Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » The Marvelous Mrs. Maisel » Grazie e buonanotte, Rachel Brosnahan. Ma rivediamoci presto

Grazie e buonanotte, Rachel Brosnahan. Ma rivediamoci presto

The Marvelous Mrs. Maisel ci ha conquistato fin dal primo momento, così tanto che ancora non siamo riusciti a rimpiazzarla con niente di simile. Perché non esiste. Il tema trattato la rende un unicum nel panorama seriale, i suoi personaggi sono talmente profondi da diventare reali, la sua scrittura eccelsa abbatte stereotipi e distrugge convenzionalità, le sue atmosfere ci immergono direttamente in quegli anni 60 così vividi e sa essere innovativa senza sfondare nella retorica o nel perbenismo, divertente e drammatica allo stesso tempo. Però, più di ogni altra cosa, ad averci rapito il cuore nella serie tv su Amazon Prime Video è la sua protagonista frizzante, spregiudicata, colorata, eccentrica e deliziosamente sopra le righe. Abbiamo conosciuto Midge come una perfetta casalinga ebrea newyorkese di quell’epoca, la cui vita viene scossa dal tradimento e dalla conseguente separazione dal marito Joel. Da quel momento, quando la sua intera esistenza pare essere ormai distrutta e compromessa, scopre la sua vocazione per la stand-up comedy, iniziando a perseguire una carriera complessa, a causa del mancato sostegno della sua famiglia e della dominazione maschile in quel settore. E nel suo intero mondo.

Midge, però, non si ferma al primo ostacolo e si trasforma lentamente nella rivoluzione che vorrebbe vedere nel mondo, senza scendere a patti con nessuno, rimanendo sempre sé stessa e diventando un’ispirazione per donne, uomini, grandi e piccini. È un’eroina nel vero senso del termine, i cui meravigliosi abiti rappresentano il suo costume e la sua evoluzione e il cui potere è quel saper intrattenere le persone come pochi altri.

Se dovessimo descriverla con una parola, diremmo che Midge è iconica. E se lo è, il merito va sì alla superba scrittura, ma anche e soprattutto a chi ne riveste i panni in The Marvelous Mrs. Maisel: Rachel Brosnahan.

Già fare cabaret o stand-up comedy non è una cosa semplice, anzi tutt’altro; ma agire come se si fosse davvero bravi in ciò è ancor più complicato. In particolare, poi, se, come nel caso di Brosnahan, il tuo background recitativo è principalmente nei drammi e non nelle commedie. Ad esempio, lei ha fatto camei in serie tv come Orange Is the New BlackGrey’s AnatomyCSI: Miami, The Good WifeGossip Girl; ha partecipato a spettacoli come Manhattan, Olive Kitteridge e The Blacklist; soprattutto, ha interpretato il ruolo della escort Rachel Posner in House of Cards. Sarebbe dovuto durare pochi episodi e altrettante battute, ma Brosnahan piacque così tanto che la sua Rachel divenne un personaggio ricorrente e fondamentale, con l’attrice che si guadagnò una nomination agli Emmy come Miglior guest-star.

The Marvelous Mrs. Maisel

C’è anche da dire che lei stessa non si aspettava di ottenere la parte di Midge in The Marvelous Mrs. Maisel, dato che durante il provino aveva la febbre alta e, mentre provava la sua scena, si era addirittura tolta una scarpa da quanto sudava. Ma ai produttori l’impressione che dette fu diversa, come disse Amy Sherman-Palladino in una passata intervista:

“È entrata nella stanza come un uragano. Le sue mani non tremavano, non aveva paura”.

Era proprio lei, Rachel Brosnahan, colei che stavano cercando. La perfetta Midge Maisel.

Proprio come Midge, ha scoperto che forse la sua strada è la commedia, più che il dramma – o forse, ha dimostrato una grande poliedricità nei ruoli che può interpretare. Emerge fin da subito la capacità dell’attrice di leggere e inchiodare il personaggio di Midge, con tutti i suoi punti di forza e di debolezza. È iniziato con quel monologo mezza ubriaca sul palco del Gaslight finito con l’arresto per atti osceni in luogo pubblico; quello che le ha fatto conoscere la sua metà, ovvero Susie Myerson, e il suo amico, mentore e colui con il quale l’abbiamo shippata con tutto il nostro cuore, il solo e unico Lenny Bruce. E, tra parentesi, la chimica che Brosnahan ha con Alex Borstein e Luke Kirby non è una di quelle che si vede tutti i giorni; naturale, complessa e bellissima allo stesso tempo.

