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15 film che vanno rivisti una seconda volta (e ne vale la pena)

Si parla spesso di rewatch, a volte per il piacere di guardare qualcosa che si è apprezzato, altre per coglierne maggiori dettagli. Alcuni film si ergono come opere intramontabili che, con il passare del tempo, riescono a rivelare nuovi strati di significato e bellezza. Oggi vogliamo parlarvi di quelle opere che, ancorate nella memoria collettiva, meritano di essere riviste una seconda volta. Queste ci promettono di offrire un’esperienza rinnovata e arricchente. Insomma, i film da vedere (almeno) due volte.

Dal potente impatto emotivo alle sfumature visive e narrative, questi film, attraverso la loro maestria cinematografica, continuano a catturare l’immaginazione e a regalare spunti di riflessione che solo una seconda visione può portare alla luce. Un viaggio attraverso queste opere offre l’opportunità di riscoprire capolavori del cinema e di apprezzarne appieno la complessità e la bellezza intrinseca.

I 15 film da vedere (almeno) due volte per apprezzarli al massimo

1) Interstellar (2014)

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Matthew McConaughey in Interstellar

Partiamo da un capolavoro che inevitabilmente è parte della nostra storia cinematografica. Interstellar, diretto da Christopher Nolan, è un capolavoro sci-fi che necessita una seconda visione. Un film da vedere due volte che si dipana tra l’interconnessione tra amore, tempo e dimensioni alternative. Ci costringe a uno sguardo straordinario sulle possibilità del nostro universo. La trama segue Joseph Cooper (Matthew McConaughey), un ex pilota ora agricoltore, che parte in una missione spaziale per cercare un nuovo pianeta abitabile per l’umanità.

Il visionario Nolan mescola magistralmente elementi scientifici con una narrativa complessa, mentre la colonna sonora di Hans Zimmer intensifica l’esperienza emotiva. La prima visione potrebbe risultare complessa, ma guardare Interstellar nuovamente permette di cogliere dettagli intricati. Ci permette di comprendere tutti i significati e apprezzare appieno la maestria visiva e concettuale di Nolan. Un’opera che inevitabilmente continua a suscitare discussioni e riflessioni anche dopo la visione iniziale (qui trovi i consigli di Nolan su altri film da guardare). Indubbiamente, un film da vedere due volte.

2) Before sunrise (1995)

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Jesse e Celine in Before Sunrise

Diretto da Richard Linklater, rappresenta uno dei migliori esempi di cinema romantico e sperimentale. La trama segue Jesse (Ethan Hawke), un giovane americano, e Céline (Julie Delpy), una studentessa francese, che si incontrano casualmente su un treno per Vienna. Decidono impulsivamente di trascorrere una notte insieme nella città, sapendo che la loro connessione potrebbe durare solo quel breve periodo di tempo.

Before Sunrise è un film da vedere due volte. Una lunghissima conversazione, tra la semplicità la sincerità delle interazioni tra i due protagonisti. Linklater cattura magistralmente la bellezza dell’incontro casuale e l’effimera natura delle connessioni umane. La pellicola è una poesia visiva e verbale che esplora temi universali come l’amore, la solitudine e il passare del tempo. Riguardare questo film offre l’opportunità di apprezzare appieno la profondità dei dialoghi e la magia di un incontro fugace ma intenso (qui trovi altri consigli di film romantici).

3) Dune cap. 1 (2021)

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Frame da Dune – Capitolo 1

Con l’uscita del secondo capitolo nelle sale, il rewatch di Dune sembra praticamente inevitabile. Dune di Denis Villeneuve è un’esperienza estremamente complessa e interessante, un film da vedere due volte. Riguardarlo può aiutare a cogliere i dettagli sfuggiti inizialmente, i simbolismi e le connessioni tra i personaggi che emergono in modo più chiaro. Il tutto portando ad arricchire la comprensione complessiva della storia che ci viene presentata. Anche la cinematografia straordinaria e gli effetti visivi spettacolari meritano una seconda occhiata.

La maestria con cui Villeneuve ha catturato il vasto e desolato paesaggio di Arrakis, insieme alle emozionanti sequenze d’azione, si apprezza appieno in una visione successiva. La colonna sonora avvolgente di Hans Zimmer completa l’esperienza, fornendo una colonna sonora epica che sottolinea i momenti chiave del film. Inoltre, come anticipato, con l’uscita del secondo capitolo, ancora più complicato e curato nei dettagli, un rewatch può portare a un’esperienza cinematografica ancora più intensa.

