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La classifica delle 10 migliori Serie Tv dell’ultimo periodo, secondo Metacritic

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Wellmania, Queen Charlotte: A Bridgerton Story, Dear Mama, Dead Ringers, Ed Sheeran: Oltre la musica, Primo, A Small Light, Wild Isles, Beef, Rain Dogs

I titoli del momento li conosciamo, da Queen Charlotte a Beef. Per alcuni abbiamo perso la testa e per altri abbiamo bisogno di informarci meglio. Ma proprio per questo esiste Metacritic, che in qualità di aggregatore di notizie multimediali, ci aiuta a comprendere quali sono i prodotti che più di tutti hanno successo. Anche in un determinato periodo di tempo. Andando oggi a chiedere quali siano le serie tv che stanno andando meglio, troveremo una lista molto lunga, data la quantità di prodotti che, come sempre, affollano le nostre piattaforme preferite. Metacritic, infatti, ha delle recensioni per ognuna di loro, a prescindere dal genere, dalla durata o dalla nazionalità. Ogni serie tv è schedata nella banca dati di Metacritic e quest’ultimo affibbia ad ogni prodotto un punteggio, che poi converte in percentuale. Questo punteggio deriva soprattutto da una revisione qualitativa soggettiva di una serie tv, o di un film, o di un gioco. Dopodiché, subentrano anche gli utenti, ovviamente, che confermano o smentiscono il punteggio in base alla loro opinione. Il risultato di questo processo è un numero, che segna il prodotto con un indice di gradibilità, fruibile a tutti. Insomma, Metacritic unisce la soggettività all’opinione del popolo cui si rivolge e grazie a questo meccanismo riesce a capire quali sono le serie tv che più delle altre destano successo. Vediamo insieme quelle dell’ultimo periodo, della primavera del 2023.

10. Wellmania

Wellmania

Celeste Barber, prorompente comica che ha fatto di Instagram un palco per la sua satira, arriva su Netflix con una serie esilarante e dolce allo stesso momento. Wellmania è una sorta di rivelazione soft, che fatichiamo a capire da subito ma che ci manca immediatamente appena finita. Celeste Barber, attrice e comica australiana, interpreta Liv, una donna determinata e abbastanza sicura di sé che si fa, però, buttare giù al primo colpo. Le debolezze di Liv sono molte: la madre, il fratello, il suo corpo, il cibo, il suo lavoro che di punto in bianco cambia e la rende instabile. Insomma, vive una vita in bilico tra realizzazione e fallimento e vive quest’ultimo come un mostro da cui scappare continuamente. Wellmania fa ridere con un piglio razionale e conquista per la sua leggerezza pensata. Che la rende godibile e anche strutturata. Celeste Barber, che ha nove milioni e mezzo di follower su Instagram, ha già il suo pubblico, sa già dove puntare e con Wellmania, che infatti ottiene un ottimo 76 su Metcritic, sa esattamente a chi rivolgersi. E infatti funziona, come sempre ci fa ridere e come sempre riflettiamo anche sui temi che affronta in maniera sarcastica, sdrammatizzandoli e rendendoli quotidiani.

9. Queen Charlotte: A Bridgerton Story

Queen Charlotte

Spin-off, o prequel se vogliamo, dell’acclamatissima Bridgerton. Come suggerisce il titolo, infatti, è da lì che Queen Charlotte riparte o comunque è da lì che Queen Charlotte vuole trarre il proprio pubblico. Il formato è quello di una miniserie, come se Shonda Rimes (ideatrice e scrittrice di Queen Charlotte) abbia in mente di farla rimanere quello che è, cioè di far sì che rimanga una sorta di approfondimento di Bridgerton e niente di più. Ovviamente, tutto questo non è affatto confermato e sappiamo che quando si parla di Shonda Rimes non si può mai stare tranquilli. Per il momento Queen Charlotte è la miniserie che racconta, meglio di come era stato fatto in precedenza, della vita e delle passioni della Regina consorte del Regno Unito, Carlotta di Meclemburgo-Strelitz. Queen Charlotte si focalizza su di lei ma anche su due sue coetanee e, ponendo l’attenzione sui rapporti sociali e sulla vita amorosa dei suoi personaggi, la serie appaga la nostra curiosità e assolve perfettamente al suo compito di mantenere sempre alto l’interesse nei confronti del mondo di Bridgerton. Il punteggio che troviamo su Metacritic per Queen Charlotte è di 76, che è un punteggio piuttosto alto e che conferma l’affetto di un fandom coeso e compatto.

