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The Walking Dead esiste anche in Italia. Ed è nato in Sardegna

La Sardegna non era mai stata tanto in pericolo, e una delle terre più belle mondo sembra essere protagonista di un nuovo episodio di The Walking Dead. In un mondo apocalittico che apparentemente non lascia speranze, un’epidemia sta sconvolgendo la popolazione isolana e gli infetti si risvegliano dalla morte alla ricerca disperata di carne umana. Le coste diventano impraticabili a seguito dei primi contagi, costringendo i sopravvissuti a cercare riparo nell’entroterra. Attraverso gli occhi di Gaia, scopriremo segreti gelosamente custoditi e tramandati nel corso dei secoli da una misteriosa congrega devota alla dea madre, che combatte da sempre per difendere la propria terra. Scioglieremo così insieme a lei il mistero che si cela dietro figure a cavallo tra mito e leggenda, come i misteriosi mamuthones, l’accabadora, le maschere del carnevale e luoghi antichissimi come i nuraghi e i pozzi sacri.

The Walking Dead
Ischidados non è l’ennesima versione di The Walking Dead

Se non ci state capendo niente, chiariamo meglio: quello che abbiamo esposto è il soggetto di Ischidados (“I risvegliati”, tradotto dal sardo), progetto ambizioso del collettivo torinese Chunk. La web serie, ideata, scritta e diretta da Igor De Luigi ed Eugenio Villani, si pone l’obiettivo di rielaborare gli schemi classici degli zombie movie americani (il paragone con The Walking Dead è uno dei tanti possibili) unendoli a miti, leggende e costumi della tradizione sarda. Lo scenario è quello di una terra autentica e inesplorata, lontana dalle stereotipate immagini da cartolina a cui siamo abituati. Secondo Igor De Luigi, intervistato qualche tempo fa da Repubblica, “La Sardegna era il luogo perfetto per ambientare questa storia: un po’ per la sua particolarità geografica ma soprattutto perché è ricca di miti e leggende”. Questa, insomma, non è una semplice serie: è un’operazione socio-culturale che contrapporrà i misteriosi mamuthones, raccontati in ogni aspetto, ai morti viventi ai quali siamo ormai abituati da tanti anni.

Ischidados ha visto la luce per la prima volta tre anni fa con un pilot di quattro minuti pubblicato su YouTube il 28 maggio del 2014 e ha ottenuto un successo clamoroso, raggiungendo ad oggi 80.000 visualizzazioni. Un risultato inaspettato, se si considerano i presupposti. Purtroppo, però, un’idea di questa portata necessita di un grande dispendio di risorse sul piano economico, e la produzione si è fermata all’episodio pilota. Gli ideatori, tuttavia, non demordono e credono fortemente nella realizzazione del progetto. Sono necessari almeno 30.000 euro e hanno quindi deciso di affidarsi ad una raccolta fondi che ha raggiunto al momento 23.000 euro circa (se volete sostenere Ischidados, potete farlo qui entro il 7 marzo). Basta poco perché Ischidados diventi realtà. Una bellissima realtà, se si pensa alla stagnazione di idee che caratterizza la serialità italiana in buona parte dei casi. La Sardegna non è mai stata tanto in pericolo. e vivere insieme questa avventura sarebbe estremamente divertente.

Questo è il pilot di Ischidados:

Questa, invece, è la pagina Facebook del progetto: ISCHIDADOS  

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Antonio Casu