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Guida semiseria alle Serie Tv più interessanti in uscita a ottobre

Ottobre è da sempre il mese principe degli amanti dell’horror: l’estate è ormai alle spalle, il freddo incombe e Halloween chiude degnamente il cerchio tra zucche, teschi e fantasmi. Visto che si parla di appassionati dell’orrore, partiamo quindi con la notizia delle notizie: sta tornando Élite. Per l’ennesima volta. Per la settima che non sarà manco l’ultima, visto che per qualche motivo è già stata ufficializzata pure l’ottava stagione. Allora viva Élite, viva l’erotismo un tanto al chilo su trame sempre più raffazzonate. Viva la serie vista ormai da tutti per la trama e solo per la trama. Viva la trama, quindi. E viva ottobre, visto che l’appuntamento con Élite non è l’unico che ci attende: la stessa Netflix, infatti, si presenta con due produzioni molto ambiziose del calibro di Lupin e La caduta della casa degli Usher. Torna Upload su Prime Video, Loki su Disney+, arriva Un’estate fa su Sky.

Ma non è tutto: arrivano I Leoni di Sicilia e Blanca, The Gilded Age e I Bastardi di Pizzofalcone, Tore e Neon, Bargain e Bodies, Cuori e tanto altro. Molta Italia anche su Raiplay con la speranza che si possa poi approdare pure sui lidi generalisti. Alcune produzioni grosse in arrivo dagli States, il caso Claps, Lezioni di chimica e decine di titoli da osservare con attenzione. In sostanza, non sarà un mese da carichi pesanti ma sarà nel complesso molto interessante e ricco di potenziali sorprese. Se non vorrete sorprese, invece, ci sarà comunque Élite. E chi se la perde, Élite. Detto questo, possiamo partire con la rubrica più incompetente mai vista nella storia di Hall of Series, in cui faremo finta – come al solito – di parlare di serie tv per poi parlare di tutt’altro. Siete pronti? Noi no. E ci attendiamo una bocciatura sonora su una materia in particolare: Loki.

1. Lupin (dal 5 ottobre 2023, parte III) – Netflix

Lupin
  • Hype: 8/10

Per fortuna non si giudica mai un libro dalla copertina. Se così fosse stato, la serie Netflix incentrata sulla figura di Lupin sarebbe fallita ancora prima di andare in onda: troppi i pregiudizi, troppa la diffidenza. Poi parte il primo episodio e si capisce tutto: Lupin non è quel Lupin. È solo uno che si comporta come se fosse quel Lupin. Il resto è un’ottima serie, senza picchi da capolavoro ma dalla trama intrigante, ottimi interpreti e un intreccio che si dipana attraverso scelte narrative interessanti anche quando non sono troppo originali. Insomma, la Lupin di Netflix si fa guardare volentieri e ci si augura che debba ancora dare il meglio di sé. Mancano solo due fattori per renderla ancora più bella: l’utilizzo di una vecchia 500 gialla e di uno Zenigata qualunque da prendere per i fondelli.

  • Un ottimo motivo per guardare Lupin: non è il vero Lupin.
  • Un ottimo motivo per non guardare Lupin: non è il vero Lupin.

2. Upload (dal 20 ottobre 2023, stagione 3) – Prime Video

  • Hype: 8/10

Cosa c’è di peggio di una relazione amorosa dalla natura fortemente tossica? Una relazione amorosa dalla natura fortemente tossica che si protrae oltre la morte di uno dei due. Una morte oltretutto loschissima, da cui si cerca di tornare in vita con modalità persino più losche. Insomma, in Upload la promessa dell’amore eterno non è una promessa: è la peggiore delle minacce. E tornano subito in mente le parole del maestro Serpentieri in uno dei momenti più alti di Boris: “Gradirei morire. Mi faccia morire. Preferirei morire in solitudine, magari in carcere”. In realtà, però, la trama di Upload è un bel po’ più complessa di così e noi auspichiamo che la terza stagione possa raccogliere ancora approvazioni dalla critica, il giusto supporto mediatico e un successo sempre maggiore. Chiediamo troppo? Sempre meno di non voler morire dopo esser morti, no? No?

  • Un ottimo motivo per guardare Upload: sognate l’immortalità? Smetterete di farlo.
  • Un ottimo motivo per non guardare Upload: la puntata dell’attentato non è necessariamente destinata al pubblico greco.

