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Laura Pausini – Piacere di conoscerti: la recensione in anteprima del film di Prime Video

Su Prime Video arriva Laura Pausini – Piacere di conoscerti, un film Amazon Original italiano nato da un’idea di una delle cantautrici italiane più famose all’estero. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze perché il film non si rivolge solo ai fan. Come Laura Pausini ci ha raccontato durante anteprima, è molto facile cadere in errore e aspettarsi un biopic autobiografico, autoreferenziale e autocelebrativo. Laura Pausini – Piacere di conoscerti è prima di tutto una bella storia, raccontata in un modo emozionante e con un taglio molto originale. Il film scritto da Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Laura Pausini, diretto da Ivan Cotroneo e con la supervisione creativa di Francesca Picozza e con direttore della fotografia Gherardo Gossi, come un’audiocassetta, racconta due “lati” di Laura Pausini. Il lato A ci mostra quello che è accaduto realmente, dalla vittoria al Festival di Sanremo nel 1993 nella sezione Novità fino alla notte degli Oscar 2021. Il lato B, invece, ci mostra una versione alternativa, quella in cui la Laura di quel lontano 1993 non ha mai vinto il festival.

Perché dovremmo guardare un film che racconta la vita di una pop star ancora sulla cresta dell’onda?

Laura Pausini - Piacere di conoscerti

Prime Video ha sedotto a lungo l’autrice di La solitudine al fine di realizzare un documentario che parlasse della carriera della regina del pop italiano. Ma Laura Pausini non ne voleva proprio sapere. I fan già la conoscono e chi non la conosce non vedrebbe mai un film sulla sua vita. Finché, una notte, si sveglia con un’idea: raccontare come sarebbe stata la sua vita se non fosse diventata un’artista di fama internazionale. Un pensiero che l’ha accompagnate per 29 anni e che, con buone probabilità, accompagna ognuno di noi. Quella sensazione di possibilità che ci fa domandare a noi stessi cosa sarebbe successo se non avessimo preso proprio quella decisione in quel giorno. Uno spunto narrativo consumato, ma molto interessante se sviluppato con intelligenza. E così, con una buona idea di partenza e un messaggio da comunicare – con l’aiuto di Endemol Shine Italy, Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Francesca Picozza – l’idea del film ha preso vita sotto forma di un intrigante sliding door che può essere fruito da chiunque, anche dai non appassionati della sua canzone.

Un viaggio introspettivo

Laura Pausini

Laura Pausini è per la prima volta davanti alla macchina da presa in un progetto che conferma il suo amore per la settima arte e che svelerà al pubblico la sua vera anima, attraverso scorci inediti della sua vita privata e professionale, dandole anche la grande opportunità di scoprire aspetti di sé e del suo mondo mai visti e immaginati, che per la prima volta saranno svelati al pubblico.

Prime Video

Laura Pausini – Piacere di conoscerti nasce dalla volontà di sfruttare un volto noto per guidare lo spettatore alla scoperta di sé stesso. Il film ci permette di compiere prima di tutto un viaggio introspettivo, come ha fatto Laura vivendo ciò che ha immaginato per 29 anni. Un what if carico di stimoli ed emozioni. Attraverso la sovrapposizione di quello che è stato e di quello che sarebbe potuto essere capiamo che l’essenza di una persona, in fondo, resta invariata a prescindere dalle esperienze vissute. Contro ogni aspettativa, il film funziona. Soprattutto se non sappiamo nulla sulla carriera della cantautrice romagnola. L’effetto sorpresa, infatti, ci cattura sin dai primi fotogrammi. Cioè quando non sappiamo ancora cosa aspettarci e proviamo un senso di straniamento, di scollamento. E la curiosità di capire come farà l’immaginazione di una pop star a mantenere la nostra attenzione viva per 90 minuti ci accompagna fino alla fine, suscitando in noi delle emozioni vellutate e contrastanti.

Cosa mai avrà da dirci Laura Pausini di così urgente?

