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Siamo stati alla conferenza stampa col cast di Pechino Express: «Abbiamo dovuto cambiare tutto»

Non ci siamo ancora ripresi dalla finale di MasterChef 11 (qui potete leggere le nostre Pagelle finali), ma la buona notizia è che a partire da giovedì 10 marzo Pechino Express approderà su Sky e NOW. Quest’anno le coppie di concorrenti hanno attraversato quattro Stati nel cuore del Medio Oriente: Turchia, Uzbekistan, Giordania ed Emirati Arabi. Un viaggio alla scoperta di nuove culture, caratterizzato per la totale assenza dei generici comfort di un turista qualsiasi.

A seguito dell’anteprima della puntata, abbiamo preso parte alla conferenza stampa con la produzione, il conduttore Costantino della Gherardesca e tutto il cast di questa nuova edizione di Pechino Express.

Pechino Express
Pechino Express

È un programma di avventura vero, nel senso che tutto quello che ti succede è perché lo conquisti. Non è che puoi accedere a un alloggio, un passaggio o del cibo grazie al denaro, ma devi conquistalo attraverso una qualità fondamentale di questo format: la parte umana. È un vero viaggio inteso come il viaggio dei viaggiatori e non dei turisti. Un viaggio in cui vai a scoprire i luoghi e le persone che li vivono, e fai vivere la stessa avventura, attaverso questo viaggio, anche a chi ti guarda. Questo credo che sia meraviglioso, tra l’altro in un momento come questo. Abbiamo deciso di portare Pechino su Sky in un momento in cui la pandemia non c’era. Oggi a maggior ragione, dopo questi due anni e mezzo, assume un valore ancora più importante perché aiuta tutti noi, che forzatamente siamo a casa da tanto tempo un po’ oppressi sotto mille punti di vista, a viaggiare, sognare, uscire dalle quattro mura. Questo aspetto esistenziale è una cosa fondamentale per l’uomo.

Ha affermato in apertura Antonella D’Errico, Executive Vice President Programming di Sky Italia, parlando delle motivazioni che hanno indotto Sky a portare il format di Pechino Express nel palinsesto Sky. Aggiungendo che era da tempo che cercavano un Travel Adventure e Pechino Express è il format perfetto, con uno stile che si accorda benissimo con quello di Sky.

Si è poi parlato ovviamente delle difficoltà legate al Covid, e della bellezza di poter proporre un programma del genere dopo i due anni e mezzo appena vissuti.

È un programma speciale per tutti noi che lo facciamo, per voi concorrenti è qualcosa che sicuramente cambia la vita perché quando si inizia il programma e quando si finisce non si è la stessa persona. […] Dall’inizio alla fine c’è un’evouzione ed è qualcosa che rende il progamma magico. Questa edizione lo è stata ancora di più perchè l’abbiamo fatta in un momento in cui era impossibile applicare gli stessi standard produttivi che avevamo applicato fino ad oggi. Sono passati quasi 10 anni da quando abbiamo prodotto la prima edizione di Pechino Express, normalmente dopo così tanto tempo si acquisiscono delle dinamiche produttive che tendono a essere molto solide e standardizzate, invece quest’anno abbiamo dovuto cambiare tutto e costruire un protocollo produttivo completamente nuovo per rendere possibile qualcosa che altrimenti non lo sarebbe stato, lo abbiamo fatto ovviamente per delle ragioni di sicurezza, ma lo abbiamo fatto anche per il contenuto. Abbiamo fatto una rotta che va a toccare Paesi che non erano stati mai toccati da Pechino Express prima di oggi. La Rotta dei Sultani è una rotta che abbiamo aperto noi per la prima vota a Pechino Express.

Ha affermato Fabrizio Ievolella, Ceo Banijay Italia, non nascondendo l’orgoglio per il complesso lavoro svolto nei mesi e negli anni precedenti, anche alla luce delle esperienze fatte.

Senza dimenticare che la prima edizione di Pechino Express è andata in onda ben 10 anni fa, risalendo al 2012. Edizione in cui lo stesso Costantino della Gherardesca rivestiva il ruolo di concorrente.

Pechino Express

Infatti proprio a quest’ultimo abbiamo rivolto la nostra domanda, chiedendogli come il programma sia cambiato nel corso di tutti questi anni.

L’esempio migliore per un progamma televisivo o di successo attuale è Data, un personaggio di Star Trek. […] Data si trasformava e poteva diventare un portacenere, o poteva diventare uno scoiattolo. Era una Shapeshifter che cambiava forma. La migliore tevisione è difficile da analizzare perché cambia forma continuamente, è un cosa necessaria. Quindi Fabrizio, la produzione e la Rete che conoscono questa cosa si accertano che Pechino Express cambi continuamente forma, sennò invecchia. La prima edizione, ricordo ancora, c’era solo Twitter. Facemmo una riunione e io dissi: ‘c’è questa cosa che pare si chiami Twitter, dobbiamo scrivere delle cose sul computer durante la messa in onda’. Quindi le cose sono cambiate da allora e si è evoluto anche grazie a necessità tecniche, ed è ovviamente diverso tecnicamente.

L’attenzione si è poi spostata sui concorrenti di Pechino Express, in particolare sulle due coppie “Madre e Figlia”, composta da Natasha Stefanenko e Sasha Sabbioni, e dai “Padre e Figlio”, ossia Ciro e Giovambattista Ferrara.

Pechino Express
Pechino Express

Entrambe le coppie hanno affermato di aver scoperto nuovi aspetti caratteriali – e non – dell’altra persona. E proprio l’allenatore Ciro Ferrara ha evidenziato l’importanza dell’uscire dalla propria comfort zone e del saper superare anche il peggiore degli imprevisti.

Inoltre, lo stesso Costantino della Gherardesca ci ha anticipato che in una puntata di questa edizione di Pechino Express tornerà a vestire i panni del concorrente con un ospite a sorpresa di cui ovviamente non hanno rivelato il nome.

Insomma, questa edizione di Pechino Express sembra avere tutte le carte in regola per regalaci tantissime avventure ed emozioni diverse. E non ci resta che aspettare giovedì sera per immergerci completamente nelle bellezze del Medio Oriente e nel copioso disagio delle coppie in gara, alle prese con lingue sconosciute, autostop e lunghe scarpinate a piedi.

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