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5 film ingiustamente poco considerati che dovreste assolutamente vedere

Esistono così tante pellicole al mondo che non basterebbero due vite per vederle tutte. Di conseguenza, è inevitabile che la nostra attenzione si concentri maggiormente sui cult, sui successi antichi e moderni, su opere osannate sia da critica che dal pubblico ed entrate di diritto nella leggenda. O, almeno, di quelle che al box office stanno spaccando, così da non essere esclusi dal discorso pubblico. Peccato che, il più delle volte, rimangano nell’ombra bellissimi film da vedere, poco conosciuti ma che meriterebbero una fama maggiore. Pochi riescono a conquistarla col tempo; molti invece non sono così fortunati. Ed è a questi ultimi che vogliamo rendere giustizia in questo pezzo. Un po’ come, personalmente, già cerco di fare nella rubrica del film della settimana; basti pensare a Beautiful Boy, Blue Valentine, Come un tuono, American History X, Brothers, Warrior, Lo sciacallo – Nightcrawler, I segreti di Osage County, Cube – il cubo e via dicendo.

Qui andremo oltre quella mia stessa rubrica, presentandovi altri 5 esempi di film da vedere che meriterebbero la vostra attenzione. Non resta, allora, che cominciare.

1) …E ora parliamo di Kevin

Film da vedere

Non è bastata la partecipazione a Cannes o i molteplici premi europei vinti per convincere il pubblico a dedicare un po’ di tempo a questo film da vedere assolutamente (lo troviamo su Timvision e a noleggio su Amazon Prime Video). Rendendo …E ora parliamo di Kevin ingiustamente sottovalutato.

Lynne Ramsey analizza drammaticamente il rapporto madre-figlio e, allargando il campo, di un’intera famiglia nata con una frattura; una di quelle crepe che, mai riparata da dialoghi o sentimenti esteriorizzati e costantemente ignorata, porta a un cedimento strutturale. Tenebroso e potente, il film prende vita attraverso il flusso di coscienza della sua protagonista Eva, donna fragile, dura e buttata all’inferno dal suo stesso figlio, interpretata da una grandissima Tilda Swinton in una delle sue prove migliori, decisamente da Oscar ma vergognosamente ignorata dall’Academy. È impegnata in un confronto ansiogeno, psicologico, intenso e violento con il figlio, che ha gli occhi sadici, sinistri e spaventosamente intelligenti di un giovane Ezra Miller. Il climax è tale da condurci a un epilogo agghiacciante, che ci regala una dolorosa e terribile riflessione sull’origine del male.

La crudezza della narrazione viene bilanciata da uno stile elegante, espressivo, significativo soprattutto nell’uso del colore rosso, nel modo realistico in cui ritrae il dolore e in quella colonna sonora che riesce a comunicare le sfumature emotive di una caduta all’inferno di una famiglia come tutte le altre.

2) Detroit

È il 1967 e, in quel di Detroit, si sta consumando una sanguinosa guerriglia urbana della durata di cinque giorni, che costringerà l’esercito a intervenire e che porterà alla morte di circa quaranta persone. Kathryn Bigelow, girandolo in gran parte con la camera a mano, riesce a portarci nel cuore dell’azione, farcela vivere in prima persona così come quel periodo in cui la musica afro stava sì diventando un fenomeno di massa, ma dove i diritti civili non avevano alcun significato. La regista ci restituisce la violenza, la rabbia e la dura repressione che sfocia in veri e propri abusi compiuti dalle forze dell’ordine. Ed è proprio nella rappresentazione del rapporto tra poliziotti e ospiti dell’hotel che Detroit tocca livelli di tensione altissimi, di quelli che costringono a mettere in pausa il film talmente sono intensi, talmente la narrazione è incalzante e serrata. Del resto, il montaggio è operato dallo storico collaboratore di Michael Mann, quel William Goldenberg maestro dei film action e che già aveva collaborato con Bigelow per quella meraviglia di Zero Dark Trinity.

Raccontando di ieri per parlare di oggi, Detroit è un film viscerale e potentissimo, uno dei migliori titoli della regista e da riscoprire su Sky, NOW e Rai Play. Merito anche del grandissimo cast, in particolare di John Boyega e di uno strepitoso Will Poulter nei panni di un poliziotto sadico e razzista, una delle performance più inquietanti degli ultimi tempi.

3) Shame

Film da vedere

Nonostante la critica l’abbia ampiamente acclamato, è sorprendente quante poche persone conoscono questo profondo film da vedere intitolato Shame. O ne hanno sentito parlare solo per il nudo integrale di Michael Fassbender.