Da quella sua improvvisata sul palco in cui, per la prima volta, si sente davvero ascoltata, Midge lavora per costruire il suo monologo, così come sta facendo con la sua vita. Del resto, la comicità è alimentata dall’oppressione e chi meglio delle donne sa descrivere ciò? E nel finale della prima stagione, arriva il suo momento per brillare, quando Brosnahan compie il suo primo numero, ottenendo il plauso del pubblico. Di tutto il pubblico, sia di quello nella serie su Amazon Prime Video che di noi che lo stavamo guardando sullo schermo. La stessa attrice, infatti, era consapevole che quello era il momento in cui dovevamo vedere Midge che aveva trovato la sua voce; ne mostra la trasformazione da casalinga abbandonata a trionfante comica newyorkese, che piano piano impara a fare affidamento solo su sé stessa. E, che dire, c’è riuscita alla grande in The Marvelous Mrs. Maisel.

Quel monologo improvvisato su quanto la vita sia frustrante, mentre indossava solo la sua camicia da notte, è stato, infatti, solo il primo di tantissimi che hanno infarcito queste cinque splendide stagioni di The Marvelous Mrs. Maisel e che ci hanno rivelato il talento umoristico non solo di Midge, ma anche della sua interprete. È attraverso questi momenti che i messaggi e le riflessioni di Sherman- Palladino sulle donne, sui loro ostacoli e sul loro percorso riescono ad arrivare dritti al nostro cuore, come quella domanda che si pone questa comica divorziata, ambiziosa e indipendente nel monologo dell’ultima puntata della quarta stagione:

E se un giorno scoprissimo che siamo sempre state noi quelle al comando ma che nessuno ce l’aveva detto?

Tutto culmina in quei quattro minuti finali, che lei si prende al grido di “tits up”; quelli che Gordon Ford le stava negando nella serie tv su Amazon Prime Video, impedendole di cambiare il corso della sua vita, di salvare il suo mondo e, perché no, anche il nostro. Perché nell’era delle produzioni costanti e delle cancellazioni incontrollate, tra quei programmi di scarsa qualità emerge il gioiellino che ribalta ogni previsione. Come The Marvelous Mrs. Maisel. Perché così le donne, che lottano e possono farcela da sole, vengono premiate non perché sono donne – e hanno bisogno delle quote rosa – ma perché se lo meritano. Del resto, l’ambizione non ci rende meno attraenti: ci rende meno attraenti l’aspettare quella vita che vediamo dalla finestra senza avere il coraggio di prendercela.

Ed è questa la forza di un personaggio come Midge Maisel. Il suo impatto ha travalicato lo schermo, ottenendo addirittura una stella sulla Hollywood Walk of Fame, così come la sua carriera farà da apripista a moltissime donne in tantissimi ambiti. È il monito per chi vuole raggiungere il proprio sogno in un mondo che dice l’opposto. Se ciò è stato possibile (ed è raro che un personaggio di finzione ottenga la stella), è per quella simbiosi che Rachel Brosnahan è riuscita a creare con Midge, cucendosela addosso come una seconda pelle, come fosse uno degli abiti tanto amati dalla comica. Sarà per sempre legata a questo personaggio, che forse le assomiglia e che le ha donato fama e premi (tra cui 2 Globe, un Emmy, 2 Critics’ Choice e uno Screen Actors). Midge le ha permesso di mostrare un talento che è pronto a sbocciare nuovamente, nei panni di un altro personaggio iconico, battagliero, in anticipo sui tempi e più super dell’eroe che ha al suo fianco, perché disposa a mettersi in gioco pur non avendo poteri speciali. Infatti, sarà Lois Lane in Superman: Legacy di James Gunn e, possiamo scommettere che sarà meravigliosa. O meglio, fantastica, proprio come la sua signora Maisel.