Una premessa: l’elenco non è definitivo poiché non sempre un attore o un’attrice rendono pubblico il loro compenso. Giustamente: esiste la privacy. E che i compensi hanno un valore nominale: quindi non tengono conto dell’inflazione e nemmeno dei vari guadagni derivati da una partecipazione agli utili (quando un attore o un’attrice decide di rinunciare a una quota del cachet per farsi pagare con una percentuale sugli incassi).
Aggiungiamo ancora che alcuni attori compaiono in più posizioni, come Robert Downey Jr, oppure, come Keanu Reeves, hanno lavorato a un’unica produzione distribuita in due periodi diversi. Altri, invece, sono stati accorpati, come Leonardo DiCaprio, poiché stesso compenso anche se per due film differenti. Detto questo, possiamo iniziare: al di là delle considerazioni fatte, questa è una ricostruzione più che attendibile.
1) Robert Downey Jr.
Nel 2014 le riviste specializzate annunciarono che l’attore americano era in trattativa per partecipare al terzo capitolo dedicato a un altro supereroe Marvel: Captain America. Ma le cose non furono affatto semplici poiché la parte di Iron Man era piuttosto limita nonostante si trattasse di un capitolo decisamente importante per il proseguimento della saga: Civil War. Robert Downey Jr. si impuntò pretendendo più spazio rispetto alla parte minore prevista per lui. E più spazio si traduce necessariamente in una richiesta maggiore di soldi.
Inizialmente la produzione rispose picche. Le richieste dell’attore risultarono fuori luogo anche per un film il cui successo era praticamente scontato in partenza. Gli studios fecero addirittura di più provando a cancellare del tutto Iron Man dalla sceneggiatura immaginando che il suo ruolo fosse affidato a Bruce Banner, Hulk, interpretato da Mark Ruffalo.
Alla fine però, dopo lunghe mediazioni, la produzione e gli agenti dell’attore arrivarono a una serie di compromessi tali per cui all’attore spettò un ingaggio di quaranta milioni di dollari più una fetta degli incassi se il film avesse superato il bottino record del precedente film dedicato a Steve Rogers (per Robert Downey Jr fu più che altro una questione di prestigio essendo convinto che senza il suo personaggio il film non avrebbe avuto un grande successo).
Nell’aprile del 2016 le sale di tutto il mondo furono inondate di copie di Captain America: Civil War. A fronte di una spesa di 250 milioni di dollari il film ne incassò oltre un miliardo dando ragione a Robert Downey Jr.
2) Will Smith
Per King Richard, il film dedicato alla figura di Richard Williams, padre e allenatore delle celeberrime tenniste Venus e Serena, Will Smith è stato pagato quaranta milioni di dollari. Peccato che il film ne abbia incassati appena 39 fronte a una spesa di 50. Tanto che l’attore afroamericano ha generosamente voluto aprire il proprio portafoglio pagando di tasca propria i colleghi e le colleghe. Una scelta che gli fa indubbiamente onore.
Per questo ruolo l’attore è stato premiato come miglior interprete maschile con un Oscar, un BAFTA, un Golden Globe, un Screen Actors Guild Awards e… un Razzie (in realtà si tratta dell’unico Razzie che un attore desidera vincere poiché assegnato a quegli attori che resuscitano dopo un clamoroso insuccesso).
Il film è stato accolto da una critica più che favorevole, e la quantità di premi ricevuti, l’elenco è davvero lungo, ne è la dimostrazione. Allora come mai è stato un insuccesso al botteghino? Probabilmente per la durata, 145 minuti, considerata eccessiva per un film sportivo. E per un presunto errore di distribuzione dato che il film era stato presentato in anteprima su HBO Max, uno dei più importanti canali streaming americani.
3) Johnny Depp
Nel 2011, mentre Leonardo DiCaprio interpretava J. Edgard Hoover per Clint Eastwood, Johnny Depp è stato pagato 35 milioni di dollari per interpretare nuovamente il ruolo di Capitan Jack Sparrow nel quarto capitolo della celebre saga I pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare (On Stranger Tides, il titolo originale).
Di tutta la saga è il film più costoso con una spesa di oltre 410 milioni di dollari, per fortuna incassandone oltre un miliardo in tutto il mondo.
Il film, pur essendo una produzione americana, è stato interamente girato in Inghilterra per motivi fiscali. La Disney, infatti, ha deciso di rientrare in parte delle cospicue spese facendosi sovvenzionare dalle casse di Sua Maestà, la Regina Elisabetta II. Secondo le leggi vigenti in Inghilterra, infatti, spendendo oltre 20 milioni di sterline (circa 34 milioni di dollari all’epoca) si ha diritto a un rimborso del 20% sul totale delle spese: un bel risparmio, no?!
