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Leonardo 1×01/1×02 – Forse riscrivere la Storia è un azzardo

La sera del 23 marzo su Rai1 sono andate in onda la 1×01 e la 1×02 della serie internazionale Leonardo. Il progetto colossal, tanto atteso dopo il successo de I Medici, è stato scritto da Frank Spotnitz in collaborazione con Steve Thompson per la Rai, France Télévisions e ZDF, ovvero le tre emittenti europee che costituiscono il gruppo di co-produzione The Alliance. La distribuzione internazionale è stata invece affidata a Sony Pictures.

Nel cast, anch’esso internazionale, figurano volti molto noti non solo al pubblico italiano. Nei panni di Leonardo troviamo Aidan Turner, in quelli di Ludovico Sforza vi è James D’Arcy, che molti fan conoscono per il ruolo di Jarvis negli Avengers e in Agent Carter. Matilda De Angelis interpreta il personaggio fittizio Caterina da Cremona, centrale nello svolgimento degli eventi della serie, e Tommaso Sperduti dopo aver interpretato il giovane Piero, figlio di Cosimo ne I Medici, torna con Leonardo vestendo i panni di Tommaso Masini. Giancarlo Giannini è Andrea del Verrocchio, invece Freddie Highmore, noto in Italia specialmente per aver interpretato il protagonista della serie The Good Doctor, interpreta Stefano Giraldi, ufficiale del Ducato di Milano che indaga sull’omicidio di Caterina.

Leonardo 1x01 1x02

Franz Spotnitz e Steve Thompson si servono del genere crime e di un evento fittizio per narrare di Leonardo Da Vinci, consegnandolo al pubblico come la figura enigmatica, geniale e tormentata e annientata dall’idea di una maledizione che spesso si ricorda. L’incipit, anch’esso avvolto da tanto mistero, tenta di affascinare lo spettatore che subito si ritrova catapultato negli eventi della storia già in atto. Il primo episodio, infatti, si apre con la cattura dell’artista, rinchiuso poi nella prigione del Podestà di Milano perché creduto colpevole dell’assassinio di Caterina da Cremona. Ed è sempre in questa cella che fa la sua comparsa il giovane Stefano Girardi, il che tenta di penetrare la personalità di Leonardo e che allo stesso tempo ne resta incantato cercando delle risposte al tragico accaduto. Risposte, quelle che capiamo di desiderare anche noi, che emergeranno solo conoscendo il passato dell’artista, ricordando gli eventi che lo hanno portato a una tale condizione di perdita e disagio. Così, il tempo della narrazione volge al passato adoperando la costruzione dell’analessi, del flashback, per farci incontrare e conoscere Caterina da Cremona e il suo rapporto con Leonardo Da Vinci.

Da questo punto di vista la struttura narrativa si presenta ordinata, certo non possiamo descriverla come complessa o innovativa dal momento che opta per delle tecniche tradizionali che si apprestano a narrare in modo abbastanza lineare i fatti antecedenti a quelli che aprono la storia. Tuttavia, l’alternanza tra passato e presente che gli sceneggiatori adoperano sia in Leonardo 1×01 che in Leonardo 1×02 talvolta si rivela interessante, poiché tenta di mostrare al pubblico l’evoluzione del protagonista, il prima e il dopo l’accaduto, facendo emergere ogni volta nuove informazioni o nuovi flash che Leonardo ha in cella, i quali stuzzicano la curiosità e permettono anche di svelare pian piano il tormento e la psicologia dell’artista.

In Leonardo 1×01 sono i dettagli e rapidi dialoghi che rivelano il pensiero del personaggio storico.

Nel primo episodio sono due i dialoghi nei quali emerge la visione che Leonardo aveva nei confronti del mondo e della natura. Il primo è con Tommaso e il secondo è con la stessa Caterina dopo il loro primo incontro/scontro e dopo che la ragazza viene rifiutata dalla bottega del Verrocchio per il ruolo di modella.

