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7 Film che mi fanno piangere ogni volta che li guardo

Che pianti, amici. Mamma mia, che pianti che mi sono fatta. C’è chi decide di vedere un film per staccare la spina e distrarsi con un po’ di intrattenimento, ma questo non è ciò che succede quando si tratta di me. Ogni volta che guardo un film dei miei, alla fine la conclusione è sempre la stessa: io, in una valle di lacrime. Poco importa, però. I film sono stati la certezza di riuscire ancora a sentire qualcosa, la conferma di non essere completamente distaccata da tutto quanto. In un modo che neanche saprei spiegarvi bene con il solo ausilio delle parole, il cinema mi ha salvata quando tutto cadeva a pezzi e io cercavo di ricostruirmi da zero. Sono in debito con questo meraviglioso mondo, con questo universo che continua a ricordarmi che, anche quando hai paura di non provare più niente, ti basterà il film giusto per ricordarti che sei viva, e che lì fuori c’è un mondo che può ancora darti qualcosa. Insomma, come avrete capito, forse riesco a piangere tirando fuori tutto soltanto davanti al mio 55 pollici, nessuno mi ha mai visto piangere quanto lui. Mi ha vista a pezzi e viva di fronte a Interstellar, Aftersun (due film da vedere assolutamente) ma non solo. Mi ha vista pingere anche quando ero di fronte a una delle più grandi interpretazioni di Sean Penn, e poi ancora di fronte alla delicata rabbia di Xavier Dolan.

Da Mystic River a Aftersun: ecco 7 film da vedere che mi fanno piangere ogni volta che li guardo

1) Aftersun – Charlotte Wells

Aftersun (640×360)

Dalla regia di Charlotte Wells, Aftersun è il film di cui sapevo di aver bisogno. Non urla mai, non si lamenta mai, non chiede mai pietà. E’ il racconto silenzioso di un viaggio padre-figlia che non si caratterizza per avventure stravolgenti o eventi che scombinano la vita. Calum e Sophie sono in un villaggio turistico e non fanno altro che cene fuori, giornate in piscina, karaoke. Trascorrono il tempo insieme senza sapere che sarebbe stato l’ultimo atto, il momento che precede l’addio. Che questo sia il loro ultimo saluto, Aftersun lo fa soltanto intuire attraverso un finale che sembra raccontarci tra le righe che, dopo quel viaggio, Calum non sarà altro che il ricordo vivo dell’ultimo ballo che Sophie fece con lui durante un’ordinaria vacanza. Aftersun bisbiglia dolori enormi, parla della depressione con rispetto, in modo delicato e, nello stesso modo, affronta il tema del lutto. Ma è proprio durante la scena finale, quella in cui Sophie e Calum fanno il loro ultimo ballo insieme, che io crollo sempre un po’. Aftersun è un film difficile, un film da interiorizzare e in cui rintracciare parti di te che forse non avevi mai accettato di avere e che, finalmente con questo film, vengono fuori.

Il potere del cinema, amici.

2) Mystic River – Clint Eastwood

Interstellar
Mystic River (640×360)

Mystic River continua a essere ancora oggi uno dei miei film preferiti di Clint Eastwood, un regista con cui ho spesso un rapporto di amore-odio. Ma se dovessi descrivere la parte che riguarda l’amore, inevitabilmente parlerei di Mystic River. Distribuita nel 2003, questo film da vedere mette in atto una storia che fonde il genere poliziesco a quello drammatico, restituendoci una narrazione che ci fa a pezzi fin dal primo momento. I protagonisti, quando erano piccoli, condividevano un legame d’amicizia che li portava a giocare insieme, a fare delle partite di calcio tra le strade di Boston, ma un evento drammatico farà in modo che, anche quando si perderanno, il loro legame resti comunque indissolubile. Dopo 25 anni, i protagonisti si ritrovano ad affrontare un nuovo enorme dolore. La figlia di uno di loro scompare e, quando viene ritrovata, di lei non rimane niente, neanche il minimo respiro. Questo drammatico evento porterà i protagonisti a scavare dentro di loro, a compiere scelte difficili che hanno come unico movente il lancinante dolore che, da sempre, portano dentro di loro.

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