Il tornaconto, sia per chi gira che per chi ospita, è tale che l’Inghilterra, e in particolare i celebri Pinewood Studios, siano stati presi d’assalto dalle produzioni estere che hanno eletto Londra meta ideale per girare una incredibile quantità di film, tra i quali citiamo Maleficent, Captain America, I Guardiani della Galassia, Thor 2 e il settimo capitolo della saga di Star Wars.
Naturalmente la medaglia ha il suo rovescio. L’attore inglese Simon Pegg ha avuto diverse difficoltà a portare a termine il suo Hot Fuzz poiché tutte le maestranze erano impiegate sui fantastici set dei mitici blockbuster americani.
4) Will Smith
Oltre a Robert Downey Jr. e Leonardo DiCaprio anche Will Smith è presente due volte in questo decalogo. Questa volta, però, non ha dovuto sborsare un dollaro verso i suoi colleghi meno fortunati (anche se si dice abbia pagato le comparse che dovevano fingersi cadaveri nelle tombe, con oltre 40°) perché le spese sono state tutte sostenuto da Apple+ il canale streaming della Apple.
Sotto l’attenta regia di Antoine Fuqua, l’attore afroamericano ha interpretato i panni di Peter, uno schiavo divenuto famoso per le foto ritraenti le terribili cicatrici frutto delle frustate ricevuto durante il suo periodo di schiavo. Tali immagini vennero utilizzate, all’epoca, dagli abolizionisti come dimostrazione degli abusi e della crudeltà della schiavitù negli Stati del Sud.
Il film, Emancipation – Oltre la libertà (2021), che ha fruttato all’attore 35 milioni di dollari, racconta la storia di uno schiavo e del suo terribile viaggio attraverso le paludi della Louisiana, inseguito dai cacciatori di schiavi. La fuga lo porterà alla libertà ma anche alla presa di coscienza di quanti ancora si trovino nelle terribili condizioni di schiavitù. Così Peter si arruolerà nella compagnia di neri dell’esercito degli stati del nord e combatterà per la libertà dei suoi fratelli divenendo un simbolo della lotta alla schiavitù.
5) Keanu Reeves
Venti, precisi, anni fa il celebre attore canadese nato a Beirut venne pagato 30 milioni di dollari per indossare nuovamente i panni di Neo, l’eroe della trilogia di Matrix ideata, scritta e diretta dalle sorelle Lana e Lilli Wachowsky. L’attore venne ingaggiato per The Matrix Reloaded e The Matrix Revolutions, secondo e terzo capitolo della serie, girati contemporaneamente. Le riprese, infatti, si svolsero tra il marzo del 2001 e l’agosto del 2002. Le due pellicole vennero rilasciate rispettivamente a maggio e novembre del 2003 ottenendo un grandissimo successo di pubblico. La critica, invece, non fu così entusiasta: storse il naso soprattutto nei confronti del terzo capitolo considerato “un finale incredibilmente deludente“.
6) Mel Gibson
Quanto varranno 30 milioni di dollari del 1998, oggi? Secondo i nostri calcoli, ma non siamo molto bravi in matematica, intorno ai 32/33, non di più. Una bella cifra oggi, una bella cifra allora. Ed è quanto venne pagato Mel Gibson per interpretare quello che, con ogni probabilità, è il suo personaggio più iconico: Martin Riggs, protagonista della tetralogia Arma Letale.
Come sovente capita tirare troppo la corda stanca. Questo film, infatti, finora l’ultimo anche se Mel Gibson ha detto che presto partiranno le riprese del quinto e ultimo capitolo, non è stato un grande successo di critica. Gli esperti, infatti, hanno sottolineato la pesantezza della storia e la quasi totale assenza di quello spirito tragicomico che aleggiava nei film precedenti e che aveva reso celebre il franchise.
Anche il botteghino ha risposto con meno entusiasmo rispetto ai precedenti forse perché il pubblico era rimasto scottato dal terzo episodio. In ogni caso a fronte di una spesa di 150 milioni di dollari il film ne incassò quasi 300.
Lethal Waepon è stata comunque il titolo che ha reso celebre l’attore australiano, divenuto in seguito anche regista di pellicole come Braveheart e La Passione di Cristo.
7) Leonardo DiCaprio
Nella lista di Wikipedia Leonardo DiCaprio compare due volte, entrambe con lo stesso cachet: 30 milioni di dollari. Abbiamo pensato quindi che sarebbe stato giusto inserirlo una volta sola per lasciar spazio a qualcun altro.
Leonardo DiCaprio, uno degli attori più poliedrici sulla faccia della Terra, ha ricevuto questo compenso per Don’t Look Up, del 2021, e per Killers of the Flower Moon, del 2023.
Il primo, nel quale Leonardo DiCaprio interpreta un astronomo ansioso, è un film uscito su Netflix che ha fatto molto parlare di sé. Si tratta di una black comedy con forti venature satiriche che prende in giro la società americana con tutti i suoi anacronismi. Inizialmente prevista solo per il cinema i diritti sono poi stati acquistati dalla regina dello streaming a causa della pandemia. Costato 75 milioni di euro ne ha incassati quasi 800.
