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Sara Howard e la consapevolezza dell’essere donna

In un mondo di Kim Kardashian siate una Sara Howard.
Svegliatevi la mattina con una voglia matta di distruggere il patriarcato Newyorkese di fine ottocento, mostrate alla gente che non bisogna essere la femmina del capo per essere qualcuno. Guardatevi allo specchio e siate fiere di voi stesse, donne di successo, uniche e, perché no, anche belle. Lasciate perdere l’aspetto fisico per un secondo e concentratevi sulle vostre aspettative: siate Sara Howard, la prima donna a lavorare nel dipartimento di polizia di New York; siate Sara Howard e vivete la vostra vita a testa alta, con la consapevolezza di cambiare la storia del mondo.

Nonostante la rappresentazione di un femminismo antelitteram, Sara rimane un personaggio ben integrato nella sua epoca; non risulta anacronistica ma mantiene la modestia e la pudicizia adatte a una società post-vittoriana. La sua umiltà però non le impedisce di farsi largo tra la folla e diventare un personaggio chiave nella tenebrosa furia omicida che turba New York City.

The Alienist

Sara Howard è acuta, curiosa ma non perché la curiosità è donna ma perché la curiosità è conoscenza e la conoscenza è forza. Grazie alla sua cultura e alla sua educazione gode di un posto di rilievo nella società senza comunque omologarcisi. Non le importa di trovare marito e sistemarsi, lei vuole semplicemente cambiare New York e cambiare la sua triste sorte da futura massaia, a qualsiasi costo.

Essere Sara non è facile ma, in fin dei conti, tutte siamo Sara: l’importanza del personaggio risiede proprio in questo. Rappresenta l’ascesa e il declino dell’universo femminile: ogni passo avanti è costretta a farne dieci indietro e con un enorme macigno sulle spalle. Cercare di fare carriera in un universo che non ti rispetta sembra praticamente impossibile. È una lotta contro i mulini a vento, peccato che questi mulini a vento oltre a metterti i bastoni tra le ruote ti vedono solo come un pezzo di carne, un essere da poter bistrattare e sfruttare.

Sara Howard stringe i denti, ogni secondo della sua vita li stringe più forte. Paradossalmente anche i suoi più progressisti compagni di merende sottovalutano le capacità e la tenacia di Sara, che spesso viene vista come un essere da proteggere.

Sara rischia, ogni giorno, e non le importa di mettere in pericolo la propria vita. È solo così che riesce a sentirsi viva, senza mettersi in mostra e rimanendo nell’ombra. Il suo aspetto angelico – è interpretata dalla bellissima Dakota Fanning – è in antitesi con il suo carattere duro e intraprendente. Sara a volte è cinicamente impassibile, lucida in ogni scelta che le si pone davanti: non esita mai; in tutto ciò che fa mette davanti la salvaguardia della comunità, anche compiendo azioni avventate.
Nonostante la sua indole cervellotica, rimane una donna di pancia, che si lascia guidare dall’istinto ma non dai sentimenti: Sara soffre, ma lo fa in silenzio, come per non alterare la sua immagine austera e indipendente. La forza del suo personaggio risiede nella sua ambigua umanità, che la rende una figura femminile universale e senza tempo; una donna di ieri, di oggi e di domani.

The Alienist

Nata consapevole di essere una donna
Perché un minuto dopo le han già messo su la gonna
(…)
Sei nata per subire, te lo ricordi ogni mattina
E non mangi ormai da mesi, per restare bambina
“la curiosità è donna, il potere degli eroi”
la curiosità è di tutti, affanculo gli eroi

(Zen Circus – Nati per subire)

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