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I 7 volti dell’amore in Poldark

4) ELIZABETH & GEORGE

Poldark

Quando dicevo di non amare particolarmente Elizabeth, nella mia mente scorrevano le immagini di lei che decide di sposare George Warleggan perchè, da giovane vedova lasciata nei debiti dal defunto Francis, aveva paura di perdere casa e prestigio. È chiaro, quindi, che ancora una volta Elizabeth si lancia in un matrimonio di facciata, senza amore.

Il ricco banchiere George, interpretato da un eccelso Jack Farthing, è l’erede di una ricca famiglia borghese che, pur non avendo sangue blu, farebbe carte false per entrare nei nobili salotti inglesi. Fin dalla prima stagione di “Poldark”, George Warleggan si mostra come l’antagonista di Ross (un fantastico antagonista, come vi abbiamo mostrato qui). Il nostro eroe ha tutto ciò che lui vorrebbe avere: il rispetto del villaggio, una donna che lo ama, la forza di ricominciare nonostante le avversità, un cognome nobiliare ma, soprattutto, l’amore di Elizabeth. Per questo motivo George decide di sposarla. Avrebbe potuto avere tutte le donne del mondo ma sceglie lei credendo, così, di vincere una guerra immaginaria contro Ross, reale solo nella sua testa.

Col passare dei mesi, però, il sentimento di George per Elizabeth cresce e si trasforma in un vero amore: lei diventa il centro del suo mondo e la motivazione dietro ad ogni sua mossa. La terza stagione ci racconta la crescita del loro rapporto: da semplici conoscenti, diventano presto marito e moglie e poi genitori del piccolo Valentine. George tratta Elizabeth come una regina e lei si gode una vita fatta di lussi e sfarzi. Neanche il suo primogenito, Geoffrey Charles, riesce a tenere Elizabeth con i piedi per terra: diventa superba, viziata e a tratti cattiva rendendo orgoglioso il suo caro marito.

Ma quando un uccellino (la vecchia e cara zia Agatha), prima di morire, dice a George che il tenero e riccioluto Valentine potrebbe non essere esattamente un Warleggan, il dramma ricomincia. L’onta del tradimento allontana i due coniugi e la superbia di Elizabeth (che finge di non capire) ci fa stare dalla parte del tradito George che si butta a capofitto nel lavoro diventando, ma solo per il precedente rifiuto di Ross, magistrato e deputato.

L’abbraccio e la richiesta di perdono di un George in lacrime davanti a una severa Elizabeth (che ha il coraggio di dire “COME HAI OSATO PENSARE..”) descrivono esattamente il loro matrimonio: l’ancora forte tra i due è lei mentre lui è solo un bambino non cresciuto, e non abbastanza maturo per tenere in piedi una famiglia, che si nasconde dietro al suo immenso patrimonio. La loro unione ci insegna quello che è più banale: i soldi non fanno la felicità.

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