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Al banco dei testimoni, lo psicologo definisce Johnny Depp narcisista patologico

Johnny Depp non dovrebbe più tornare sul banco dei testimoni, a quanto dice il team legale di Amber Heard, l’ex moglie che lui accusa di diffamazione (a causa di questo articolo) e di lesioni personali (di cui vi abbiamo parlato in questo articolo). Al centro del circo mediatico che riguarda i testimoni, oltre all’annunciata ex Kate Moss, ci sarebbe anche Marilyn Manson, o meglio un video che il reverendo del rock avrebbe girato (ve ne parliamo qui).

Ora sul banco dei testimoni c’è salito lo psicologo David R. Spiegel, che ha spiegato come Johnny Depp presenti segni evidenti di personalità narcisistica. Anche la sua ex moglie era stata “analizzata” in sede processuale, portando allo scoperto segni di personalità bipolare. Dopo che l’avvocato di Depp aveva espresso dubbi sul suo giudizio, Spiegel ha rincarato la dose, sostenendo che l’attore mostra cinque dei nove tratti della personalità narcisistica, incluso il bisogno di ammirazione da parte degli altri e la mancanza di empatia.

“Il signor Depp richiede l’ammirazione delle stesse persone che lo circondano… o non fanno più parte del suo lavoro o della sua cerchia di lavoro. Penso che la gelosia sia un buon inizio”.

Spiegel sostiene che Johnny Depp ha reagito in maniera sovradimensionata alla necessità di Amber Heard di recitare con colleghi maschi, attribuendo la sua gelosia al disturbo narcisistico di personalità.

In una certa misura l’intero processo è, in termini clinici, un insulto narcisistico. Ciò che sta succedendo a Johnny Depp è una reazione a questo insulto. Credo che il signor Depp fosse un pilastro, in modo appropriato, a Hollywood e questo processo ha tirato la polvere fuori dal tappeto”.

La difesa di Johnny Depp si è appellata alla Goldwater Rule, che vieta agli psichiatri di commentare pubblicamente il benessere mentale degli individui senza aver fatto un esame o aver ricevuto “apposita autorizzazione”. Spiegel ha detto che non sta offrendo alcuna “diagnosi da poltrona” su Depp e sul suo benessere cognitivo.

“Questo non è un caso di abuso della Goldwater Rule. Ho esaminato molti professionisti e le valutazioni e il loro corso di trattamento, deposizioni video, deposizioni di immagini, documenti giudiziari, e-mail. Ho esaminato un sacco di cose che descrivono Johnny Depp e il suo comportamento”.

Lo psicologo ha continuato, definendo Johhny Depp rallentato nelle sue funzioni cognitive a causa delle sostanze stupefacenti che avrebbe assunto, ma che sarebbe comunque in grado di controllarsi.

“Penso che il signor Depp sia in grado di controllare gran parte del suo comportamento. Gran parte del suo modo di pensare, anche se ripugnante o negativo, è in grado di controllarlo”.

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