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La classifica dei 5 migliori personaggi di The Bear

The Bear, la nuova serie disponibile su Disney Plus che vede per protagonista Jeremy Allen White (il Lip Gallagher di Shameless), è sicuramente una delle nuove migliori serie del 2022. Sin dalla sua uscita, fino alla sua esplosiva diffusione lo show, infatti, non ha fatto altro che macinare consensi ricevendo scrosci e scrosci d’applausi da parte di critica e pubblico. The Bear è stata lodata in lungo e in largo per la sua sceneggiatura impeccabile, i suoi dialoghi realistici e il suo ottimo comparto tecnico. Da questo punto di vista il penultimo episodio della prima stagione, composto da un lunghissimo, soffocante e ansiogeno piano sequenza, costituisce da solo un piccolo capolavoro della serialità moderna.

Ma se The Bear è riuscita a funzionare così bene, ciò si deve anche e soprattutto alla cura con cui sono stati scritti i personaggi della serie, che non solo celano una grandissima profondità ma che nel corso della stagione riescono a percorrere emozionanti archi evolutivi che li rendono ancora più credibili e umani. Tutti i personaggi della serie a cui viene dedicato spazio risultano infatti davvero apprezzabili, tuttavia, abbiamo provato a creare una nostra personale classifica per decretarne il migliore.

Prima di procedere con la lettura dell’articolo, vi avvisiamo: allerta spoiler su tutta la prima stagione di The Bear.

5) Tina

The Bear
Tina (640×360)

Al quinto posto della nostra classifica ci sentiamo tranquilli nell’inserire il personaggio di Tina, interpretato da Liza Colón-Zayas, uno tra gli storici dipendenti del The Original Beef of Chicagoland e, insieme a Richie la più restia nel cambiare il proprio consolidato sistema in favore della nuova visione portata avanti da Carmy e Sydney. Nonostante a una prima occhiata la donna sembrasse dover incarnare il personaggio più materno all’interno della serie, sono bastate poche battute e il suo atteggiamento provocatorio e di sfida a inimicarci il personaggio nella prima parte di The Bear. Eppure, grazie a scene ben studiate e alla bravura della sua interprete, lo spettatore riesce a cogliere con immediata chiarezza il percorso evolutivo di Tina, che da acerrima nemica, impara a portare rispetto per le idee di Carmy e Sydney, riscoprendo in tal modo la passione per un piatto ben fatto, per un lavoro svolto con cura e attenzione, e diventerà poi la più grande alleata del duo.

Il rapporto che la donna stringe con la ragazza è il vero indice di maturazione del personaggio ed è sicuramente uno degli apici della serie. Grazie a un po’ di apertura mentale e all’ammirazione per questa nuova idea di cucina, Tina diviene così un membro affidabile e indispensabile della brigata, capace di stemperare gli animi e di cercare di metter tutti d’accordo, spingendo anche Richie ad accettare gradualmente il cambiamento.

4) Richie

The Bear
Richie (640×360)

Passiamo ora a un altro personaggio che, nel corso della prima stagione di The Bear sembra fare di tutto per farsi odiare dal pubblico, ma che in realtà nasconde una grandissima profondità. Sbruffone, arrogante e sempre pronto a criticare le scelte del cugino Carmy, Richie è il classico personaggio per cui ci vuole tempo: tempo per capirne il comportamento e le motivazioni, tempo per indagare i suoi drammi interiori. Richie è un uomo che vuole sentirsi un duro, che maschera la sua tristezza e le sue paure stampandosi in viso un sorriso beffardo, che preferisce tenersi tutto dentro invece di parlare apertamente. Con il passare della narrazione, scopriamo però che l’agire di Richie ha un senso e che, sostanzialmente, l’uomo prova un grandissimo senso di solitudine e abbandono. Divorziato, lontano da una figlia piccola che sta male ma non può aiutare veramente, abbandonato dal suo migliore amico, che si è suicidato senza dare una spiegazione e che ha lasciato il suo ristorante, l’unica certezza della sua vita, al fratello chef stellato, invece che a lui.

Così come per Tina, l’arco di evoluzione di Richie è lento ma costante: la sua decisione di consegnare a Carmy l’ultima lettera di Michael segna un grande passo avanti nella sua caratterizzazione, ossia la volontà di voler scendere a patti con il cugino e fare il meglio il locale.