Va disegnato ciò che vediamo. Quella è la verità di ciò che ho visto.

Leonardo 1×01 – Leonardo a Tommaso Masini dopo aver ritratto Caterina

Loro disegnano ciò che vogliono che il mondo veda. Ma è un ideale, io non disegno questo. Disegno ciò che vedo. Credo che la natura sia la più grande opera d’arte, l’unico perfetto atto di creazione…

Leonardo 1×01 – Leonardo a Caterina prima di dipingerla

Nelle parole che Spotnitz e Thompson fanno pronunciare al loro Leonardo inizia a emergere la vera idea che l’artista ebbe del mondo. Una realtà, e quindi una natura, che può essere indagata e compresa solo tramite l’esperienza. Nel momento in cui la razionalità e la diretta conoscenza non hanno presa, come nelle questioni spirituali, si tratterà di qualcosa che sarà inutile indagare poiché in ogni caso resterà un mistero. Ecco perché concentrarsi su ciò che è spiegabile attraverso la matematica, l’anatomia. Ecco perché concentrarsi su ciò che della natura si può vedere e toccare, sull’uomo e su ciò che lo circonda. In questo emerge la consapevolezza che Leonardo ha della distanza che divide la sua epoca da quella degli auctores, che invece Tommaso crede di dover pedissequamente riprodurre.

La visione che deriva dalle parole di Leonardo potrebbe quindi spiegare perché all’interno dei dipinti commissionati dalla chiesa egli inserisca i volti di contadini, artigiani, amici e parenti che ha avuto la possibilità di contemplare e riprodurre su carta.

È apprezzabile e ben riuscito il tentativo degli sceneggiatori di rappresentare in Leonardo 1×01 e Leonardo 1×02 le tendenze culturali e artistiche – quelle del Rinascimento e dell’Umanesimo – che abbracciano la storia dell’Italia di quell’epoca e di cui Leonardo a suo modo si fa portavoce.

Posti in evidenza questi aspetti, la vicenda dei personaggi continua e dopo tranelli e fraintendimenti messi a punto da Tommaso contro Leonardo, il protagonista riesce a diventare primo apprendista del Verrocchio anche grazie all’intervento di Caterina da Cremona.

Ma ben presto Leonardo nella 1×01 perde questo privilegio a causa dell’accusa di sodomia.

È tuttavia grazie all’intervento di Amerigo de Benci e alla fortunata presenza di Leonardo Buonarroti, cugino dei Medici, accusato anch’egli come Da Vinci di sodomia, che le accuse vengono archiviate e l’artista è salvo.

Leonardo 1×02 vede il personaggio impegnato in una commissione per Amerigo Benci: dipingere un ritratto della figlia Ginevra de Benci per celebrarne l’imminente matrimonio. Allo stesso tempo, grazie al padre, Leonardo ottiene una nuova commissione: L’Adorazione dei Magi. Entrambe le opere, per scelte narrative, nella serie vengono rifiutate dai rispettivi committenti e Leonardo si trova costretto a partire per Milano affiancato da Tommaso, mentre Caterina diventa la compagna di Bernardo Bembo, con il quale si dirige a Venezia.

Leonardo 1x01 1x02

Nonostante le evidenti discrepanze con i reali avvenimenti che videro Leonardo partire alla volta di Milano, le scene ambientate a casa Benci suscitano la nostra attenzione. In particolar modo i dialoghi tra Leonardo e Ginevra e tra Ginevra e Caterina. Durante la realizzazione del dipinto della dama Benci, Leonardo sostiene di voler cogliere la vera Ginevra, tant’è che a ritratto completato è la stessa donna che con le lacrime agli occhi gli si rivolge con queste parole:

Mi avete dipinta come sono… sia dentro che fuori.

Leonardo 1×02 – Ginevra de’ Benci

Una risposta che sottolinea il desiderio dell’artista di voler cogliere la verità che si cela dietro i volti dei suoi soggetti. In questo modo il Leonardo tramandatoci dalla Storia e il Leonardo della serie si incontrano ancora negli ideali, in questo caso specifico nell’idea di credere la pittura e la mente dell’artista gli unici mezzi che siano capaci di rendere eterna la bellezza e la perfezione, di sconvolgere le emozioni e anche i sentimenti.

