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5 Serie Tv uscite nel 2022 che hanno saputo davvero osare fino in fondo

ATTENZIONE: l’articolo può contenere spoiler su The Bear, Andor, The Bad Guy, Bang Bang Baby e The White Lotus

Nei vari articoli che abbiamo proposto tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 abbiamo, a più riprese, sottolineato quanto quello appena concluso sia stato un anno grandioso per gli appassionati di serie tv. 365 giorni contrassegnati da un numero altissimo di produzioni, ma soprattutto da un livello qualitativo mediamente molto alto, capace di raggiungere dei picchi importanti, come testimoniano successi quali The Bear o Dahmer. Un contesto molto ricco, reso ancora migliore dalla capacità che hanno avuto diversi prodotti di osare fino in fondo, connaturandosi come qualcosa di mai visto prima e di unico nel panorama delle serie tv.

Questa spregiudicatezza è quasi un’esigenza in un contesto così affollato: il numero di produzioni è in continuo aumento e per riuscire a distinguersi c’è bisogno di un profondo cambio di marcia. Ci sono serie che lo hanno fatto soprattutto a livello qualitativo, impossibile qui non citare produzioni come House of the Dragon o le ultime stagioni di capolavori come Better Call Saul e Ozark. Altre invece, hanno puntato più sul coraggio, cercando di distinguersi a livello estetico e concettuale. Ci sono poi serie che hanno saputo coniugare alla grande i due elementi, raggiungendo livelli altissimi e imponendosi come degli unicum in questo mondo ricco di alternative. Insomma, è chiaro come il 2022 ci abbia regalato una produzione vastissima, in cui poter rintracciare serie dal valore immenso. Qui scegliamo di premiare il coraggio, la capacità di osare ed elenchiamo le cinque serie tv che sono andate davvero fino con la loro spregiudicatezza, lasciando un solco ben visibile in questo ricchissimo panorama televisivo.

The Bear

Partiamo con quella che è stata, con tutta probabilità, la serie rivelazione dell’anno. Imporsi nell’olimpo delle migliori produzioni insieme a giganti come House of the Dragon o Better Call Saul è possibile solo grazie a un’operazione decisa e potente. The Bear è una serie che mette in mostra tutta la sua anima e che getta una luce del tutto nuova su un tema, anzi su un mondo, che conosciamo bene, ma da prospettive diverse. La cucina è diventata, negli ultimi tempi, uno dei luoghi più battuti nella produzione televisiva. A livello narrativo qualche volta, ma molto più spesso in chiave reality, mettendo in mostra tutto ciò che avviene nelle cucine di ristoranti stellati, di locali in difficoltà, di normalissime tavole calde.

Questa onnipresenza della cucina, soprattutto nel suo aspetto più realistico, ha sempre patinato le finzioni narrative relative a questa dimensione di un’incredulità generica. Il mondo della cucina difficilmente è stato raccontato da un’opera narrativa, anche perché il pubblico non ne ha mai sentito realmente l’esigenza considerando il profluvio di cooking show disponibili. Fino a che non è arrivata The Bear. La serie presente su Disney Plus ci porta nel cuore di questo mondo e lo fa in maniera totalmente genuina e spontanea, mettendo a nudo le difficoltà, i ritmi infernali, ma anche la passione che animano le cucine di tutto il pianeta. Uno sguardo privilegiato in un mondo che spesso rimane celato nella sua essenza più pura, quella spogliata dall’occhio delle telecamere. Una serie unica, che ci ha regalato un qualcosa di mai visto prima.

Migliori piani sequenza, The Bear (640x427)
The Bear (640×427)

Andor

Sperimentare e osare come ha fatto The Bear è già, di per sé, un’operazione difficilissima, ma provare ad applicare questa formula in uno dei franchise più longevi e anche più rigidi stilisticamente che esistano è una materia ancora più complicata. Accolta con un’indifferenza incredibile, Andor non solo è stata una delle migliori serie del 2022, ma ha finito per rivoluzionare completamente un franchise come quello di Star Wars in cui apportare novità e sfidare il canone è sempre una mossa molto rischiosa.

Andor è qualcosa di mai visto nell’universo creato da George Lucas. La serie si distingue da tutto il resto della produzione successiva sia per tematiche che per stile. Ritmi lenti e compassati favoriscono lo spiegamento di un apparato concettuale potentissimo, che per la prima volta analizza, fino in fondo, le ragioni ideologiche e il modus operandi delle due storiche forze del franchise: la Ribellione e l’Impero. Andor dà ai fan di Star Wars ciò di cui avevano bisogno, ma lo fa a modo suo. Non si concede sensazionalismi, non cambia mai direzione, ma pazientemente completa il suo disegno, che alla fine della sua prima stagione è semplicemente grandioso. Senza esagerare, possiamo dire che Andor abbia ridisegnato completamente l’apparato ideologico di Star Wars ed è riuscita laddove produzioni ben più accreditate (tra le righe si legga Obi-Wan Kenobi) avevano miseramente fallito: costruire un tessuto narrativo in un periodo quasi mai narrato dal franchise, quanto meno in live action, ovvero quello che segue il crollo della Repubblica e l’affermazione dell’Impero.