3. Un’estate fa (dal 6 ottobre 2023, stagione 1) – Sky

  • Hype: 7/10

Qualcuno ha detto Paola e Chiara? E Zerocalcare cosa fa? Hey, gli Articolo 31? La Ruota della Fortuna? Max Pezzali riempie gli stadi con brani di trent’anni fa? Ah sì? Manca solo un remake di Selvaggi, no? Che ganzo. Scherzi a parte, è evidente: gli anni Novanta sono tornati alla carica con rinnovate energie. E Sky, allora, cosa fa? Programma una serie tv sulla storia degli 883, in arrivo nel 2024. E per prepararsi al meglio, tira fuori pure un’altra serie ambientata nel medesimo decennio: il protagonista, infatti, giostrerà tra il 2023 e il 1990 per risolvere il caso della misteriosa sparizione del suo amore d’infanzia, alla ricerca di risposte sepolte dal tempo. Protagonisti? Lino Guanciale e Filippo Scotti. Titolo? Un’estate fa, anche se Franco Califano non c’entra niente. Perché “the summer is magic”, ma può pure diventare lo scenario ideale per un giallone tutto italiano da cui ci aspettiamo tanto.

  • Un ottimo motivo per guardare Un’estate fa: ogni scusa è buona per mollare lo smartphone e rinchiudersi dentro una cabina telefonica.
  • Un ottimo motivo per non guardare Un’estate fa: Filippo Scotti non ha niente a che fare con Gerry Scotti, quindi non si sentirà Gerry Scotti cantare delle canzoni a caso.

4. Loki (dal 5 ottobre 2023, stagione 2) – Disney+

Lupin
  • Hype: 8.5/10

Ve lo diciamo subito, ma avreste potuto capirlo da soli fin dalla prossima riga: chi vi sta scrivendo non ha mai visto mezzo film della Marvel, quindi è la peggiore persona possibile per presentare Loki. Ma visto che questa non è una rubrica seria e tutti in Italia si reinventano nel fare le cose senza avere la benché minima competenza, la presenteremo lo stesso. Attraverso una manciata di informazioni reperite in giro senza alcun criterio.

  1. Owen Wilson è qui presente senza Ben Stiller. E non promuoverà spassosissimi aperitivi. Per confondere ulteriormente le acque, ha i capelli corti coi baffi e assomiglia sempre più a Gianmarco Pozzecco. Il suo personaggio ha il nome più cacofonico dai tempi di Cavalcante Cavalcanti: Mobius M. Mobius.
  2. Gugulethu Sophia Mbatha-Raw, interprete della giudice Ravonna, non ha optato per un nome d’arte anche se chiunque altro al mondo avrebbe ritenuto opportuno farlo.
  3. Loki deve aiutare qualcuno a fare delle cose e ha una sola alternativa: esser cancellato dall’esistenza. Inspiegabilmente, ha deciso di dare una mano.
  4. C’è pure un orologio antropomorfo. Perché sì.
  5. Sophia Di Martino non è imparentata con Stefano De Martino.
  • Un ottimo motivo per guardare Loki: quello in foto è Tom Hiddleston, non è Jared Leto. E non è manco Berlino della Casa di Carta mentre festeggia San Patrizio.
  • Un ottimo motivo per non guardare Loki: non avete mai visto mezza roba della Marvel e sperate di poter iniziare da qua. No, non potrete iniziare da qua. A quanto pare.

5. La caduta della casa degli Usher (dal 12 ottobre 2023, stagione 1) – Netflix

Lupin
  • Hype: 7.5/10

Signore e signori, Edgar Allan Poe. Uno degli scrittori più incompresi di sempre tra i rispettivi contemporanei. Uno che ci auguriamo possa esser stato compreso al meglio da uno dei maestri dell’horror contemporaneo: Mike Flanagan. Stavolta, infatti, l’autore di The Haunting of Hill House si è confrontato con uno dei migliori scrittori degli ultimi tre secoli. E con un’opera importante, dalla quale potrà venir fuori una miniserie senza compromessi: sarà un successone oppure un fallimento totale. Inevitabile, se si intende adattare un titolo del calibro di La caduta della casa degli Usher, in uscita tra poche settimane su Netflix. Siamo fiduciosi? Abbastanza. Abbiamo paura? Parecchia, per i motivi sbagliati. Ma hey: le primissime recensioni sono piene di entusiasmo.

  • Un ottimo motivo per guardare La caduta della casa degli Usher: pochissimi tra i numerosi adattamenti cinematografici e televisivi delle opere di Poe sono stati all’altezza di Poe. Speriamo sia la volta buona.
  • Un ottimo motivo per non guardare La caduta della casa degli Usher: Poe è inadattabile? Agli abbonati paganti l’ardua sentenza.

Antonio Casu