Laura Pausini - Piacere di conoscerti

Laura ci racconta una storia, la sua, che potrebbe essere la nostra. E il messaggio finale, fidatevi, potrebbe sorprendere perfino gli scettici. Tuttavia alcune scelte prese in fase di montaggio hanno velocizzato un po’ troppo la narrazione, sacrificando il “Lato B”, quello recitato da attori e dalla cantante stessa. Molte delle scene girate con la “versione ceramista“, infatti, sono state scartate. Momenti che ci avrebbero permesso di immergerci ancora più a fondo in un universo possibile e arrivare in maniera più fluida al messaggio finale. Cioè che non sono né la notorietà né i premi che riceviamo (o che non riceviamo) a definire chi siamo, ma il nostro carattere. L’intensità con cui facciamo le cose, le scelte che perseguiamo oppure i legami che stringiamo sono il frutto della nostra essenza. E questo vale per ognuno di noi. Il film ha dunque diverse chiavi di lettura. C’è quella esistenzialista, ma c’è anche la testimonianza onesta e senza filtri di chi conosce i pro e i contro della fama. Nel corso della visione, infatti, emerge il lato fragile e il senso di solitudine che spesso si celano dietro lo scintillio dei red carpet e degli stadi stracolmi di pubblico adorante. E ovviamente c’è l’accesso esclusivo alla sua vita, per i fan più accaniti.

Chi è Marcello e chi sono gli altri personaggi del “lato B”?

Prime video

Nel “Lato B”, nell’universo in cui Laura, appena 18enne, è torna a Solarolo dopo l’esperienza del festival senza premio, troviamo una donna di quarantasette anni. Laura è la madre di Marcello, è single, di giorno fa la ceramista nel suo studio mentre di sera cantata nei pianobar. È questo uno dei tanti piani alternativi che Laura ha immaginato per sé stessa per 29 anni. Durante la pandemia, la cantautrice si è immersa nei suoi ricordi, tra gli oggetti del suo passato e i luoghi della sua infanzia per estrapolare tutte le suggestioni e riportarle nella narrazione.

In un universo alternativo, Laura è certa che avrebbe svolto una professione artistica. Avrebbe potuto fare l’architetto oppure la ceramista, la carriera per cui ha studiato, e senza alcun dubbio non avrebbe smesso di cantare pianobar, come ha fatto per 10 anni insieme a suo padre. Se nella realtà ha avuto una figlia, Paola, in quella alternativa avrebbe avuto un figlio, in questo caso Marcello: il nome che avrebbe dovuto avere Laura, poiché i genitori erano certi di aspettare un maschietto, dopo averne già perso uno. Al suo fianco, nella simulazione, non vedremo nessun partner. Laura non è riuscita a immaginare nessun altro con il quale creare una famiglia, a eccezione del suo compagno attuale. No, nemmeno quel Marco che ormai se n’è andato. Così ha deciso di immaginare una sé in versione single, una persona capace di crescere un figlio da sola, di portare avanti la sua attività e che si sente realizzata anche senza qualcuno al suo fianco. Troviamo Cezara Zeka, l’attrice che interpreta la 18enne Laura, che ha interpretato la stessa cantante nel videoclip del brano Scatola. Proprio quella scatola dei ricordi usata per raccontarci la stessa storia, ma da un punto di vista opposto. Poi abbiamo sua sorella, le sue amiche e la proprietaria del bar: attrici e attori che hanno recitato insieme alla cantante che ha avuto non poche difficoltà ad attenersi al copione. La chiave di lettura da adottare per capire il senso della storia è una visione speculare, per scovare le differenze. Molte delle scene del Lato A e del Lato B sono a confronto, ma spesso le differenze sono solo apparenti. Non c’è differenza tra l’esibizione dell’artista di fama internazionale nello stadio di San Siro con quella di una donna romagnola che canta in un ristorate, che ha appena salvato dal fallimento. L’emozione, le intenzioni e la forza delle proprie azioni non cambiano, non importa quante persone “riconoscano” il nostro talento.

Laura Pausini – Piacere di conoscerti è un viaggio interessante alla scoperta di un’artista e di noi stessi che si apre con un’importante vittoria, quella ai Golden Globe, e si chiude con una grande sconfitta, quella agli Oscar. Perché si può perdere, l’importante è capire che non è un premio a definirci né a farci sentire realizzati.

Laura Pausini – Piacere di conoscerti vi aspetta in streaming su Prime Video dal 7 aprile 2022 per un viaggio introspettivo inaspettato e possibilista.

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