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Rick and Morty: Justin Roiland è stato scagionato dalle accuse di violenza domestica

Dopo un paio di mesi difficili, il co-creatore di Rick and Morty Justin Roiland ha potuto tirare un sospiro di sollievo. A gennaio, con la settima stagione della serie animata targata Adult Swim in dirittura d’arrivo – e sei stagioni già disponibili, insieme a molte altre serie animate, su Netflix – era infatti emersa una denuncia per violenza domestica e sequestro di persona ai danni dell’uomo da parte di una ex partner. Nello specifico, la donna, con la quale Roiland aveva avuto una relazione nel 2020, lo accusava di averla picchiata per poi impedirle di andare in ospedale a farsi medicare.

In seguito all’accusa, Justin Roiland è stato prontamente allontanato dalla Adult Swim, dichiarando che Rick and Morty sarebbe andata avanti anche senza lo showrunner, nonché doppiatore dei due personaggi principali, Rick Sanchez e Morty Smith. In seguito, l’uomo è stato licenziato anche dalla 20th Century, per la quale curava le serie Hulu Solar Opposites e Koala Man.

Sebbene inizialmente fosse stata prevista una seconda udienza preliminare fissata per il 27 aprile, la mancanza di prove sufficienti a dimostrare le accuse ha fatto sì che Roiland venisse scagionato in prima istanza. “Abbiamo archiviato le accuse oggi come risultato del fatto che non avevamo abbastanza prove per dimostrare il caso oltre ogni ragionevole dubbio“, ha dichiarato la portavoce dell’ufficio del Procuratore Distrettuale di Orange County, Kimberly Edds.

Il co-creatore di Rick and Morty Justin Roiland si sfoga su Twitter: «Non avevo nessun dubbio sul fatto che questo giorno sarebbe arrivato»

In seguito alla sentenza, il co-creatore di Rick e Morty ha subito utilizzato il suo profilo Twitter per scrivere una pungente dichiarazione, dicendosi profondamente deluso dal fatto che molte persone siano state pronte a giudicarlo e “cancellarlo” senza conoscere i fatti.

Ho sempre saputo che quelle accuse erano false – e non avevo nessun dubbio sul fatto che questo giorno sarebbe arrivato. Sono grato che questo caso sia stato archiviato ma, allo stesso tempo, sono ancora profondamente scosso dalle orribili bugie che sono state dette su di me durante questo processo. Più di tutto, sono deluso dal fatto che così tante persone siano state così veloci a giudicare senza conoscere i fatti, basandosi solamente sulle parole di un’ex inacidita che ha provato a and aggirare il giusto processo e a ‘cancellarmi’. Il fatto che possa avere funzionato, anche solo in parte, è vergognoso“.

 Queste le parole piene di amarezza di Justin Roiland, che ha concluso la sua dichiarazione esprimendo la speranza di poter ritornare presto al suo lavoro e riabilitare il suo nome in seguito alle ingiuste accuse ricevute. “Ad ogni modo,” ha scritto Roiland “ora che il caso legale si è concluso, sono determinato ad andare avanti e a concentrarmi sui miei progetti creativi e a riabilitare il mio buon nome“.

Nonostante le accuse ricevute da parte della ex non siano risultate probanti, restano le numerose testimonianze che attribuiscono al co-creatore di Rick and Morty dei comportamenti inappropriati sul set e fuori. Tra tutte, spiccano le accuse di molestie ai danni di una collega sul set della terza stagione della serie animata disponibile su Netflix e quelle di aver mandato messaggi di natura sessuale a diverse donne, tra cui almeno una ragazza minorenne. Insomma, tutto considerato sembra improbabile che la Adult Swim di Warner Bros e la 20th Century decidano di tornare sui loro passi ed è difficile fare previsioni su ciò che accadrà.

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