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Supernatural 14×08 – Questione di vita o di morte

Attenzione! Se non avete visto la 14×08 di Supernatural troverete degli spoiler!

La scorsa settimana Supernatural ci ha lasciati in condizioni abbastanza disperate. Da una parte abbiamo assistito alla discesa infernale di Nick nel lato più oscuro della sua anima. Dall’altra abbiamo visto i Winchester fare un ultimo disperato tentativo di guarire Jack, senza purtroppo riuscire nell’intento. Alla fine della puntata eravamo rimasti con una sentenza di morte certa. Morte che non ci ha messo molto ad arrivare.

Sì perché, nei primi minuti di questo episodio di Supernatural, Jack è morto. Sam, Dean e Castiel erano in camera con lui. Dean esce un attimo, Castiel lo raggiunge per spronarlo a farsi forza per Jack, e quando tornano in camera il ragazzo se n’è andato. È avvenuto senza alcun colpo di scena, silenziosamente. Così tanto che, anche se sapevamo che sarebbe successo, il colpo è arrivato inaspettato, lasciandoci interdetti per un attimo.

Tutto ciò che rimane da fare ora è accettare la morte di quello che ognuno di loro ha considerato come un figlio. Cioè, questo è quello che farebbero delle persone comuni. Non dimentichiamo che è con i Winchester che abbiamo a che fare.

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Dopo un primo momento di resa infatti a Sam viene un’idea. Così contattano Lily Sunder, specialista in un particolare tipo di stregoneria che i Winchester e Castiel avevano affrontato nella 12×10 di Supernatural. Grazie a lei scoprono di avere ancora una possibilità di riportare Jack tra loro e di guarirlo grazie a un incantesimo. Tutto ciò a una condizione: che trovino un modo di farla finire in paradiso quando sarà morta.

Così Castiel va in cielo per recuperare l’anima di Jack, mentre i Winchester restano sulla terra a preparare il necessario per l’incantesimo e rispettare la loro parte del patto. In entrambi i casi le cose non andranno lisce come si aspettavano. Castiel troverà il paradiso sotto attacco, e i Winchester scopriranno di non poter fare nulla per garantire a Lily ciò che chiede.

Questo episodio di Supernatural, anche senza raggiungere mai ritmi frenetici, non rallenta un attimo. Soprattutto, fin dall’inizio colpisce emotivamente senza sosta.

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Prima di tutto c’è la già citata morte di Jack. Come dicevamo, un po’ ce l’aspettavamo tutti. Non ne eravamo certi, pensavamo che avrebbe potuto rischiare la morte per essere poi salvato all’ultimo momento. In ogni caso non ci aspettavamo che ciò succedesse nei primi tre minuti della puntata.

Troviamo poi Jack nel suo paradiso, e già il fatto che la sua idea di felicità sia viaggiare con Sam, Dean e Castiel e imparare da Dean è il tipico momento di tenerezza che ormai da lui possiamo sempre aspettarci. Il ragazzo, che sembra essere cosciente di dove si trovi, si rende conto che qualcosa non va, così abbandona il suo angolo di cielo e cerca di capire cosa stia succedendo.

Dal momento in cui esce seguono prima un attimo di paura e poi uno di felicità.

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Il primo è quando viene attaccato da una sostanza nera da cui fortunatamente riesce a fuggire. Il secondo lo vediamo poco dopo quando finalmente riesce a incontrare sua madre, un breve attimo di serenità che viene però interrotto presto. Subito infatti arriva Castiel che gli spiega il loro piano per riportarlo in vita, con i relativi pericoli, e gli rivela anche che il Vuoto sta attaccando appositamente per prendersi Jack in quanto metà angelo.

Ci sorprendiamo davvero quando poco dopo, davanti al Vuoto che afferra Jack pronto a portarlo via con sé, Castiel offre se stesso al posto del ragazzo? No. Ci fa male, ma non ci sorprende. Il Vuoto accetta la proposta, ma solo a condizione di poterlo prendere con sé solo quando ciò gli causerà più dolore, ovvero nel momento esatto in cui si sarà dimenticato di questa promessa e proverà felicità per la prima volta.

Crudele, ma c’è di buono questo: conoscendo l’andazzo di Supernatural questo momento potrebbe non arrivare mai. Tutti felicemente tristi vita natural durante. Castiel può ritenersi al sicuro (magari!).

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Intanto sulla terra Sam e Dean evocano Anubis, incaricato di verificare se un’anima sia destinata all’inferno o al paradiso, nella speranza di costringerlo a mandare Lily Sunder in cielo quando giungerà la sua ora. La speranza risulta vana, poiché Anubis non ha alcun ruolo nella decisione, si limita a verificare la realtà dei fatti. Quando Lily decide di andarsene perché non ha ottenuto ciò che voleva – Anubis le ha rivelato che andrà all’inferno -, Dean la convince ad aiutarli lo stesso facendo leva sul suo dolore. Come può condannarli a provare il dolore della perdita di un figlio quando lei ci è passata in prima persona?

L’incantesimo viene quindi praticato, con due risultati: salvato da Castiel dal Vuoto, Jack torna in vita. Lily Sunder, che ha utilizzato le sue ultime energie per l’incantesimo, muore. Questo ultimo gesto di bontà – lei sapeva cosa sarebbe successo se avesse aiutato Jack – le garantisce tuttavia l’ingresso al paradiso. Come Anubis aveva detto poco prima, sono le azioni di una persona a decidere cosa ne sarà di questa dopo la sua morte.

Questo episodio di Supernatural dopo tante emozioni ha dunque un lieto fine. Lily Sunder ha potuto ricongiungersi in cielo con sua figlia, Jack è tornato in vita e Castiel, per aver salvato il paradiso dal Vuoto, è stato ricompensato con un’informazione importantissima: ora conosce la posizione di Michael. Su tutta questa felicità aleggia l’ombra del destino incerto di Castiel, di cui Sam e Dean sono all’oscuro. Per, ora però, una battaglia è stata vinta. E sapendo quanto questi momenti siano rari, va bene così.

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