Lanciata il 26 settembre su Netflix, parliamo oggi di una commedia romantica che mantiene i classici toni del genere legati però a una trama che non ti aspetti. Nobody Wants This è il titolo di questa serie ideata da Erin Foster in 10 episodi di breve durata, ma anche quello del podcast della protagonista Joanne e della sorella Morgan. Si tratta di una poco convenzionale storia d’amore tra Joanne e Noah. Lei è una donna che, superati i 30 anni, sente ancora delle trascinanti vibes adolescenziali. È schietta, senza filtri, abbastanza irriverente, quotidianamente ironica verso se stessa e il mondo, e incredibilmente attraente. Vuole apparire sempre sicura di sé e fiera, anche se chi la conosce davvero scorge da subito le sue vulnerabilità e paura di non venire notata e quindi valorizzata.
A sentirsi al settimo cielo davanti alla gente che lo elogia e pende dalle sue labbra è anche il co-protagonista di Joanne, nonché altro pilastro di questa storia d’amore. Noah Roklov è un rabbino ebreo di generazioni, anche lui fa dello humor il suo pane quotidiano e ha un fratello di nome Shasha. Sa essere un bravo oratore al tempio e nella vita, e tende a mantenere sempre un certo decoro così come la sua cultura impone. I due si incontrano ad una cena organizzata da Ashley, amica e collega di lavoro di Joanne. Dopo qualche divertente battuta per ingannare il fatto che nessuno dei due riuscisse ad aprire una bottiglia di vino, qualcosa scoppia rumorosamente silenziosa dentro di loro.
Lei è estenuata da app di incontri e dating del tutto fallimentari
Lui, al contrario, è in fase di ripresa dopo la fine di una solida relazione interrotta dall’idea di un matrimonio forse troppo illusorio. Passeranno così le ore in Nobody Wants This e i due non faranno altro che condurre la loro routine senza smettere mai di dedicare qualche secondo al ricordo di quell’incontro. Così una sera Joanne, intraprendente e audace come sempre, andrà al tempio per un evento di cui Noah gli aveva parlato a quella cena. E da lì partirà tutta una serie di montagne russe tra sentimenti, emozioni forse mai provate prima e ovviamente barriere religiose non indifferenti. Dopo un appuntamento abbastanza caotico insieme ai due fratelli, Noah chiederà poi a Joanne di cenare insieme per chiarire una volta per tutte la sua condizione sentimentale relativamente alla ex Rebecca.
Inizialmente diffidente, Joanne deciderà di dargli questa possibilità, tanto da coronare l’uscita con il bacio più appassionato, eccitante e verace che avesse mai ricevuto. L’amore sembra dunque essere sopraggiunto! Così come i problemi nati dallo scontro tra il suo temperamento, il podcast sul sesso, l’agnosticismo e tutta la famiglia di Noah con la comunità del tempio, che invece la considerano solo una Shiksa. Quest’ultimo termine indica appunto una ragazza molto affascinante ma “non ebrea“.
La tradizione giudaica però prevede che un ebreo, a maggior ragione se rabbino, debba unirsi ad una donna con lo stesso credo affinché la comunità non venga contaminata. Considerato che Noah tiene davvero tanto al suo lavoro e alla sua promozione a rabbino capo, l’unica soluzione sarebbe la conversione di Joanne all’ebraismo (ecco una serie molto interessante sullo stesso tema). Ed è qui che la nostalgia ci attanaglia se pensiamo alla cara vecchia Charlotte in Sex and the City! Ma questa è un’altra storia.
Ma un primo invito a casa dei genitori di Noah peggiorerà le cose
Di fatto la temeraria bionda porterà all’intransigente “suocera” Bina un tagliere con il prosciutto non pensando fosse carne di maiale! Tuttavia riuscirà con un innocuo ricatto a farsi accettare dalla donna e dal resto della famiglia. Questo però solo in apparenza, Bina infatti rimane irremovibile sull’idea che un futuro concreto insieme al figlio non potesse essere contemplato per lei. Arriverà per questo il climatico momento di Nobody Wants This in cui Joanne sembrerà essere convinta sulla sua conversione. Guarda caso nello stesso momento in cui il capo di Noah gli assicurerà il passaggio del testimone come rabbino capo.
Tuttavia, dopo aver avuto l’agognato confronto con la quasi perfetta Rebecca, qualcosa cambia in Joanne. Questi inconsciamente la intimorirà sul destino da moglie del rabbino! Pertanto Joanne tornerà sui suoi passi lasciando andare Noah dopo essersi detti il tanto atteso “Ti amo“. Non gli avrebbe mai permesso infatti di scegliere tra la sua ambizione massima e l’amore per lei. Ma una volta andata via, quella notte troverà Noah ad aspettarla sotto casa. E stavolta con poche parole ma con una carismatico gesto, le darà un bacio che aveva tutta l’aria di: “Se proprio devo scegliere, questa è la mia scelta“.
Lieti e un po’ commossi lasciamo così Nobody Wants This
Si tratta di uno show godibile anche in un’unica giornata, mai lento e sempre pronto a incuriosire ed emozionare. Basta poco per rendere un contenuto così originale e quindi interessante su più fronti, da far fantasticare sul futuro della storia chi guarda. Non ci saranno chissà quali tematiche psicologiche profonde, tuttavia i due protagonisti in breve tempo vengono descritti con dovizia di particolari e quindi connotati volontariamente a fondo.
