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Paul Ritter, Anatoly Dyatlov in Chernobyl, è morto a soli 54 anni

Chernobyl è stata una delle serie più viste e amate del 2019 (qui trovate la nostra selezione dei momenti più importanti). La ricostruzione minuziosa, che non faceva alcuno sconto all’orrore del disastro nucleare, la rendono già una pietra miliare nella storia delle serie tv (qui vi abbiamo consigliato un libro per approfondire la storia). La storia vera e la finzione della miniserie HBO si sono intrecciate spesso: qui potete leggere cosa è capitato alla vera Lyudmila Ignatenko.

Purtroppo Chernobyl ha perso uno dei suoi interpreti: Paul Ritter, che nella serie interpretava Anatoly Dyatlov, l’ingegnere che stava conducendo il test nel reattore al momento dell’esplosione, è morto lunedì scorso a soli 54 anni per un tumore al cervello. Il suo agente ha comunicato al giornale inglese The Guardian la notizia della scomparsa dell’attore, confermando che è morto attorniato dalla famiglia. Ecco la dichiarazione del suo agente:

“È con grande tristezza che possiamo confermare che Paul Ritter è morto ieri sera. È morto pacificamente a casa con sua moglie Polly e i figli Frank e Noah al suo fianco. Aveva 54 anni e soffriva di un tumore al cervello. Paul era un attore di eccezionale talento che interpretava un’enorme varietà di ruoli sul palcoscenico e sullo schermo con straordinaria abilità. Era ferocemente intelligente, gentile e molto divertente. Ci mancherà moltissimo“.

La filmografia dell’ex attore di Chernobyl, oltre all’apprezzatissima miniserie, comprende anche Harry Potter (interpretava Eldred Worple ne Il principe mezzosangue), Quantum of Solace, uno dei capitoli del franchise di James Bond, Operation Mincemeat con Colin Firth. Per la televisione aveva partecipato alle serie tv Vera, The Hollow Crown e The Last Kingdom.

Robert Popper, il creatore della sitcom per la quale Ritter è meglio conosciuto, Friday Night Dinner (nella quale interpretava il padre, Martin Goodman), ha condiviso i suoi pensieri dicendo:

“Devastato da questa terribilmente triste notizia. Paul era un essere umano adorabile e meraviglioso. Gentile, divertente, super premuroso e il più grande attore con cui abbia mai lavorato”.

La società di produzione di Friday Night Dinner, Big Talk, gli fa eco diffondendo il seguente comunicato:

“Siamo incredibilmente tristi di apprendere che Paul Ritter è morto ieri sera. Era un uomo brillante, gentile e di talento molto amato da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare con lui. Paul farà parte per sempre di entrambe le famiglie di Big Talk e Friday Night Dinner. I nostri pensieri sono con la sua stessa famiglia a questa volta e seguendo i loro desideri faremo una donazione all’Old Vic Impact Fund”.

Toby Whithouse, che ha scritto il thriller di spionaggio The Game, da cui è stato tratto l’omonimo film in cui Ritter ha recitato nel 2014, ha dichiarato:

“Questa è una notizia terribile e devastante. Paul era un attore straordinario, un ragazzo adorabile. Com’è terribile”.

L’ex interprete di Anatoly Dyatlov in Chernobyl è stato anche un attore teatrale di talento, come accade spesso per gli attori inglesi che provengono dalle grandi accademie teatrali britanniche: è stato nominato per un premio Olivier nel 2006 per la sua interpretazione in Coram Boy e per un premio Tony per il suo ruolo da protagonista nel 2009 in Norman Conquests.

Anche il premio Oscar Helen Mirren ha elogiato Paul Ritter, con il quale aveva lavorato nel 2013 in The Audience, un’opera teatrale di Peter Morgan (il creatore della pluripremiata serie Netflix The Crown). Nello spettacolo, la regina Elisabetta (interpretata naturalmente da Helen Mirren) riceve ogni settimana gli uomini che governano il paese, tra cui il primo ministro John Mayor, interpretato dall’attore di Chernobyl: una scena che abbiamo visto molte volte anche durante le stagioni di The Crown.

“Era sensibile, intelligente e generoso e mancherà terribilmente a tutta la confraternita che compone il teatro inglese”.

Il mondo del cinema, del teatro inglese e delle serie tv si è unito nel ricordo dell’interprete di Chernobyl.