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Chi merita di vincere l’Emmy 2022 dedicato alla miglior comedy?

Gli Emmy Awards 2022 sono alle porte e come ogni anno infuriano battaglie e pronostici su chi si porterà a casa le statuette più ambite nel mondo della televisione. Questa settantaquattresima edizione dei premi assegnati dall’Academy of Television Arts & Sciences, noti anche come gli Oscar della televisione, appare particolarmente agguerrita per quanto riguarda entrambe le categorie più attese: miglior serie drammatica e miglior comedy andate in onda durante la scorsa stagione televisiva. In particolare, quest’ultimo riconoscimento è conteso da una rosa di otto serie comiche di altissimo livello, dalla struttura completamente diversa l’una dall’altra e che affrontano le tematiche più disparate, in una lotta serrata che evidenzia l’ascesa e l’evoluzione del genere della comedy, sempre più lontano dall’idea tradizionale legata alla sitcom che se ne aveva fino a qualche anno fa.

Le rosa delle serie candidate in questa categoria comprende, in ordine alfabetico, Abbott Elementary (stagione 1, ABC), Barry (stagione 3, HBO), Curb Your Enthusiasm (stagione 11, HBO), Hacks (stagione 2, HBO), Only Murders in the Building (stagione 1, Hulu), Ted Lasso (stagione 2, Apple Tv+), The Marvelous Mrs. Maisel (stagione 4, Amazon Prime Video) e What We Do In The Shadows (stagione 3, FX). Al di là di ogni pronostico e cercando di essere il più oggettivi possibile, abbiamo voluto provare a chiederci quale tra le comedy nominate ci abbia regalato la stagione televisiva migliore, meritandosi quindi di portare a casa la statuetta.

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The Marvelous Mrs. Maisel (640×360)

Data l’altissima qualità generale delle comedy candidate, la premessa necessaria è che qualsiasi tra le otto produzioni vincerà il premio come miglior serie sarà comunque meritato, eppure è innegabile che vi siano diverse ragioni per cui alcune dovrebbero essere meno privilegiate rispetto alle altre. Pensiamo per esempio a The Marvelous Mrs. Maisel, in gara con la sua quarta stagione, o ad Abbott Elementary, una delle due sole comedy esordienti a essere rientrata nella rosa finale dei candidati alla statuetta.

The Marvelous Mrs. Maisel, già vincitrice nel 2018, è senza dubbio una delle produzioni televisive – comiche e non – più importanti degli ultimi cinque anni. Caratterizzata da dialoghi brillanti e un’ambientazione storica ricostruita alla perfezione, la serie creata da Amy Sherman-Palladino per Amazon Prime Video ha tuttavia leggermente deluso le aspettative con una quarta stagione che, nonostante un finale a dir poco perfetto che ha dato un senso a tutto quanto accaduto, è apparsa qualitativamente inferiore rispetto ai capitoli precedenti. In un anno in cui la competizione è così agguerrita come agli Emmy 2022, il lieve calo della serie pesa come un macigno all’interno delle nostre valutazioni, soprattutto se si confronta con il salto di qualità operato da alcune delle sue dirette rivali.

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What We Do In The Shadows (640×360)

Abbott Elementary invece non ha stagioni precedenti con cui fare i conti, ma paga il fatto di essere l’unica rappresentante di una televisione tradizionale che appare in declino, soprattutto se a messa a confronto con l’originalità disarmante dei suoi diretti rivali agli Emmy 2022. Ambientata in una scuola elementare nelle periferie di Philadelphia, la serie ABC è una workplace comedy che riprende le strutture e le dinamiche più classiche della sitcom e che, nonostante sia una delle poche produzioni in grado di apportare qualcosa di nuovo a un genere che ne aveva un disperato bisogno, appare come qualcosa di già visto, mancando così di quella stessa originalità che invece contraddistingue le altre comedy in gara.

Tra le altre sei serie in gara per aggiudicarsi il premio di miglior produzione comica agli Emmy 2022, pensiamo siano quasi tutte allo stesso livello e al di là di preferenze personali legate a personaggi, strutture e argomenti crediamo realmente che in caso di vittoria di ciascuna di queste non ci sarebbe nulla da discutere. Pensiamo per esempio a Curb You Enthusiasm, la storica serie creata e interpretata da Larry David che giunta alla sua undicesima stagione ha collezionato ben nove nomination ma mai nessuna vittoria. Certo, forse questo capitolo non è il migliore in assoluto e in molti sono stati (piacevolmente) sorpresi della sua inclusione nella rosa dei candidati finali, ma chi potrebbe mai obiettare che una produzione così rivoluzionaria per il genere della comedy come lo è stata Curb Your Enthusiasm potrebbe mai non meritarsi di vincere l’Emmy?