4) I Origins (2014)

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Michael Pitt in I Origins

Dopo i grandi colossi passiamo a un film che non è altrettanto conosciuto ma merita una prima e una seconda visione. I Origins, 2014 scritto e diretto da Mike Cahill, è un dramma scientifico. Il film esplora temi complessi come la scienza, la spiritualità e l’amore attraverso la storia di un biologo molecolare di nome Ian Gray, interpretato da Michael Pitt. Questo film da vedere almeno due volte segue il protagonista che studia l’occhio umano e successivamente indaga su una serie di eventi straordinari che sfidano la sua comprensione del mondo.

I Origins offre uno sguardo unico sulla connessione tra la scienza e la spiritualità, ponendo domande profonde sulla vita, la morte e la possibilità di una realtà oltre ciò che la scienza può spiegare. Rivisitarlo permetterebbe una riflessione più approfondita sulle domande filosofiche e scientifiche che solleva, nonché una riflessione personale sul potere delle connessioni umane.

5) The Greatest Showmen (2017)

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Il cast di The Greatest Showmen

Spostiamoci poi sul genere “musicale” con uno dei film più belli di sempre. The Greatest Showmen merita sicuramente di essere riguardato per vari motivi. In primo luogo, la trama incentrata sulla vita di P.T. Barnum, interpretato da Hugh Jackman, offre numerosi dettagli visivi e narrativi che possono sfuggire durante una sola visione (distratti anche dalle canzoni). I numeri musicali spettacolari e coreografati sono un’esperienza visiva incredibile, e rivedere il film permette di cogliere appieno la maestria delle coreografie e l’energia contagiosa delle canzoni. The Greatest Showmen è senz’altro un film da vedere due volte.

Inoltre, la colonna sonora del film, composta da Benj Pasek e Justin Paul, è stata un enorme successo. Brani come This Is Me e A Million Dream sono diventati iconici e hanno ricevuto riconoscimenti prestigiosi. Riascoltare la colonna sonora durante una seconda visione amplifica l’immersione nell’atmosfera coinvolgente del film, trasmettendo emozioni più profonde legate ai momenti chiave della storia.

6) The Tree of Life (2011)

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Brad Pitt e Jessica Chastain in The Tree Of Life

The Tree of Life, diretto da Terrence Malick nel 2011, è un’opera intensa. La sua estetica visiva straordinaria ci offre infatti immagini poetiche e sequenze visive meravigliose, offrendo uno spettacolo visivo unico e coinvolgente. La narrazione non lineare, che mescola dramma familiare con riflessioni filosofiche sulla vita e sulla morte, offre spunti profondi che possono essere compresi appieno solo attraverso una visione più attenta.

Non da meno, la colonna sonora emotiva di Alexandre Desplat completa l’esperienza, immergendo gli spettatori in un mondo di emozioni e significati più profondi. Le interpretazioni degli attori principali, tra cui Brad Pitt e Jessica Chastain, sono straordinarie, e una seconda visione consente di apprezzare appieno la complessità dei loro personaggi. Guardare questa pellicola vuol dire prendersi un intenso momento di riflessione, solo una seconda visione può consentirne l’esperienza a pieno. Un film da vedere, forse, ben più di due volte. Potrebbe essere senz’altro necessario.

7) Hereditary (2018)

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Un frame di Hereditary di Ari Aster

Ari Aster o lo si ama o lo si odia, ma se fate parte della prima fazione probabilmente avrete già riguardato una seconda volta questo capolavoro del cinema disturbante e horror. La trama complessa e cupa, focalizzata su temi oscuri legati alla famiglia e al lutto, va per forza esplorata con una seconda visione. La profondità psicologica dei personaggi e la loro evoluzione nel corso della storia emergono in modo più chiaro, fornendo uno sguardo più approfondito sulla complessità della narrazione. La maestria di Aster si manifesta anche attraverso l’uso di simbolismi e dettagli visivi. Un film da vedere due volte per l’opportunità di analizzare più attentamente questi elementi e i simboli che contribuiscono alla costruzione del significato. Il tutto aggiungendo strati di comprensione alla storia. La cura per i dettagli nella cinematografia di Aster e nella regia diventa più evidente, arricchendo l’esperienza visiva complessiva del film.

Non da meno, le performance impressionanti del cast, tra cui Toni Collette, diventano ancora più degne di nota in una seconda visione, consentendo di apprezzare appieno la loro capacità di trasmettere tensione e emotività in modo straordinario.

