5) Vescovo Heahmund (Vikings)
Per quattro stagioni, Ragnar è stata la colonna portante di Vikings.
Il carismatico protagonista è uno dei motivi per cui lo show ha avuto tanto successo. Non c’è dunque da stupirsi se, dopo la sua morte, la serie si sia ritrovata con un enorme vuoto da colmare. Per poterlo fare, Hirst non solo ha optato per una storia più corale, ma ha introdotto anche nuovi personaggi, fra i quali troviamo il Vescovo Heahmund. Interpretato da Jonathan Rhys Meyers, questo personaggio si distingue immediatamente per la sua personalità controversa: il vescovo è infatti un uomo devoto alla religione, un guerriero cristiano fomentato dall’odio verso i pagani, ma anche tormentato dai propri demoni interiori, che cerca di sconfiggere attraverso alcol e sesso.
In costante lotta contro se stesso, attira l’attenzione di Ivar, affascinato dalla sua furia di guerriero, e Lagertha, con la quale condividerà una storia d’amore. Nonostante ci fossero i presupposti per costruire un buon personaggio, purtroppo Heahmund non è mai riuscito a lasciare il segno in Vikings. Invece di imporsi come nuova figura maschile portante dello show, ha dimostrato quanto fosse privo del carisma di Ragnar o della lotta interiore di Athelstan. Inoltre, il continuo cambiamento di alleanze ha contribuito a far perdere coerenza al suo percorso personale: da devoto guerriero cristiano a sostenitore dei pagani, per poi ritornare sui suoi passi e alla sua fede. Una trasformazione confusa e incoerente che non è riuscita a portare niente di nuovo a Vikings.