Only Murders in the Building (640×360)

Per quanto riguarda invece What We Do In The Shadows, la produzione più di nicchia tra le comedy candidate, ci troviamo davanti a una serie che probabilmente non vincerà mai, anche per la sua vicinanza a un genere così lontano da quello comico come il fantasy, ma che in gara con la sua terza stagione e ormai arrivata alla quarta, è forse una delle più grandi sorprese degli ultimi anni, un’opera partita in sordina ma legata a grandi nomi che con il passaparola si è fatta strada fino a diventare un piccolo cult. Se si considerasse come miglior commedia la serie che fa più ridere, probabilmente What We Do In The Shadows sarebbe la candidata più meritevole del premio, perché capace di osare e non prendersi mai sul serio, portando in scena una comicità sempre al limite tra il demenziale e l’intellettuale, tale per cui è veramente difficile finire una puntata senza farsi scappare nemmeno una risata.

Qualora invece nei criteri per l’assegnazione del premio Emmy 2022 si considerasse come primaria l’originalità della produzione, una posizione privilegiata l’avrebbe allora l’esordiente Only Murders in the Building, candidata con la sua prima stagione ma già andata in onda anche con un altrettanto convincente secondo capitolo. La serie Hulu, capace di unire alla perfezione comicità e mistero, è stata un successo di critica e pubblico fin dal suo primo episodio e ha saputo migliorarsi puntata dopo puntata, potendo anche contare su uno dei cast più interessanti dell’intero panorama televisivo. Anche considerando il fatto che le serie comiche tendono ad avere maggiori probabilità di vittoria durante la loro prima stagione, sarebbe un vero peccato se Only Murders in the Building perdesse questa importante e meritatissima possibilità.

Barry (640×360)

Un riflessione di merito più importante, che tuttavia rimanda alla discussione più generale sul senso della distinzione tra dramma e commedia nel panorama televisivo contemporaneo, riguarda le tre grandi favorite a portarsi a casa l’Emmy secondo i pronostici: Hacks, Barry e Ted Lasso.

Infatti, sebbene quasi tutte le serie candidate a miglior comedy – Only Murders in the Building in primis – siano caratterizzate da una natura ibrida tra la commedia e altri generi, nel caso di queste tre produzioni straordinarie occorre una riflessione circa se e quanto la dimensione comica sia prevalente rispetto a quella drammatica.

Nel caso di Barry, una serie che si tinge di dark e giunta alla sua terza stagione, parliamo di un’opera dal valore incommensurabile, recitata splendidamente da un Bill Hader in stato di grazia. Eppure, man mano che le puntate procedono, la domanda che sorge spontanea è: stiamo guardando una serie splendida, ma stiamo guardando una commedia? La risposta, secondo noi, è no. La complessità tematica e narrativa di Barry vengono sminuite nel suo venire catalogata come comedy e quindi ci troviamo a chiederci che senso abbia premiarla come tale, anche e soprattutto considerandone la qualità elevata. Un discorso simile vale per Hacks, non a caso anch’essa produzione Hbo, serie con protagonista l’immensa Jean Smart che esplora il delicato rapporto tra due comiche appartenenti a generazioni differenti. Rispetto a Barry, Hacks rientra sicuramente di più nelle coordinate classiche della definizione di comedy, eppure ci risulta difficile considerarla tale. Inoltre, a differenza della terza stagione della serie con Bill Hader, il secondo capitolo di Hacks risulta abbastanza ripetitivo rispetto al primo, tanto che ci chiediamo se possa avere senso premiare una stagione qualitativamente inferiore rispetto alla precedente quando quest’ultima non era riuscita a portarsi a casa la statuetta.

emmy 2022
Ted Lasso (640×360)

L’ultima tra le serie candidate a miglior comedy agli Emmy 2022 è Ted Lasso, vincitrice della statuetta durante la scorsa edizione. Sebbene anche in questo caso la definizione di comedy non sia esattamente calzante, Ted Lasso è comunque una produzione che nella sua complessità e multidimensionalità fa dell’elemento comico il suo principale mezzo di espressione, a differenza di alcune delle serie nominate in precedenza. Tornata sul piccolo schermo con una seconda stagione di qualità pari se non superiore alla prima, la serie sul calcio più amata di sempre rimane la grande favorita alla vittoria secondo i pronostici e, secondo noi, lo è meritatamente. Infatti, insieme a Only Murders in the Building e What We Do in the Shadows è forse la produzione prevalentemente comica più riuscita dell’ultimo anno, in grado di mantenere un’identità precisa e distintiva senza mai scendere a compromessi con le logiche prevalenti nello show business. In ogni caso, anche se una di queste tre serie dovesse perdere contro piccoli gioielli come Barry e Hacks, o contro un cult come Curb Your Enthusiasm, non vi troveremmo niente da ridire, perché si tratta di produzioni impeccabili che hanno portato in scena stagioni di qualità elevata, e che non si sono limitate a farci sorridere ma hanno voluto andare oltre, lasciando un segno importante nella storia di un genere mai così in crescita come quello della comedy.

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