8) Arrival (2016)

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La cinematografia di Denis Villeneuve in Arrival

Arrival, diretto sempre da Denis Villeneuve, è un film di fantascienza forte e stimolante che invita gli spettatori a riflettere su temi universali come la comunicazione, il tempo e la percezione. Un film da vedere due volte per l’opportunità di cogliere nuovi dettagli e approfondire la comprensione delle complesse tematiche trattate. Il regista, come è noto, sembra costruire i suoi racconti su filoni narrativi complessi, quasi impossibili da decifrare con una sola visione.

La trama, incentrata sull’arrivo di misteriosi veicoli spaziali sulla Terra e sugli sforzi di una linguista, interpretata da Amy Adams, per comunicare con gli alieni, si rivela ancora più interessante con una seconda visione. La narrazione non lineare e le sottotrame nascoste diventano più chiare, permettendo agli spettatori di apprezzare appieno la maestria della regia di Villeneuve e l’accuratezza della sceneggiatura.

9) Non è un paese per vecchi (2007)

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Javier Bardem in Non è un paese per vecchi

Non è un paese per vecchi è un film del 2007 scritto e diretto dai fratelli Coen. Basato sul romanzo di Cormac McCarthy, il film è un intenso thriller psicologico che ha ricevuto ampi elogi per la sua narrazione e le straordinarie interpretazioni del cast. Un film da vedere due volte per un’esperienza appagante. I motivi? In primo luogo, la trama curata e la sua conclusione aperta offrono spunti di riflessione più profondi durante una seconda visione. La storia segue il cacciatore Llewelyn Moss (interpretato da Josh Brolin) che scopre una valigetta piena di soldi dopo uno scontro tra trafficanti di droga. La caccia che segue da parte di un assassino spietato (interpretato da Javier Bardem) e lo sceriffo interpretato da Tommy Lee Jones crea una tensione costante.

Non da meno la cinematografia del film è notevole, con i fratelli Coen che utilizzano l’ambientazione del deserto del Texas per creare un’atmosfera intensa e senza scampo.

10) The Prestige (2006)

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The Prestige di Christopher Nolan

Torniamo dal nostro amato Nolan, che anche in questo caso ci offre una esperienza cinematografica incredibile (qui trovi tutti i suoi migliori film). Un film da vedere due volte e molte più.

Basato sull’omonimo romanzo di Christopher Priest, questo thriller psicologico segue la rivalità tra due illusionisti, Robert Angier (interpretato da Hugh Jackman) e Alfred Borden (interpretato da Christian Bale), nel corso di diverse decadi. Rivedere The Prestige può essere un’esperienza altamente gratificante. In primo luogo, la complessità della trama e l’uso intelligente della struttura narrativa diventano interessanti con un rewatch. Il film è noto per i suoi scioccanti colpi di scena, e rivederlo consente di cogliere dettagli e indizi che potrebbero essere sfuggiti durante la prima visione. Inoltre, la tematica centrale del film, che esplora il prezzo della perfezione nell’arte dell’illusionismo, si svela più chiaramente con una mente attenta e già abituata. La sottile dicotomia tra sacrificio e ambizione, così come i temi più ampi di ossessione e vendetta, possono essere esaminati in modo più approfondito.

11) La La Land (2016)

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Ryan Gosling e Emma Stone in La La Land

Un pò come con Ari Aster, Damien Chazelle o lo si ama o lo si odia, anche se praticamente tutti abbiamo amato il suo incredibile La La Land (qui ti parliamo di un altro incredibile film, Babylon).

Questo omaggio ai musical classici è diventato celebre per la sua cinematografia incredibile, le coreografie coinvolgenti e la colonna sonora che ormai è indimenticabile. Rivederlo può essere un’esperienza piacevole per tantissimi motivi. Innanzitutto, la bellezza visiva del film è notevole. La scelta dei colori, le coreografie complesse e l’uso creativo della cinematografia contribuiscono a creare un’atmosfera magica e a tratti mai vista prima. Rivedere il film consente di cogliere appieno i dettagli visivi e di apprezzare la maestria tecnica dietro la creazione di ogni scena, alcune con piani sequenza eccezionali. Un film da vedere almeno due volte, senza dubbi.

Ovviamente la colonna sonora, composta da Justin Hurwitz, è un elemento chiave del film. Le canzoni come City of Stars e Audition (The Fools Who Dream) hanno guadagnato riconoscimenti e aggiungono un elemento emozionale alla storia. Rivedere La La Land (puoi farlo direttamente su Netflix) vuol dire perdersi nella sua bellezza, che in fondo non ci stancherà mai.