Questo dovrebbe verificarsi ogni volta che si parla di esseri umani e della loro interiorità. Capiamo subito che tipi sono e ci connettiamo con loro sin dal primo momento. Ma questo è merito soprattutto dell’incontrastabile interpretazione della meravigliosa Kristen Bell (ecco 7 curiosità sull’attrice) nei panni di Joanne, nonché produttrice esecutiva dello show, e dell’acclamato Adam Brody nei panni di Noah. Entrambi con un passato da fuochi d’artificio, non è un caso che riescano a dare un enorme valore aggiunto anche Nobody Wants This.
Passando invece ai personaggi secondari, annoveriamo primi fra tutti i fratelli dei due amanti novelli Morgan e Shasha. La prima è la classica ragazza disillusa e disinibita, che inizialmente sembra più matura di Joanne essendo la maggiore, ma che in realtà rivela uno spirito molto farsesco e alle volte poco sopportabile. Sente da sempre di essere oscurata dal magnetismo di Joanne, tuttavia non potrebbe vivere senza di lei sia nella vita che nel loro lavoro! Tanto da apparire protettiva nonché gelosa di lei in questa sua nuova relazione.
Sasha invece è il classico bambinone mai cresciuto
È ingenuo ma divertente, all’apparenza un po’ strambo e logorroico, ma in fondo sensibile e sincero. Comandato a bacchetta dall’algida ma carismatica moglie Esther, sembra quasi nutrire un qualche taciuto interesse per Morgan dall’istante in cui l’ha vista. A lei succederà lo stesso, dopo qualche messaggino di troppo e nonostante inizialmente non tollerasse neanche la sua presenza.
Su di loro ci aspettiamo magari qualche eccentrico e spiritoso risvolto nella prossima stagione di Nobody Wants This. Per adesso possiamo goderci i velati consigli sull’amore che questo energico show ci ha regalato. Si parla infatti di libertà assoluta di amare, sia già nel rapporto tra i protagonisti, che nelle storie di coloro che ruotano intorno alle loro vite. I genitori di Joanne infatti si erano separati dopo anni perché il padre Henry aveva scoperto di essere omosessuale. Mentre la madre, nonostante sia ancora adesso innamorata di lui, ha deciso di accettare abbastanza serenamente la scelta del marito.
I genitori di Noah invece sono la classica coppia sposata che rimarrà unita fino alla morte! L’amore infatti va coltivato e protetto ogni giorno, e se qualcosa non va, la corda non si recide, in quanto Dio non ne sarebbe contento. Morgan invece sembra non trovare la sua love bussola e non ha vergogna di gustarsi tutti i bocconcini che trova per strada o nelle app, senza pensare troppo alle conseguenze! Anche se in fondo vorrebbe che qualcuno la guardasse con occhi diversi.
Menzioniamo infine Sasha come vittima della scarsa considerazione di sé
Pertanto ha trovato paradossalmente in Esther un’amica e una moglie. Lei tende a bacchettarlo in ogni momento, senza però fargli mancare intimità, affetto e appunto libertà. Anche se ad un prezzo abbastanza caro! Tutte le donne di Nobody Wants This infatti sono ben costruite, autodeterminate e superbe nell’accezione più positiva del termine.
Sono pertanto delle femministe convinte. Sia Joanne e Morgan che amano raccontarlo durante le loro simpatiche discussioni nel podcast, sia Esther e Rebecca, ebree e tradizionaliste, estremamente sicure del proprio charme e della propria intelligenza. Joanne, non a caso, fa accenno alla quarta ondata di femminismo durante una riunione di lavoro! Si riferisce a quello intersezionale e diffuso sui social, vicino a tutti e modicamente distribuito su più fronti. Epurato dunque da incoerenti eccessi.
Per chi non ama il genere romantico ridondante e vacuo, Nobody Wants This è certamente la soluzione
Ma lo show è anche un occasione per conoscere in senso lato una peculiare cultura come quella ebraica, ricolma di cerimonie, momenti in famiglia, belle parole e buone maniere. Basta una persona a rendere tutto più appetibile poi e devo dire che il rabbino Noah, è davvero riuscito a colpire nel segno. E se tutto potrebbe sembrare troppo inverosimile e accelerato, appurerete che non è così.
Non si tratta né di un canonico colpo di fulmine né di un fuoco di paglia tra i due. Ma di quella rara coincidenza di cuori che una volta su mille può accadere. Non ci resta dunque che sperare nel proseguimento radioso della loro storia, anche se l’idea che uno dei due debba rinunciare a qualcos’altro di importante non ci va proprio a genio. Ma adesso, rivolgendomi ai grandi fan di Evil (qui la recensione del finale), vi ricorda per caso qualcosa questa vicenda!? Ditelo che avreste desiderato un risvolto simile anche per i vostri David e Kristen!
Ma comunque, tornando a noi, chissà quali soluzioni troveranno loro e tutti gli altri per risolvere i loro tragicomici drammi! A questo proposito, pretendiamo quasi che tra Morgan e Shasha qualcosa di ancora non identificato accada. Anche perché la furia di Esther potrebbe rimanere sugli annali delle commedie romantiche degli ultimi tempi. Adesso però, appagati e sognanti, speriamo anche noi di vivere presto il nostro incontro speciale. Perché “nobody wants this“, fino a quando non arriva l’occasione che aspettavamo.