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#VenerdìVintage – Ma Action Man l’ho vista solo io?

Era l’ormai lontano 1995 quando noi, piccoli ragazzini nati tra gli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, ascoltavamo per la prima volte le parole di una sigla di un cartone animato che avrebbe segnato la nostra, o almeno la mia, giovinezza: Action Man. Un uomo giusto e determinato che del presente un po’ tutto sa, ma non ricorda più nulla del suo triste passato. Sul braccio spicca un tatuaggio che al suo passato lo riporterà, nel cuore tanti pensieri e un immenso coraggio. Lotta per la libertààààà, crede nella veritààààà e si batte sempre con lealtàààà. ActionMan! Così inizia la sigla del cartone (qui parliamo di soundtrack seriali) che vede protagonista un super uomo senza alcun potere, ma che oggi potremmo definire come un moderno agente speciale. Action Man è una serie televisiva a cartoni animati con episodi antologici prodotta da DiC nel 1995 e basata sui giocattoli Gig e Hasbro Action Man.

Tra armi nucleari, siero della giovinezza, armi nuove e mortali si susseguono le vicende di Action Man, un eroe alla ricerca della sua vera identità mentre combatte contro terribili pericoli. Action Man è l’eroico leader di una squadra, la Action Force, impegnata a difendere il mondo. Purtroppo ha perso la memoria, ma si capisce nel corso della serie che è impegnato da lungo tempo in un conflitto con il Dottor X, che si serve dei suoi soldati chiamati Skullmen per compiere le sue malefatte. Il villain della serie è aiutato dal terribile professor Gangreene, geniale scienziato infettato da numerosi virus, e ha come unico obbiettivo quello di conquistare e distruggere il mondo, tenta di creare olocausti nucleari, abbatte foreste a caso, ruba aerei militari o fa saltare in aria piattaforme petrolifere. Non c’è uno scopo in quello che fa, se non dare ad Action Man qualcuno da fermare. Solo proseguendo con la storia e le puntate si scoprirà che i due avversari sono in realtà fratelli.

Action Man, le origini.

Ogni puntata di Action Man è introdotta e conclusa da un intervento in live action dell’attore Mark Griffin che dà anche la voce e interpreta Action Man. Oltre alla produzione televisiva, come per tutti i cartoni degli anni ’90, abbiamo anche quella di giocattoli. La action-figure di Action Man fu inizialmente prodotto dalla Palitoy Ltd. di Coalville, Leicestershire, dal 1966 al 1984. Il personaggio era ispirato all’americano G.I. Joe, di cui la Palitoy aveva acquistato la licenza, differendo dall’originale principalmente per la divisa militare britannica anziché americana. Nel 1996 fu acquisito dalla Hasbro, che lo trasformò in un avventuriero senza riferimenti militari. La versione della Hasbro è quella più nota in Italia. La maggior parte del merchandise del marchio è incentrato su veicoli speciali ed equipaggiamenti, ma si è esteso anche ad articoli per la scuola e videogiochi, riscuotendo discreto successo commerciale. Ovviamente, come vi abbiamo già detto, ogni giocattolo in quell’epoca era accompagnato dalla propria serie televisiva.

In realtà per farci un cartone sopra bisognava però dare un senso alle avventure e alla trama, quindi la compagnia ha deciso di fare di Action Man il leader di una sorta di squadra speciale di soldati (con tanto di base su un satellite) che interviene ogni volta che il cattivo di turno minaccia la terra. Per coinvolgere di più i bambini i produttori hanno anche aggiunto dei comprimari, ovviamente all’insegna del politically correct di quegli anni: oltre al macho-eroe troviamo la donna emancipata, il gigante dai capelli rossi che ricorda vagamente un irlandese e il nerd in sedia a rotelle. La serie animata ha il tratto tipico dei comics americani, arricchita dall’uso massiccio di grafica computerizzata e modelli 3D per quell’epoca innovativi. In Italia, la serie è andata in onda sui canali Mediaset, che ha curato il doppiaggio in lingua italiana e in seguito su canali regionali o di secondo piano, che selezionando alcuni cartoni specifici hanno però riscosso un successo per certi versi incredibile e inaspettato (più volte abbiamo parlato di cartoni che hanno fatto la fortuna di un network, come i Biker Mice).

Il segreto di un successo

A parte la sigla incredibilmente riuscita, Action Man, aveva la particolarità che ogni puntata iniziava con uno spezzone in live-action totalmente scollegato dall’episodio in cui l’attore palestrato che interpretava il protagonista faceva a botte con qualche sgherro, causava qualche esplosione e poi se ne andava fiero di aver sventato un piano del malvagio Dr. X. Seguiva poi l’episodio del cartone e infine l’attore tornava a dare un consiglio pedagogico ai bambini, una frase o un concetto semplice, ma di effetto e efficace. La cosa veramente interessante, oltre a tutto ciò, era la struttura della trama del cartone. Non ci riferiamo a quella del singolo episodio, in cui Action Man attraverso scene adrenaliniche fermava il piano malvagio nel suo nemico giurato, ma più che altro della trama verticale della serie, quella che si sviluppava durante ogni puntata. Sì, perché Action Man in realtà è un uomo che ha perso la memoria e quindi non ricorda nulla del suo passato, ed in ogni puntata ha dei flashback che dovrebbero aiutarlo e aiutarci a capire la sua identità e le sue origini. Inoltre ogni episodio finiva col protagonista che, grazie ad un casco cibernetico, registrava su un computer i ricordi recuperati e provava un po’ a ragionarci su (una sorta di Jarod il Camaleonte in versione cartoon).

Ebbene, durante questi spezzoni si scoprirà che il malvagio Dr. X è in qualche modo legato ad Action Man, che conosce tutto il suo passato e che è stato proprio lui a causare la sua amnesia durante uno scontro in cui il nostro eroe stava combattendo contro di lui. Inoltre, durante le puntate, Action Man rivive molti episodi della sua infanzia. In particolare ricorda che i suoi genitori morirono quando la sua casa andò in fiamme e che aveva un fratello che lo trattava sempre male. Man mano che i ricordi continuano ad accumularsi, nello spettatore inizia a farsi strada l’idea che il Dr. X possa essere proprio il fratello di Action Man, e che odi il protagonista perché lo incolpa ingiustamente dell’incendio. L’ipotesi è rafforzata dal fatto che sappiamo per certo che il Dr. X si è impegnato attivamente per cancellare ogni traccia della vita precedente del nostro eroe, quindi è evidente che qualcosa sotto debba esserci per forza. Per questi e per tanti altri motivi spero di non essere l’unico ad aver visto questa serie tv animate che nasconde tanti spunti e tante innovazioni (per quel periodo storico) che saranno poi una costante nelle produzioni animate e non degli anni futuri. Grazie Action Man!

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