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6) Atrocity Exibition, Joy Division – Black MirrorSerie Tv

Ripiombiamo in atmosfere post-punk disturbanti e nere con un capolavoro di Ian Curtis. Atrocity Exibition prende ispirazione dal romanzo del tardomodernista J. G. Ballard dall’omonimo titolo. Gli scenari acidi e stranianti tanto del libro quanto della canzone ben si accordano con una Serie Tv come Black Mirror che fa della distopia il suo credo.

Curtis come Ballard ci propone un testo (volutamente incoerente) di critica violenta alla società di massa. Una frenetica danza tribale accompagna la baritonale voce del leader dei Joy Division: “Rifugi con le porte spalancate / Dove la gente ha pagato per guardare dentro / Si divertono osservando il suo corpo contorcersi / Nel fondo dei suoi occhi dice / ‘Esisto ancora’ / Questa è la strada, entrate”. Il gusto macabro di guardare, suscitare e alimentare la sofferenza di un uomo è il tema di Orso bianco, secondo episodio della seconda stagione di Black Mirror. La protagonista si contorce mentre il pubblico assiste soddisfatto e plaudente a quella sofferenza. Victoria è condannata a rivivere giorno dopo giorno quel dolore senza poter mai trovare la pace della morte. La punizione, questa, per un crimine commesso dalla donna.

La criptica frase “Per un premio uccide nelle arene, vince un minuto in più di vita”, nella seconda strofa, invece, non può non richiamarci alla mente l’episodio Zitto e balla (3×03) in cui il protagonista si trova a dover uccidere un uomo a mani nude per aver salva la vita e tenere al sicuro il suo scabroso segreto. È soprattutto però nelle sonorità dei Joy Division che troviamo le attinenze più strette con Black Mirror, in quel suono contorto e stridente. Nella distorsione degli strumenti musicali che rispecchia i testi criptici e profetici di un mondo oscuro e disturbante tratteggiato da Ian Curtis. Proprio come le realtà indagate in Black Mirror.

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