La regia e la fotografia di Leonardo 1×01 e 1×02 sanno trasmettere la potenza degli eventi.

Il pregio della regia risiede specialmente nei primi piani adoperati durante particolari sconvolgimenti o annunci a cui i protagonisti devono assistere. Eloquenti sono anche le riprese dal basso o dall’alto del volto di Leonardo in prigione, riprese caratterizzate da una precisa angolazione che tenta di rappresentare il mistero e allo stesso tempo il dramma che il personaggio sta vivendo nel presente della narrazione. Ben costruita è anche la sequenza di scene in cui prende vita Il Battesimo di Gesù durante il quale il passaggio dal giorno alla notte, dal pensiero all’atto del dipingere, seguono un crescendo di emozioni quasi tangibili e in cui si percepisce l’emergere della genialità dell’artista. Nonostante questi aspetti positivi, non possiamo ignorare che talvolta la regia sia confusionaria in Leonardo 1×01 e 1×02, come accade quando il protagonista spiega a Caterina perché sia più importante dipingere ciò che si può vedere.

Ad accompagnare la regia vi è la fotografia che, anche con l’uso della CGI, mostra una bellissima Firenze quattrocentesca. Ciò che poi colpisce è anche l’uso del colore che aiuta a raccontare lo stato d’animo e il caratteri dei personaggi. Basti pensare al colore blu che domina le scene ambientate nella prigione del Podestà di Milano. Si pensi anche al colore rosso che accompagna il personaggio di Caterina da Cremona e che ne vuole consegnare la forza d’animo, il coraggio e la determinazione. Il rosso lo ritroviamo nei vestiti che indossa e talvolta negli oggetti che le vengono affidati, come il libro di Ovidio che le regala Ginevra.

Gli attori e le attrici dimostrano ancora una volta le loro grandi capacità recitative.

Possiamo dire che sul cast le remore fossero in realtà ben poche, considerando che la scelta era in effetti caduta su nomi che più volte hanno confermato di essere dei grandi interpreti non solo sul suolo nazionale.

Inoltre, sebbene si possa pensare che con il doppiaggio molto si perda delle interpretazioni originali – e in parte questo è vero – nella serie Leonardo le emozioni di ogni personaggio sono state rese magistralmente sia dai doppiatori che dalle espressioni e azioni degli interpreti.

Dopo la fine di Poldark molti desideravano rivedere Aidan Turner in un nuovo progetto, per non parlare di Matilda De Angelis, il cui talento cresce giorno dopo giorno dimostrandone la professionalità e la poliedricità. Un’altra interpretazione che colpisce è quella di Alessandro Sperduti, irriconoscibile se pensiamo al suo ruolo ne I Medici. Ma alla fine è forse questo il compito di un attore? Vagare di maschera in maschera perdendo un po’ se stesso. Possiamo dire che in Leonardo 1×01 e 1×02 la maggior parte ce l’ha fatta.

Di fatto questi due episodi sono stati molto piacevoli, ed è chiaro che non vanno guardati con gli occhi di uno storico poiché la serie non si presenta come un documentario su Leonardo Da Vinci. È da considerare nel modo in cui l’hanno pubblicizzata, ovvero una serie crime e thriller, sebbene di thriller per adesso abbia ben poco. Se infatti dovessimo soffermarci sull’attendibilità storica degli eventi, gran parte delle scene andrebbero eliminate e sarebbe un vero peccato, considerando che sotto molti aspetti sembra che funzionino. Quello che è stato fatto è una riscrittura, una sorta di fanfiction che forse potrebbe trovare il suo perché.

Leonardo 1×01 e 1×02 si guadagnano un 8/10, sperando che anche gli episodi successivi siano altrettanto interessanti ed emozionanti.

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