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Game of Thrones 5 – Cosa ha funzionato (e cosa non ha funzionato) nelle 10 storyline principali

2) JON SNOW:

Jon è uno dei preferiti del fandom, uno degli eroi per eccellenza della storia. La sua storyline ha subito dei tagli e così nell’arco di una sola stagione abbiamo avuto la sua proclamazione a Lord Comandante e anche l’ammutinamento che lo ha poi portato alla morte.

Cosa ha funzionato: Jon è la rappresentazione dell’onore e della determinazione. Tutto ciò che fa, lo fa con orgoglio, seppure quasi sempre circondato da non poche difficoltà. Anche se sono state omesse scene ed avvenimenti (effettivamente di poco conto), il team degli sceneggiatori ha invece deciso di arricchire la sua storyline con l’epica battaglia contro l’esercito dei White Walkers nell’episodio Hardhome, caricando ancora di più il momento finale della stagione.

Cosa non ha funzionato: anche in questo caso, tutte le storyline intorno a quelle del personaggio principale hanno avuto delle piccole crepe. La partenza di Sam e Gilly viene rimandata proprio alla fine, giusto per far sembrare più giustificabile l’ammutinamento dei Guardiani della Notte. In realtà, Sam è un personaggio ancor meno rispettato dai confratelli (prova è la scena di bullismo in cui viene salvato all’ultimo momento da Spettro, il metalupo di Jon e di cui ho già parlato negativamente in una delle mie recensioni).

Già nella scorsa stagione avevamo avuto prova della facile tendenza dei Guardiani della Notte verso l’ammutinamento, quindi lasciare che Sam restasse alla Barriera per più tempo non ha aggiunto spessore alla storyline (anche se rimane uno dei personaggi più positivi della saga). Comunque tra i vari cambiamenti questo è certamente quello meno grave e anche trascurabile.

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