3) The Wire
Siamo di fronte all’inspiegabile. The Wire non è un’ottima serie tv. Non è nemmeno eccezionale. The Wire è molto di più. È un capolavoro, anche se troppo spesso, ormai, si abusa di questo termine. Ma in questo caso non vi è alcun dubbio. La HBO nel 2002 mette in scena un prodotto che per realizzazione, recitazione, temi affrontati (sociali e politici) fa letteralmente scuola. Esiste un prima e un dopo The Wire. Come solo per pochi altri show si può dire.
Per 5 stagioni il rischio di cancellazione è stato dietro l’angolo. Ma HBO sapeva di avere tra le mani qualcosa di innovativo. Qualcosa che andava fatto per il semplice fatto di poter legare il proprio nome alla storia della televisione. E HBO ha tenuto duro, contro ogni previsione. Contro il poco pubblico, contro gli scarsi riconoscimenti iniziali nei premi internazionali. Ha tenuto duro perché, in rare occasioni, bisogna avere la forza di staccarsi dalle logiche di produzione è puntare alla qualità assoluta.
E alla fine ha avuto ragione. Oggi la critica americana e internazionale considera quest’opera come la migliore serie televisiva di tutti i tempi. Non è enfatico, non è un’esagerazione, è semplicemente The Wire. Scusate se è poco.