12) American psycho (2000)

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American Psycho con Christian Bale

Torniamo agli anni 2000 con un film che è storia cinematografica e che ci ha presentato uno degli antieroi cinematografici più importanti di sempre. American Psycho è un film diretto da Mary Harron e basato sull’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis. Questo thriller psicologico ci presenta una satirica della cultura consumistica degli anni ’80 e la sua narrazione disturbante centrata sul protagonista Patrick Bateman, interpretato da Christian Bale. Anche in questo caso un rewatch può portare non solo a godere di un’opera che non stanca mai, ma ci pone di fronte a nuove riflessioni.

L’evoluzione nella cinematografia del personaggio del villain e il confronto con quelli più attuali. Un personaggio disturbato a tratti privo di empatia, interpretato magistralmente da un attore che ha ricevuto tanti elogi. Rivedere il film consente di apprezzare nuovamente la sua abilità nell’interpretare un personaggio così complesso e disturbante. La narrazione ambigua offre spazio a diverse interpretazioni, e una seconda visione può permettere di cogliere nuove sfumature nei comportamenti e nelle espressioni del protagonista.

13) 2001: odissea nello spazio (1968)

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Odissea nello spazio di Stanley Kubrick

Non ha bisogno di presentazioni il film più importante e famoso di sempre. Basterebbe solo far notare il suo registo e la data di uscita per motivarvi la seconda visione, ma vediamo più approfonditamente altre sfaccettature. 2001: Odissea nello Spazio è un capolavoro di fantascienza del 1968 diretto da Stanley Kubrick e basato sul racconto di Arthur C. Clarke. Il film è celebre per la sua visione futuristica (ai tempi rivoluzionaria) e la profondità filosofica della trama. Innanzitutto, la tecnologia cinematografica utilizzata da Kubrick è stata all’avanguardia per la sua epoca. Rivedere questa pellicola offre l’opportunità di apprezzare ancora di più gli effetti speciali pionieristici e la maestria nella realizzazione di sequenze spaziali e astronomiche.

La trama, che segue l’evoluzione umana dall’alba della civiltà fino a un futuro misterioso nello spazio, è nota per la sua complessità e ambiguità. Una seconda visione può permettere di cogliere dettagli e simbolismi che potrebbero non essere stati evidenti durante la prima esperienza.

14) Il laureato (1967)

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Il Laureato con Dustin Hoffman

Film iconico del 1967 diretto da Mike Nichols è commedia drammatica che offre una rappresentazione satirica della società statunitense degli anni ’60. Anche in questo caso una seconda visione offre spunti interessanti. Innanzitutto, la performance di Dustin Hoffman nel ruolo di Benjamin Braddock è stata acclamata e ha contribuito a definire la sua carriera. Rivedere il film consente di apprezzare nuovamente la sua abilità nel ritrarre il disagio e la confusione del personaggio di fronte alle aspettative sociali e alle dinamiche familiari.

La colonna sonora, che include la celebre canzone “Mrs. Robinson” dei Simon & Garfunkel, è un elemento chiave del film. Riascoltare la colonna sonora durante una seconda visione può arricchire l’esperienza emotiva e aggiungere un livello di nostalgia legato all’era degli anni ’60. Inoltre, la critica sociale e le tematiche legate alla generazione del “baby boom” sono centrali nella trama del film. Rivedere “Il Laureato” consente di esplorare più a fondo le riflessioni sul conformismo, la ribellione generazionale e le dinamiche familiari, offrendo uno sguardo più maturo sulla storia.

15) 1917 (2019)

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La cinematografia di Sam Mandes in 1917

Terminiamo questa lista con un film che meriterebbe una seconda visione anche solo per la sua bellezza visiva. Diretto da Sam Mendes, si tratta di un epico dramma bellico, noto appunto per la sua straordinaria tecnica cinematografica. Il film è noto per essere stato girato in modo tale da sembrare un’unica ininterrotta sequenza di riprese, creando un senso di continuità temporale e spaziale unico (un piano sequenza incredibile e lunghissimo).

La trama, che segue due giovani soldati britannici durante la Prima Guerra Mondiale mentre cercano di consegnare un messaggio cruciale per salvare vite, può essere più attentamente esaminata nella sua complessità. Inoltre, le performance degli attori, in particolare di George MacKay e Dean-Charles Chapman nei ruoli principali, possono essere esaminate più attentamente, permettendo di apprezzare appieno le loro interpretazioni e l’abilità nel portare emotivamente i personaggi alla vita. E a proposito di cose che vanno riviste, vi lasciamo con una lista delle serie tv che non ci stanchiamo mai di rewatchare.