3) Marcus

Marcus (640×360)

Passiamo a Marcus, quello che è sicuramente il personaggio più dolce di tutta The bear, il più calmo e pacato, che spesso finisce in secondo piano rispetto ai suoi colleghi esperti nell’urlo e nell’insulto facile, ma che ben rappresenta il concetto di impegno e passione che vuole trasmettere la serie. Marcus è sicuramente, assieme a Sydney, il personaggio che più viene influenzato e appassionato dalle idee e dal talento di Carmy: quando quest’ultimo cerca di stravolgere la cucina e il suo Sistema, Marcus è in fatti colui che prende meglio il cambiamento. Esso, infatti, non fa altro che motivarlo a impegnarsi di più, a migliorare e a cercare di puntare molto più in alto.

Dalle ricerche alle bozze per i suoi nuovi prodotti, dalle prove fino ai risultati finali, le scene che coinvolgono Marcus nella sua crescita come pasticcere sono tra le più belle di tutta la serie. La sua tristezza nel vedere che il proprio lavoro non era stato riconosciuto dalla sua fonte di ispirazione ci aveva lasciato con l’amaro in bocca, ma la sua perseveranza, nonostante tutto, ci hanno fatto apprezzare il personaggio di Marcus ancora di più.

2) Sydney

Sydney (640×360)

Al secondo posto della nostra classifica non poteva di certo mancare lei, la regina della cucina del The Original, Sydney Adamu, interpretata dalla talentuosa Ayo Edebiri già vista in Dickinson di Apple Tv Plus. Sydeny è sicuramente il personaggio che, dopo Carmy, trova maggior spazio nella serie. La sua ossessione per la cucina, il desiderio di rivalsa e di poter brillare in questo campo sono sicuramente gli aspetti che più ci hanno colpito del personaggio, assieme alla sua determinazione e al suo rigore. Eppure, nemmeno lei è perfetta e memore dei fallimenti del passato, si ritrova spesso incastrata in situazioni da cui vorrebbe solo scappare e nasconde un lato più fragile, che ha bisogno di essere rassicurato. Le situazioni stressanti a cui Sydney viene sottoposta, d’altra parte, sarebbero in grado di mettere in crisi chiunque. Da questo punto di vista, i suoi scambi di opinioni e le sue confidenze con Carmy, che considera un’ispirazione ma a cui riesce anche a rispondere a tono, costituiscono alcune tra le scene migliori di tutta la serie.

Sydney ci piace per la serietà e caparbietà con cui prende il suo lavoro, che è anche la sua più grande passione, ma anche per la sua capacità di far sentore la sua voce. Per non contare il fatto che, senza di lei, Carmy non sarebbe mai riuscito a gestire i suoi caotici dipendenti.

1) Carmy Berzatto, il miglior personaggio di The Bear

Carmy Berzatto (640×360)

Nessuna sorpresa: era chiaro sul posto più alto del podio non ci potesse essere altri che lui, Carmy Berzatto, il protagonista di The Bear interpretato da Jeremy Allen White. Carmy è sicuramente l’anima della serie, colui attorno al quale ruota tutta la narrazione. Di lui impariamo poco per volta: dalla sua infinita ossessione per il cibo e per l’arte culinaria, tra passione e alienazione, al complesso rapporto con il fratello Michael, che con il suo suicidio ha portato nella vita del ragazzo un dolore indicibile. Il lento ma progressivo percorso di Carmy Berzatto nell’elaborazione del proprio lutto e l’accettazione di questo nuovo capitolo della sua vita sono raccontati con cura e attenzione dalla serie. Dalla somatizzazione del suo trauma alla difficoltà del condividere il proprio dolore con la sorella e i suoi dipendenti, dalle mute riflessioni agli scatti d’ira, ai dialoghi con i colleghi, Jeremy Allen White riesce a rappresentare perfettamente i tormenti interiori di un personaggio a pezzi che deve rimettere insieme la sua vita.

Sfaccettato, profondo, vero: Carmen Berzatto non è solo il miglior personaggio di The Bear, ma è sicuramente anche uno dei personaggi seriali più belli e interessanti degli ultimi anni.