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Siamo stati all’anteprima di Laura Pausini – Piacere di Conoscerti, il film Original di Prime Video

Laura Pausini ci ha accolto commossa, emozionata ma soprattutto con un importante messaggio da consegnarvi: Laura Pausini – Piacere di Conoscerti non è un film realizzato (solo) per i suoi fan né un monumento autocelebrativo, frutto di un ego smisurato. Il film di Amazon Original Italia, in arrivo in esclusiva in streaming su Prime Video giovedì 7 aprile 2022, ripercorre con un taglio davvero originale e del tutto inaspettato la carriera della cantautrice, dai piano bar di Solarolo, dove si esibiva con suo padre, ai palchi internazionali, fino alla cerimonia degli Oscar. Scritto da Ivan Cotroneo (La Compagnia del Cigno, La kryptonite nella borsa), Monica Rametta (Un bacio, Romanzo criminale – La serie ep. 01×05) e Laura Pausini, diretto da Ivan Cotroneo, con la supervisione creativa di Francesca Picozza, e con direttore della fotografia Gherardo Gossi (Diaz, Le sorelle Macaluso) il film è una miscela di emozioni che oscilla tra il documentario e uno sliding doors recitato: un risultato che ci ha lasciato di stucco.

Noi di Hall of Series, infatti, abbiamo avuto l’opportunità di vedere il film in anteprima e di partecipare subito dopo, ancora con la pelle d’oca, alla conferenza stampa in compagnia dell’artista, curiosa di ricevere qualunque tipo di feedbak, sia negativo che positivo. Sul palco c’è una sedia, solo per lei, che l’aspetta per fugare ogni nostro dubbio. Perché la cantante sa – meglio di noi – quali siano le insidie e i pregiudizi che un progetto del genere porta con sé.

Come ci ha raccontato Nicole Morganti, Head of Italian Originals, Amazon Studios:

Laura Pausini Prime Video

Abbiamo corteggiato Laura per anni, ma evidentemente non c’era il progetto giusto. Questo meraviglioso film è pieno di emozioni, di accesso unico a un’artista incredibile, ma soprattutto è pieno di una grande immaginazione e di una grande domanda che Laura ha voluto porre a sé stessa.

Il film nasce quindi da un’idea originale di Laura Pausini, sviluppata con EndemolShine Italy, Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Francesca Picozza. Prime Video, tramite Nicole Morganti, l’ha sedotta per anni, ma la cantautrice romagnola era sempre restia a realizzare un documentario sulla sua carriera. Oggi però li ringrazia per essere riusciti a convincerla. Laura ci spiega, così, come e quando è nata quell’idea. La pandemia, a quanto pare, è riuscita a portare qualcosa di buono, tra cui un’idea semplice, come ci racconta la cantautrice con voce tremolante, commossa come Heidi:

Chi è interessato a vedere qualcosa che mi riguarda, chi mi segue già e mi vuole bene, sa cosa ho fatto nella mia carriera. Un documentario quindi mi sembrava troppo autocelebrativo. Non riuscivo a convincermi. Poi, a febbraio 2020, cioè poco prima del primo lockdown, mi sono svegliata nel cuore della notte e ho cominciato a scrivere nel telefono questa storia. Una storia che è nella mia testa da 29 anni. Ho avuto tanto tempo per darmi delle risposte. Ho immaginato tante volte come avrebbe potuto essere la mia vita se non fossi diventata famosa. Ne ho parlato con Nicole e ho visto il suo entusiasmo. Così siamo partiti a bomba.

La cantautrice ha deciso di raccontarci le motivazioni che l’hanno convinta a realizzare un progetto simile, che non parla della sua carriera, della sua vita privata né del processo che si cela dietro la scrittura delle sue canzone. Laura Pausini continua:

Ivan Cotroneo ha vissuto con me in casa per un anno. Non solo facendomi delle domande, ma anche ascoltando le persone a me vicine. Persone che mi hanno vissuta fino a 18 anni, cioè prima del successo. Così, Ivan si è reso conto quanto fossi uguale, ancora oggi, a quella ragazzina prima della fama. Da quel momento mi sono resa conto che quello che stavamo per fare non era solo realizzare un mio capriccio personale, cioè avere il grande privilegio di vivere quello che era una mia fantasia. Perché per due mesi io sono stata quella persona che ho immaginato per 29 anni. E lo sono stata nel modo in cui volevo io perché mi hanno permesso di farlo seguendo tutto nel dettaglio, che è una delle cose che mi caratterizza di più, amo i dettagli. Gli oggetti i vestiti e l’arredamento: è tutto così tanto vero che è stato commovente rivivere questa esperienza.

