppo?“. Il tentativo di affrontare questi tempi e dubbi esistenziali ci permette di immedesimarci e confrontarci costantemente con lui. E allo stesso tempo ci cattura e rende difficile distogliere lo sguardo. Anche la tossicodipendenza e gli attacchi di panico che condizionano la sua vita ci portano ad avvicinarsi a questo antieroe.