Già, perché il sesso è fondamentale nell’opera di Steve McQueen, presente in numerose ed esplicite scene eroiche che, grazie al tocco del regista, non risultano mai pornografiche. Del resto, lo stesso Fassbender interpreta Brandon, un uomo d’affari newyorkese ossessionato dal sesso, sempre tallonato da McQueen con lunghissimi primi piani per catturarne ogni sfumatura, come quello del jogging ispiratosi a Eyes Wide Shut di Kubrick. Ma se in quest’ultimo il protagonista vagava per le strade mosso dal tradimento, qui è la vergogna a tenerlo sveglio. Ed ecco che Shame (a noleggio su Google Play, Apple e Rakunten Tv) rivela il suo argomento principale, ovvero la difficoltà di Brandon di relazionarsi con le persone se non sessualmente, senza intimità o sentimento alcuno. È un autentico trattato sul comportamento umano, sorretto da sequenze a inquadratura fissa, spesso a mano e senza dialoghi, che mostrano i volti degli attori, messi completamente a nudo. Senza paura, senza vergogna.

Ed emergono l’incredibile interpretazione di Fassbender (alla sua seconda collaborazione con McQueen, dopo Hunger, altro film da vedere e scoprire) e l’intensa performance, nei panni della fragile e tormentata sorella di Brandon, di una fin troppo sottovalutata Carey Mulligan – di lei vi consigliamo anche il dramma esistenziale con Jake Gyllenhaal, il Wildlife di Paul Dano.

4) Americani

Se chiedessimo chi ha davvero visto questo film del 1992 o ne ha almeno sentito parlare, non ci sarebbero tante mani alzate. Ed è un peccato che un’opera del genere sia stata snobbata, mal considerata o addirittura dimenticata in Italia (e non solo, purtroppo).

Certo, questo titolo così generico non aiuta a comprendere di che tratta Americani: è la storia di un gruppo di agenti immobiliari alle prese con lo spettro del licenziamento; infatti, solo uno di loro manterrà il lavoro, ovvero colui che venderà di più, dando così il via a una guerra spietata per quell’unico posto rimasto. Dal budget basso e di impianto teatrale, Americani cattura le complessità e la politica della vita quotidiana, denuncia l’alienazione del sistema lavorativo a stelle e strisce e della competizione a tutti i costi. In quei personaggi si rispecchiano le nostre stesse paure e aspirazioni, il confronto che potremmo avere coi colleghi sul nostro posto di lavoro. È un’opera riconoscibile, ma in un modo cupamente comico, sottile e assolutamente brillante. 

Con una superba regia e una scrittura memorabile, sono però le interpretazioni del cast a spiccare. Parliamo del miglior Alec Baldwin possibile, di un Jack Lemmon mozzafiato e di un Al Pacino incredibile per come riesca a cambiare il registro della sua recitazione, a cui si uniscono Ed Harris, Alan Arkin e Kevin Spacey. Servono davvero altri motivi per recuperarlo su Amazon Prime Video o Pluto Tv?

5) La truffa dei Logan

Film da vedere

Certi amori non finiscono mai, come quello tra Steven Soderbergh e l’heist movie. Stavolta, però, abbandona i ladri eleganti e gentiluomini della saga di Ocean’s, evitando la minaccia della copia carbone e portandoci all’interno della rozza famiglia Logan, in particolare nella vita di questi fratelli sfortunati che vogliono piazzare un grande colpo durante la gara automobilistica della Nascar Coca-Cola 600. Quella che ci troviamo davanti è una commedia leggera, scanzonata e bizzarra, attentissima all’aspetto umano, ma che nasconde una malinconia nel ritrarre quel ceto medio-basso sempre più tra le sabbie mobili, fra precarietà e necessità di provvedere all’unione familiare.

Miscelando i generi come solo Soderbergh sa fare, con quel suo stile inconfondibile e una sceneggiatura brillante, si avvale di un trio dai grandi tempi comici, con un’ottima chimica e in grado di sostenere magnificamente la narrazione: Channing Tatum e Adam Driver (il re dei film Indie, guardatevi Paterson di Jim Jarmush per comprenderlo) sono i due fratelli Logan, mentre Daniel Craig, stralunato e al limite della macchietta, è un loro collaboratore esperto di esplosivi. Il tutto è chiuso in una realtà da paesino, quasi al limite dell’assurdo, ma che non diviene mai surreale, riuscendo contemporaneamente a dipingere uno spaccato della società e a regalarci una commedia pungente e fuori dagli schemi. Ma soprattutto, oltre a raccontarci la nostra modernità, traspare il divertimento nel realizzare La truffa dei Logan. Ed è questo a renderla imperdibile; un film da vedere su Amazon Prime Video, Sky, NOW e Timvision.

Arrivati alla fine di questo breve viaggio, ci rendiamo conto che 5 esempi sono molto pochi per racchiudere la vastità di quei film da vedere ma che sono stati ingiustamente snobbati. Già abbiamo nominato Wildlife, Paterson e Hunger; potremmo aggiungere The Boxer con uno straordinario Daniel Day-Lewis, Un giorno di gloria per Miss Pettigrew con Frances McDorman e Amy Adams, L’isola dell’ingiustizia con, forse, la miglior prova di Kevin Bacon o Insider – Dietro la verità con Al Pacino e Russell Crowe. Ma ci fermiamo qui, perché ora lasciamo la parola a voi. E allora, concludiamo con la fatidica domanda: quali altri film poco conosciuti e ingiustamente poco considerati inserireste in questo pezzo?