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The Mandalorian 3×06 – Lunga vita alla sovrana

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su The Mandalorian 3×06 e sui precedenti episodi della serie di Disney Plus

La scorsa settimana ci eravamo salutati con l’attesa di una repentina svolta verso gli ultimi episodi di stagione e, forse, The Mandalorian 3×06 non è la puntata che ci aspettavamo. A due giri dalla conclusione, la serie di Disney Plus ci regala un altro episodio molto verticale, che solo nel finale lancia un chiaro segnale in vista dell’epilogo, mostrando quale sarà, o a questo punto quale dovrebbe essere, la via, ma mantenendo comunque diversi interrogativi aperti.

The Mandalorian 3×06 è una puntata che regala un nuovo assetto narrativo, di cui parleremo più avanti, e che sorprende con diverse guest star, da Jack Black e la rapper Lizzo nei panni della coppia regnante di Plazir-15 a un irriconoscibile Christopher Lloyd. Camei e parte, la puntata mantiene alta la tensione narrativa, ma per gran parte della sua durata si estrania dalla linea principale, non riuscendo a far capire agli spettatori dove vuole andare a parare. Alla fine rivela le sue intenzioni, dando un chiarissimo segnale in vista delle ultime due puntate di questa terza stagione della serie con Pedro Pascal.

The Mandalorian 3x06
Lizzo e Jack Black in The Mandalorian 3×06 (640×340)

The Mandalorian 3×06 – La rivolta dei droidi

L’intero episodio ruota intorno a una nuova missione di Din Djarin e Bo-Katan, ormai inseparabili compagni d’avventure. Dopo aver ricevuto dall’Armaiola il compito di riunire tutti i mandaloriani, la principessa parte alla ricerca del suo vecchio gruppo di mercenari, accampati poco fuori Plazir-15. I due protagonisti, dunque, arrivano su un pianeta avanzato e progressista, il cui sviluppo si riconduce al famoso programma amnistia che abbiamo già conosciuto, il quale però impedisce alla democrazia del pianeta di avere un esercito e di risolvere un preoccupante problema interno che si sta verificando.

Molti droidi da combattimento, che erano stati riprogrammati per la pace proprio nell’ambito del programma amnistia, stanno infatti cominciando a ribellarsi, mostrando un ritorno del loro atteggiamento violento. Din Djarin e Bo-Katan devono investigare su cosa sta succedendo ai droidi e così, tra interrogatori, indizi ed inseguimenti, i due mandaloriani scovano il responsabile dei disordini: si tratta del Commissario Helgait, il fanatico separatista ammiratore del Conte Dooku interpretato proprio da Cristopher Lloyd.

Il mistero dei droidi viene così risolto, la rivolta sedata e i due mandaloriani, insieme al piccolo Grogu, ottengono le onorificenze del pianeta, oltre al permesso di andare a parlare coi mercenari ex compagni di Bo-Katan. Qui, dopo questa lunga, sì avvincente ma anche un po’ fuorviante, indagine, l’azione entra nel vivo e assistiamo a quel cambio di passo di cui si parlava prima. Bo-Katan, infatti, chiede ai suoi ex soldati di unirsi a lei e agli altri mandaloriani, ma deve scontrarsi col nuovo leader: Axe Woves. Come immaginabile facilmente, la principessa vince il duello, ma la sua leadership viene messa in discussione, perché il sovrano di Mandalore deve impugnare la spada oscura e questa appartiene a Din Djarin. A questo punto, il personaggio di Pedro Pascal cede l’arma alla sua amica, in virtù del fatto che nelle miniere di Mandalore lei l’aveva recuperata quando era stato catturato e gli era stata sottratta e quindi in virtù di ciò, le appartiene di diritto. La puntata si conclude, dunque, con Bo-Katan che impugna la spada oscura.

Un nuovo, ennesimo, modo di raccontare

Prima di tornare a questa scena finale e di parlare di cosa potrebbe significare in vista delle due puntate conclusive della serie di Disney Plus, è bene fare delle considerazioni in generale su questa The Mandalorian 3×06, un episodio con importanti peculiarità. A più riprese, anche in questa stessa stagione, abbiamo visto la serie di Star Wars sperimentare diverse tecniche narrative e assumere toni differenti e in questa puntata abbiamo assistito all’applicazione di un formato ancora nuovo.

The Mandalorian 3×06 attinge a piene mani agli schemi del mistery crime, assumendo la forma, per una puntata, di quelle serie che, di puntata in puntata, si occupano della risoluzione di un mistero, portando avanti solo a piccoli passi la trama orizzontale. La scelta può essere contestabile a tre puntate dal finale di stagione, ma l’esperimento resta comunque interessante e certifica la maestria della serie con Pedro Pascal, che pur assumendo diverse anime mantiene sempre, estremamente riconoscibile, la propria identità.

Puntate come questa, o come la terza che abbiamo visto qualche settimana fa, dominata da un clima da spy story, pur offrendo uno sguardo completamente diverso al tono del racconto non snaturano mai la produzione Disney Plus. Questo è un pregio enorme, che rasenta anche l’esercizio di stile in verità, ma che certifica ancora una volta la grandezza di The Mandalorian.

Bo-Katan impugna la spada oscura in The Mandalorian 3×06 (640×340)

La svolta per il finale

Con sole due puntate rimaste, è ora di considerare in maniera decisa cosa aspettarsi dal finale di stagione. Questo terzo capitolo della serie di Disney Plus ha messo tantissima carne al fuoco, dando una svolta nelle prime puntate, ripescando gradualmente alcuni elementi e tornando, ora, al tema principale d’inizio corsa, che sembra poter essere quello dominante. La riconquista di Mandalore, insieme alla redenzione di Din Djarin che ha trovato immediata realizzazione, è stato il focus di tutta la stagione, ma a un certo punto sembrava poter essersi raffreddato, appannaggio di un revival della minaccia di Moff Gideon. Con The Mandalorian 3×07, però, questo tema torna centrale.

Bo-Katan ha impugnato la spada oscura e ora può essere la legittima sovrana di Mandalore. La ricerca del suo popolo in giro per la galassia verosimilmente si concluderà presto e a quel punto i mandaloriani saranno pronti a riprendersi il loro pianeta. The Mandalorian 3×06 certifica l’ascesa di Bo-Katan e, per il momento, mette da parte la minaccia imperiale, ma considerando la contingenza dei tempi sorge una domanda che incalza dalla scorsa settimana: e se tutto fosse collegato? Non dimentichiamoci dei frammenti di beskar nella nave di Moff Gideon e delle crepe ideologiche all’interno del mondo mandaloriano. La riconquista del pianeta e la minaccia imperiale, a questo punto, potrebbero trovare realizzazione comune, con un finale che sarebbe davvero scoppiettante.

La cessione della spada è parsa tanto un passaggio di consegne, Bo-Katan è ormai sempre più la protagonista della serie, a discapito di un Din Djarin ormai di supporto e un Grogu che, a parte alcuni passaggi, rimane fisso in secondo piano. La svolta di questa puntata è proprio questa, nel mettere il mirino sulla principessa e a questo punto possiamo davvero attenderci i più svariati sviluppi nelle prossime due settimane. Certamente, alcuni temi come il destino di Moff Gideon o le macchinazioni di Elia Kane non possono rimanere irrisolti, quindi questo filone in qualche modo si unirà alla questione di Mandalore e della spada oscura. Ora è il momento della nuova sovrana, destinata a dominare ancora la scena in vista dell’epilogo, con una traiettoria davvero difficile da leggere.