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In tutte e tre le stagioni di The Marvelous Mrs. Maisel l’indiscussa star su cui tutti siamo concentrati e da cui tutti siamo affascinati è sicuramente la protagonista Miriam. Seguendo il suo viaggio nel mondo della stand-up comedy non possiamo che tifare per la sua arguzia e il suo inequivocabile talento (ne abbiamo parlato anche qui). Supportandola arrivamo automaticamente a malsopportare suo marito Joel, un uomo mediocre che ha un’alta opinione di sè.

Ma allora com’è possibile che alla fine della terza stagione Joel sia uno dei personaggi più amati e non aspettiamo altro che i due si rimettano assieme?

The Marvelous Mrs Maisel

Sicuramente è tutto merito della scrittura di Amy Sherman-Palladino, la creatrice di The Marvelous Mrs. Maisel. La serie non lascia i personaggi secondari sullo sfondo, ma ci permette di approfondire i loro punti di vista e, soprattutto, vederli cambiare ed evolvere. È molto importante notare come sia rifrescante trovare una comedy in cui i personaggi non rimangono fissi nei loro ruoli, per quanto divertenti, ma mutano col tempo in maniera organica e graduale.

Joel nella prima stagione è il personaggio che nessuno può sopportare: un marito scadente, un uomo che ha tutto, ma che dà per scontato l’amore e il supporto di sua moglie, la comodità di poter lasciare i propri figli ai nonni e il lavoro da pezzo grosso nell’azienda dello zio. Cercando un obiettivo, un’evasione dalla propria vita perfetta, il personaggio si fissa con l’idea diventare un comico. Nel farlo, però, si avvia per una strada estremamente facilitata: rubando interi pezzi a comici più famosi di lui, pensa di poter acquisire in questo modo la fama necessaria per abbandonare il suo lavoro ordinario.

Quando, spinto da Midge, proverà a buttarsi con del materiale tutto suo, Joel scoprirà di non essere poi così divertente: quella stessa sera i due litigano e il marito decide di andarsene, confessando anche un tradimento. Da questo momento in poi Midge troverà nel disgregarsi della propria famiglia la forza per cambiare la propria vita e mettersi in gioco come Mrs. Maisel.

La strada di redenzione per Joel, invece, sarà più tortuosa e accidentata.

Joel Maisel

Per tutta la prima stagione Joel si ritroverà a dover fare i conti con la realtà: la fantasia di poter vivere in maniera dissoluta e libera è solo un’evasione che funziona nel suo cervello, ma non è assolutamente ciò che vuole nella realtà. Questo perchè è ancora un uomo immaturo che sogna una vita senza responsabilità e una donna pronta ad accontentarlo in tutto. Il fallimento delle sue fantasie lo porterà a cercare di nuovo Midge ricevendo un giusto, seppur amaro, rifiuto. È da questo momento in poi che si avvia l’evoluzione più sorprendente della serie.

Il tutto parte dalla presa di consapevolezza da parte di Joel dell’essere il “cattivo” della situazione non solo con sua moglie ma anche nei propri confronti: si rende conto di essere l’antagonista della propria storia. Per poter ricominciare davvero a rispettarsi, per riacquisire l’amor proprio che tanto aveva affascinato nel passato la donna che ama, questo personaggio sente il bisogno non solo di cambiare, ma anche di iniziare a farlo pianificando una vita solida che possa renderlo felice.

Non essendo una strada facile, nè veloce, il personaggio si rende conto che dovrà sacrificare anche qualcosa di molto importante: quando, nella seconda stagione, Midge vorrà tornare insieme a lui, sarà Joel a tirarsi indietro. E non per una questione di orgoglio o vendetta, ma semplicemente per una questione di insicurezza.

Credendo davvero nel futuro e nella carriera di Midge (ed essendo anche il primo del suo nucleo familiare a farlo), Joel si rende conto che stare con una comica significherebbe anche far parte dei suoi sketch, un pensiero che lo mette a disagio vista la sua ancora fragile autostima. È proprio questo tipo di scelte, difficili ma inevitabili, a far crescere il nostro apprezzamento per lui.

Le capacità attoriali di Michael Zegen sono anche un punto a favore del personaggio: il suo fascino naturale viene amplificato anche dalle scelte che prenderà d’ora in poi. Tornerà a vivere, per un periodo, con i propri genitori trovandosi a lavorare a stretto contatto col padre nella sua azienda di moda. È a partire da questa scelta che il potenziale del personaggio viene messo in pratica: tramite le sue innate capacità manageriali, Joel è capace di aiutare il padre e imparare, tramite la gavetta, come portare avanti un lavoro così caotico e addirittura potenziarlo, investendo nell’acquisizione del palazzo in cui l’azienda si trova.

Alla fine della seconda stagione tutto il lavoro impiegato a favore degli altri dà i propri risultati: non solo è diventato una figura genitoriale migliore, ma viene riconosciuto dal proprio padre come un adulto, pronto ad affrontare da solo il mondo del lavoro. La decisione di aprire un proprio club privato lo porterà verso una nuova strada capace di renderlo soddisfatto e felice.

Joel sembra pronto per poter finalmente ritornare con Midge come pari, sostenendola nel suo lavoro senza sentirsi inferiore, ma la verità è molto più complessa di quel che sembra.

The Marvelous Mrs. Maisel

Nella terza stagione (che abbiamo recensito qui), infatti, Joel viene messo alla prova con un interesse amoroso: durante i lavori di manutenzione che precedono l’apertura del suo club, l’uomo inizia a frequentare Mei, una donna forte, ambiziosa e pronta a dargli una mano.

Di fronte questo atto di generosità il personaggio sembra però regredire: è così concentrato nel voler dimostrare il proprio cambiamento che rifiuta l’aiuto degli altri, e in particolare, rifiuta l’aiuto di una donna così simile a Midge. Forse è la paura di non essere capace da solo che lo porta a questo rifiuto così intransigente ed è qui che il vero problema di Joel viene affrontato e risolto: le persone hanno bisogno di altre persone e questa consapevolezza non minaccia il duro lavoro fatto.

L’analisi di quest’uomo così complicato dimostra come The Marvelous Mrs. Maisel sia una serie molto divertente, ma altrettanto capace di far riflettere: l’evoluzione di Joel non avviene dall’oggi al domani, ma è un percorso lungo che porta con sè sempre nuove consapevolezze e lezioni.

La più importante è sicuramente quella che possiamo dedurre noi spettatori: se ce l’ha fatta Joel Maisel, anche noi possiamo cambiare la nostra vita per il meglio.

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