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“Se questo è un druido”The Shannara Chronicles

Nell’immaginario collettivo il druido è un personaggio che vive immerso nella natura, una figura snella che coltiva lo studio della magia e del mondo. Prima di tutto però, un druido dev’essere dotato di una saggezza incommensurabile.

Ma allora questo Allanon è davvero un druido?

Tralasciando i pregiudizi sulla presenza fisico-scenica che dell’ultimo dei druidi (una versione steroidata comunque per certi versi accettabile), sotto altri aspetti il personaggio interpretato da Manu Bennett è qualcosa d’incommentabile.

Recupera Wil per iniziarlo alle arti magiche, per poi lasciarlo solo a godersi il suo harem, perché  le sue attenzioni si sono spostate su quell’esaurito di Bandon. Ha poteri immensi, non si rende utile neanche a pregarlo; anzi si lascia stendere in un secondo, tanto che dopo aver ritrovato la sua amata perduta non riesce a salvarla. Darà per morto il Camaleonte (quando in realtà non lo è affatto) affidando ad un soldato semplice il compito di bruciare il corpo. Il sovrano è in pericolo, il mondo è in pericolo, ovunque intorno troviamo solo pericoli su pericoli, ma lui tranquillamente delega. Raggiungiamo infine l’apice del trash quando, in punto di morte, si spalma del fango sulle ferite per poi rinchiudersi nudo sotto una lastra di pietra situata in una specie di caverna.

A me, come a voi presumo, sembrava di ricordare che il druido fosse un personaggio saggio e degno di fiducia. Allora forse in The Shannara Chronicles” c’è qualcosa che non quadra.

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