Laura Pausini ride, sa di essere un osso duro: una maniacalità che le ha permesso di realizzare una carriera così solida. La cantautrice sa che deve molto alla fortuna e all’occasione giusta: la vittoria al Festival di Sanremo nella sezione Novità del 1993 con il brano La solitudine. Per quanto nessuno voglia crederle, l’artista è certa che è quello là il momento in cui è cambiata la sua vita. Perché tutti noi abbiamo un punto di svolta, in positivo o in negativo. Laura ha ammesso di essere molto legata agli oggetti, di essere una “persona lunga”, cioè qualcuno che ha difficoltà a lasciare andare cose e persone. Tanto che il padre ha creato un Laura Fan Club sin da subito, realizzando una sorta di museo che raccoglie i vestiti, i premi e tutte le cose che lei aveva fino ai 18 anni, inclusi gli oggetti che vedremo nel film. Oggetti che le hanno permesso di sviluppare la storia, aprendo delle porte sui ricordi.

Un What If…? che parla a tutti, anche a chi non è un suo fan

Laura Pausini - Piacere di Conoscerti

Mentre giravamo mi sono resa conto che stavamo dando un messaggio: come se io fossi il tramite per permettervi di ritrovare voi stessi. Ognuno di voi, immagino, si sarà chiesto: ma se non avessi scelto questa professione? Se non avessi sposato questa persona…insomma tutti noi abbiamo avuto un momento in cui potevamo scegliere altro. Che sensazione vi fa immaginare tutto ciò? Avete mai immaginato uno slinding doors vero? Io questa cosa l’ho vissuta ed è stata molta intensa. Durante il lockdown sentivo l’esigenza di fare un riassunto della mia vita. Un desiderio di vedermi come sempre avevo sognato fino a 18 anni perché all’epoca non desideravo certo di diventare famosa. Rispetto a oggi, allora si avvertiva meno la frenesia della fama.

E in effetti, l’esperimento è riuscito. Sia durante la visione del film, sia ascoltando le sue parole nella conferenza stampa è facile dimenticarsi del personaggio pubblico e di utilizzarla, proprio come vuole lei, per riflettere su delle questioni di carattere universale, e su noi stessi. Il significato della fama, la necessità di affermarsi, le possibilità infinite davanti a noi e le scelte. L’importanza di avere un centro, qualcosa che ci tenga con i piedi saldi a terra. Non rinnega certo la sua carriera, eppure per 29 anni quello sliding doors non l’ha mai abbandonata.

La Laura A e la Laura B

Laura Pausini - Piacere di Conoscerti

A 18 anni, il mio sogno era quello di essere la prima donna di Solarolo a fare pianobar in Emilia Romagna, poiché in 10 anni non avevo mai visto una cantante esibirsi da sola. Sono sempre stata molto attratta dalle sfide e dalle cose complicate.

Ma Laura Pausini – Piacere di Conoscerti nasce per mandare un messaggio, soprattutto a sua figlia e alle nuove generazioni: l’importanza di saper perdere. Laura sa bene che è difficile credere alle sue parole. Come può qualcuno che è famoso, come lei, convincerci? E la risposta la troverete nel film diretto da Ivan Cotroneo. Non si tratta quindi di una biografia, tantomeno di un’autobiografia. Non è un documentario o un fan service per celebrare una carriera trentennale con oltre 70 milioni di album venduti. Laura Pausini – Piacere di Conoscerti è un viaggio alla scoperta di sé stessa, e di noi stessi, delle sue (e nostre) priorità. Un viaggio introspettivo che ci permetterà di comprendere che non è importante vincere. La notorietà e la fama non sono sinonimo né di successo né di felicità. La cantautrice continua spiegando che se non avesse vinto l’edizione di Sanremo ’93 avrebbe potuto fare di tutto perché nella vita è fondamentale avere tanti piani B, cioè quelli che vedremo nel film, e aggiunge:

Forse non è di moda che una persona famosa spieghi come non esserlo, cosa si provi. Io non ho voluto fare questo film per dirvi come sarei oggi se non fossi andata a Sanremo nel 1993. Ma per dirvi che è molto importante spiegarvi dal mio punto di vista, di persona molto conosciuta, che sentirmi realizzata non è dovuto a un premio che ho in casa mia. Non è dovuto al fatto che la gente riconosca la mia faccia oppure che io abbia dei privilegi economici e ricevi dei favori. La cosa che ho capito, specialmente durante questi due anni, è che quando arriveremo alla fine della nostra vita e faremo davvero un riassunto di ciò che siamo, in quel momento ci faremo la domanda più importante: siamo stati felici? Abbiamo realizzato quello che volevamo? E in quel momento non c’è un pubblico che ti dà un voto. Non c’è qualcuno che ti dà un premio: ci sei solo tu. Siamo soli. E in quel momento lì, il tuo voto te lo dai in base a ciò che hai capito dentro di te. Io, per assurdo, ho capito che avevo intuito già prima di Sanremo quale sarebbe stata la cosa che mi avrebbe fatto sentire realizzata: il mio carattere.

Laura Pausini – Piacere di Conoscerti vi aspetta in esclusiva su Prime Video in streaming dal 7 aprile 2022: una visione che adorerete se siete dei fan, ma che potrebbe sorprendervi anche se a colazione ascoltate gli Slipknot mentre sorseggiate il vostro cappuccino.

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