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7 pessime notizie sulle Serie Tv

Come ogni settimana, anche questa Netflix e Prime Video rimuoveranno alcuni contenuti dai propri cataloghi. Ma non è questa l’unica brutta notizia, per oggi: un’intelligenza artificiale ha ricreato la voce di Robin Williams scatenando il malcontento di sua figlia, mentre Paolo Ruffini ha duramente criticato Oppenheimer.

NETFLIX, CONTENUTI IN SCADENZA

Per quanto riguarda i contenuti in scadenza sulla piattaforma streaming di Netflix, questa settimana saremo costretti a salutare due film: Il sacro male e Il Premio. Per questa volta, sembra che non dovremo invece dire addio a nessuna serie televisiva presente nel vasto catalogo.

GWYNETH PALTROW SI SFOGA SUL PROCESSO: “MI SENTO UNA SOPRAVVISSUTA”

Nel 2019, l’attrice è stata citata in giudizio da Terry Sanderson, ossia un optometrista in pensione che ha dichiarato di aver subito delle lesioni dopo essersi scontrato con lei su una pista da sci. La giuria si è poi schierata a favore di Gwyneth Paltrow, che ancora ora ricorda l’avvenimento:

Non so nemmeno se l’ho elaborato. Se ci penso, mi sento come se fossi una sopravvissuta. A volte, nella mia vita, mi ci vuole molto tempo per guardare indietro, elaborare qualcosa e capire cosa è successoHo sentito che accettare una falsa affermazione avrebbe compromesso la mia integrità. Sono soddisfatta del risultato e apprezzo tutto il duro lavoro del giudice Holmberg e della giuria, e li ringrazio per la loro premura nel gestire questo caso

ROBIN WILLIAMS – LA VOCE DELL’ATTORE RICREATA DALL’IA, PARLA LA FIGLIA: “LO TROVO DISTURBANTE”

Recentemente, si è concluso lo sciopero degli sceneggiatori che ha bloccato tutta Hollywood – e non soltanto -per alcuni mesi. Uno dei motivi che hanno spinto i lavoratori a scioperare è l’utilizzo sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale, strumento che viene utilizzato anche per ricreare le voci degli attori, così com’è successo per il defunto Robin Williams. A tal proposito è intervenuta Zelda, sua figlia, affermando: “Non sono una voce imparziale nella battaglia della SAG contro l’IA. Da anni sono testimone di come molte persone vogliano addestrare questi modelli per creare o ricreare attori che non possono prestare il loro consensocome mio padre. Questa non è una teoria, ma è qualcosa di molto molto reale. Ho già sentito parlare di IA utilizzata per far ‘parlare’ la sua ‘voce’ dicendo ciò che la gente vuole, e mentre personalmente trovo ciò disturbante, le conseguenze vanno ben oltre i miei sentimenti. Gli attori viventi meritano la possibilità di creare personaggi con le proprie scelte, di doppiare cartoni animati, di mettere il loro sforzo umano e tempo nella ricerca della performance“. In seguito, ha affermato di trovare “disturbante” il fatto che le persone utilizzino l’intelligenza artificiale per ricreare la voce di suo padre.

TOM HANKS FINISCE SENZA VOLERLO IN UNO SPOT PER UN’ASSICURAZIONE DENTISTICA

L’immagine di Tom Hanks, riprodotta artificialmente, è stata usata in uno spot per un’assicurazione dentistica. A rivelare l’infelice operazione commerciale che l’ha visto coinvolto a sua insaputa è stato lo stesso attore, che ha dichiarato:  “Attenzione! C’è un video che promuove un’assicurazione dentistica con una versione della mia immagine fatta con l’intelligenza artificialeIo non c’entro nulla

PAOLO RUFFINI CONTRO OPPENHEIMER: “PROVOCATORIAMENTE, DICO CHE È UN FILMETTO”

Il comico e regista ha recentemente avuto modo di dire la sua sul mondo del cinema e in particolare su Oppenheimer, affermando: “Oppenheimer, così come Barbie, ha avuto un grande successo, ma non fa testo, è una moda, perché oggi sopravvive solo la moda. Evviva Nolan, che è riuscito a riempire le sale di ragazzi di 15 anni che per tre ore hanno tenuto il cellulare in tasca. Ma resta una moda; almeno un terzo della gente che è andata a vedere Oppenheimer avrebbe dovuto andare a vedere Io Capitano, un film di impegno civile e di respiro internazionale, dotato di ottime qualità artistiche. E invece non è successo, perché si va a vedere il film di Nolan solo perché è una moda. C’è in atto una coercizione artistica, di gusto, fatta da parte di chi si arroga il diritto di sapere cosa sia bello e cosa no, che per me è il contrario di quello che significa amare il cinema. Non è possibile che una persona non possa dire che Oppenheimer non gli è piaciuto. È una cosa insopportabile; posso volerlo dire senza che tu mi sputi addosso perché ora va di moda dire: ‘È il film di Nolan?’. Ma chi se ne frega. A questo punto io, provocatoriamente, dico che Oppenheimer è un filmetto. Resta il fatto che se questa moda è in grado di salvare il cinema, ben venga

PRIME VIDEO, CONTENUTI IN SCADENZA

Anche Prime Video, così come Netflix, rimuoverà alcuni contenuti dal proprio catalogo. Questa settimana è la volta dei film your name., Babylon A.D., Micheal Clayton, Tutto su mia madre, All My Life, Il Premio e Baby Boss.

TOM HANKS RACCONTA: “HO PRESO PARTE AD ALCUNI FILM CHE ODIO”

L’attore ha rivelato che non apprezza tutti i film a cui ha preso parte, tutt’altro. Queste le sue parole a tal proposito: “Ok, ammettiamolo. Tutti abbiamo visto film che odiamo. Ho preso parte ad alcuni film che odio. Avrai visto alcuni dei miei film che avrai odiato. Ci sono cinque punti del Rubicone che vengono attraversati da chiunque faccia un film: il primo che attraversi è dire sì al film. Il tuo destino a quel punto è segnato. Sarai in quel film. Il secondo è quando vedi effettivamente il film che hai fatto. Qui ci sono due possibilità: scopri che funziona ed era il film che volevi fare oppure è l’esatto opposto. Questo non ha niente a che fare con il Rubicone n° 3: la reazione critica. Qualcuno dirà che lo odia, altri penseranno che sia brillante. Nel mezzo, di solito, c’è la verità. Il quarto Rubicone da attraversare è la performance commerciale del film. Perché, se non macina denaro, la tua carriera finirà prima di quanto credi. È un dato di fatto. Questo è il business. Il quinto Rubicone invece è il tempo”

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