The Bad Guy

Giungiamo in Italia con questa lista delle cinque serie tv che hanno davvero saputo osare fino in fondo nel 2022 e prepariamoci a parlare di una doppietta tutta italiana, che porta la firma di Prime Video, piattaforma che nella produzione nostrana si sta dimostrando molto all’avanguardia, soprattutto nella realizzazione di prodotti peculiari e ambiziosi. Tra questi c’è, sicuramente, The Bad Guy, una declinazione molto particolare del genere principe in Italia, quello mafioso, che assume delle tinte mai viste prima nella nostra produzione.

Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi sono i protagonisti di questa serie che si presenta come una classica storia di mafia, ma tra sfumature dark e venature comedy accoglie presto in sé tutta una serie di elementi mai visti che alla fine restituiscono un calderone scoppiettante di idee originali. Tutto urla alla novità in The Bad Guy, dalla trama ai personaggi fino alle atmosfere. Non avevamo mai visto nulla come la serie di Prime Video in Italia e The Bad Guy segna l’approdo nella nostra produzione di una tendenza che si sta facendo sempre più viva all’estero, quella del rimpasto dei generi, della distruzione degli stilemi narrativi in nome dello sperimentalismo rivoluzionario. Idee fresche e nuove, che hanno reso la produzione italiana di Amazon un prodotto decisamente unico nel 2022 da poco concluso.

The Bear
The Bad Guy (640×360)

Bang Bang Baby

Ancora Prime Video, per una serie che condivide alcuni elementi con The Bad Guy, ma che si caratterizza come un prodotto a sua volta unico. La matrice da cui muovono le due produzioni italiane di Amazon inserite in questa lista è la stessa: la rivisitazione del modello del dramma mafioso particolarmente ricco di tradizione in Italia. Bang Bang Baby si muove su direttrici ancora diverse rispetto a The Bad Guy, ma egualmente innovative.

Le variazioni sul tema introdotte dalla serie con Arianna Becheroni sono tantissime: innanzitutto c’è il punto di vista femminile a muovere l’azione, una prospettiva abbastanza unica in questo genere. Abbiamo poi il racconto di una mafia diversa, una realtà di provincia al nord Italia, collegata a una matrice meno battuta nella produzione televisiva come la ‘Ndrangheta. Tanti elementi nuovi, che mescolati tra loro restituiscono una produzione davvero unica, che anche esteticamente assume la propria cifra distintiva. Bang Bang Baby è una vera e propria esplosioni di colori, molto spesso assume toni onirici e psichedelici, molto lontani da quelli con cui siamo abituati a vedere narrati i racconti di mafia. Anche qui, come nelle serie precedenti come The Bear e Andor o come vedremo più avanti in The White Lotus, lo sperimentalismo è una scelta vincente, perché è in grado di restituirci un prodotto unico e di livello molto alto.

The Bear e le altre serie che hanno osato nel 2022: The White Lotus

Dopo due serie internazionali e due italiane, chiudiamo questa lista delle serie più coraggiose del 2022 con una sorta di mix: una serie internazionale con ambientazione italiana. Già il semplice rinnovo di The White Lotus per una seconda stagione era sembrata una scelta molto azzardata: il primo capitolo della produzione HBO ha reso nel 2021, The White Lotus una delle serie più sorprendenti e amate dell’anno, tanto da portare l’emittente a rinnovare un prodotto che era originariamente pensato come una miniserie. Un’operazione che lì per lì aveva suscitato qualche perplessità, ma che ha ripagato alla grande.

La seconda stagione di The White Lotus si è confermata un trionfo e ciò è avvenuto soprattutto per la capacità della serie di rinnovarsi, senza perdere la propria identità. La produzione HBO ha avuto coraggio, non si è attenuta a un copione vincente, ma lo ha rinnovato, senza però creare stravolgimenti. L’ambientazione siciliana ha introdotto una leggerezza del tutto nuova nella serie, che anche sotto il caldo sole del sud Italia non ha perso tutta la sua carica cinica, ma l’ha stemperata e declinata per vie traverse. Un’operazione difficilissima, la cui riuscita ha consacrato The White Lotus come una delle serie più importanti del momento.