Anche il secondo film ha visto un’uscita in sale selezionate e poi una distribuzione online attraverso il canale Apple+. In questa pellicola ambientata negli anni Venti del XX secolo Leonardo DiCaprio interpreta un veterano della I Guerra Mondiale che si ritrova a essere manipolato dallo zio, William Hale (realmente esistito), interpretato da Robert De Niro.
La pellicola è diretta da Martin Scorsese con il quale Leonardo DiCaprio ha lavorato sei volte. Dieci, invece, sono le volte che il regista ha lavorato con Robert De Niro.
8) Arnold Schwarzenegger
Nello stesso anno degli ultimi due capitoli di Matrix, mentre Leonardo DiCaprio usciva in sala con Shutter Island Arnold Schwarzenegger si apprestava a girare il suo ultimo film prima di venir eletto Governatore della California per il Partito Repubblicano nonché terzo capitolo della saga dedicata a Terminator, cyborg assassino creato dalla fulgida mente di James Cameron: Terminator 3 – Le macchine ribelli (per altro non diretto dal regista di Titanic e Avatar).
Per questo terzo capitolo l’ex Mister Olympia venne pagato 29 milioni di dollari e spicci. Un bel compenso per l’epoca. La produzione spese 187 milioni e ne incassò 433 risultando essere il settimo incasso del 2003.
Nonostante l’assenza di James Cameron (la regia venne affidata a Jonathan Mostow) il film ebbe un successo notevole accontentando sia la critica che il pubblico. Arnold Schwarzenegger, ancora una volta nei panni del T-850, venne affiancato da Kristanna Loken nei panni del TX inviato da Skynet per uccidere John Connor, interpretato da Nick Stahl dopo che Edward Furlong venne estromesso per problemi personali. Nel cast compare anche Claire Danes (Carrie Mathison in Homeland) nei panni della futura moglie di John e quindi protetta anche lei dal T-850.
9) Robert Downey Jr
Per indossare nuovamente l’armatura tecnologica di Iron Man in Avengers: Endgame del 2019, Robert Downey Jr. è stato pagato 20 milioni di dollari (chi vi scrive l’avrebbe fatto anche gratis!). Del resto, dovendo lasciare l’universo cinematografico della Marvel, riteniamo sia il giusto compenso per quello che gli autori considerano come “il più forte nonché migliore” di tutti gli Avengers.
Incredibile pensare che l’attore americano sia partito da un compenso di soli 500mila dollari per il primo Iron Man, del 2008, fino ad arrivare ai 20 milioni dell’ultimo capitolo (ai quali si aggiungono altri 55 tramite altri accordi con la produzione). D’altro canto gli incassi del primo capitolo di Iron Man si aggirano intorno ai 580 milioni di dollari mentre quelli di Endgame intorno ai 2,8 miliardi.
In ogni caso la considerazione che la produzione ha avuto nei confronti di Robert Downey Jr. è palese. Pensate che Chirs Evans, Chris Hemsworth e Scarlett Johansson, rispettivamente Captain America, Thor e La Vedova Nera sono stati pagati soltanto 15 milioni di dollari ciascuno, esclusi eventuali benefit.
10) Sandra Bullock
Unica donna in questo decalogo, Sandra Bullock è stata pagata 20 milioni di dollari, nel 2013, per interpretare il ruolo di Ryan Stone in Gravity, un thriller fantascientifico ideato, scritto e diretto da Alfonso Cuaròn. Sandra Bullock ha definito la sua esperienza sul set di Gravity come “alienante, difficile, faticosa e deprimente“: tutte qualità apprezzate dal regista il quale ha spiegato che il personaggio da lei interpretato effettivamente dovesse dare l’impressione di vivere in una sorta di bolla propria risultando “intrappolata nella sua stessa tuta spaziale“.
Secondo Cuaròn Gravity non è un semplice film di fantascienza ma piuttosto la rappresentazione della solitudine dell’individuo, in questo caso il personaggio di Sandra Bullock, di fronte alle intemperie della vita. Il regista ha infatti voluto rappresentare lo spirito di adattamento dell’essere umano posto di fronte a quelle grandi tragedie, come la morte di una figlia, capaci di spezzare chiunque. Il personaggio di Sandra Bullock, infatti, si trova costretta ad adattarsi e reinventarsi, senza possibilità di sbagliare, trovandosi nello spazio infinito, sola con i suoi tormenti.
Il film ottenne la candidatura a dieci Oscar vincendone otto. Sandra Bullock ottenne una candidatura come miglior attrice in praticamente tutti i premi più prestigiosi riuscendo a vincere soltanto il Saturn Awards.