8. Dear Mama

Dear Mama

Serie documentaristica sulla vita del celeberrimo Tupac Shakur e su quella di sua madre, Afeni Shakur. Quest’ultima, membro attivo del Partito delle Pantere Nere dalla fine degli anni Sessanta, ha significato molto nella storia del grande rapper. Il documentario, infatti, con audio e filmati inediti assemblati dal regista Allen Hughes, ripercorre gran parte della vita del grande artista andando a scoprire le varie influenze musicali ma anche culturali che lo hanno formato. Più di tutti, sua madre Afeni Shakur ha un impatto su Tupac e la sua eredità artistica dipende tantissimo da ciò che la madre gli ha insegnato sul rispetto, sull’amore e sulla passione. Il documentario, che si propone di mostrare tutto questo in modo inedito, è stato ben accolto anche a causa di una precedente cancellazione di un prodotto simile che si sarebbe dovuto realizzare. Il pubblico aspettava da tanto un documentario di questo tipo sul rapper più amato e più conosciuto in assoluto nel mondo. Lo score di 78 di Metacritic è dovuto soprattutto a questo e all’amore che ancora oggi, dopo ventisette anni dalla sua morte, il suo pubblico dimostra di avere nei confronti della sua musica e della sua eredità culturale.

7. Dead Ringers

Dead Ringers Queen Charlotte

Rifacimento del film di David Cronenberg del 1988, Inseparabili, Dead Ringers si propone di attualizzarlo e di portare alla luce una sottotrama ancora più spietata. In Dead Ringers le protagoniste sono due gemelle, mentre nel film erano due gemelli, entrambe interpretate da Rachel Weisz che mette in scena un’interpretazione spettacolare. La trama è quella di un thriller, ma anche di un dramma, ma anche di una commedia nera. Insomma, Dead Ringers è molte cose ma è soprattutto una serie ben scritta, che porta avanti un tema piuttosto delicato senza trascurarne alcun dettaglio, facendo anzi della crudezza la sua chiave narrativa. Dead Ringers non ha, infatti, paura di mostrare parti anatomiche ben precise, sangue, sale operatorie terrificanti e soprattutto volti impauriti e atterriti. Dead Ringers, nella sua rilettura al femminile del film di Cronenberg, ci racconta con asprezza e severità le difficoltà di essere una donna, le difficoltà del parto e la rigidità di molti individui intorno a questi argomenti. In più, delinea un rapporto fraterno tra due gemelle che sfiora l’ossessione e che mette in luce le due come fossero ibridi incapaci di staccarsi l’una dall’altra. Un thriller psicologico assolutamente da recuperare su Prime Video, non per niente Metacritic gli affibbia un bel 79.

6. Ed Sheeran: Oltre la musica

Ed Sheeran oltre la musica

Docuserie prodotta e distribuita da Disney+, che racconta la vita e il lavoro del cantautore Ed Sheeran. Nel documentario, diviso in quattro puntate, vediamo un Ed Sheeran che non avevamo mai visto: vulnerabile, tenace e soprattutto combattivo. Si affrontano vari temi, e le puntate sono quasi perfettamente divise in questo senso, ognuna con il suo focus. Ed Sheeran parla del suo dolore, di come ha dovuto affrontare vari traumi e di come ha dovuto trovare un modo di uscirne, di esorcizzarli. E, ovviamente, quel modo è la musica, che per lui non è solo lavoro ma è soprattutto una cura, un palliativo. La sua esperienza di vita si interseca, quindi, a quella lavorativa e attraverso suggestive anticipazioni di brani che sarebbero usciti solo qualche giorno dopo il rilascio del documentario, possiamo vedere come Ed Sheeran riesca a compensare il dolore con la creatività in modo molto dolce e forte. Il punteggio di Metacritic è un altissimo 80 e sicuramente il successo del documentario e la sua riuscita sono dovuti all’affetto dei fan di Ed Sheeran ma anche ad una sana curiosità del pubblico nel conoscere i retroscena della sua carriera e della sua vita.

5. Primo

Primo Queen Charlotte

Figlia della piattaforma Freevee, il servizio di streaming video gratuito di Amazon, Primo è una serie tv non troppo conosciuta, probabilmente anche per il tipo di distribuzione, che in Italia non è tra i più utilizzati. Eppure, Primo raggiunge uno score di 82 su Metacritic, che ovviamente ha users provenienti da ogni parte del mondo. Il motivo è davvero semplice: la serie televisiva racconta di un ragazzo sedicenne, Rafa, che ha una famiglia piuttosto bizzarra e soprattutto esilarante. È cresciuto da solo con sua madre e con cinque zii piuttosto particolari, ognuno diverso dall’altro e ognuno impattante nella sua vita. Ma Rafa è un sedicenne e in quanto tale sta per vivere quel periodo terrificante che prima o poi tutti dobbiamo affrontare: la temibile fase dell’adolescenza. E quindi vediamo Rafa imbattersi in varie situazioni con la ragazza che gli piace, con un amico fidato, con la fine della scuola e il possibile nuovo inizio al college, con la sua famiglia, ovviamente. Primo è una serie televisiva molto divertente e brillante e la sua narrazione leggera e dolce la rende una serie godibile e poco impegnativa. Un’ottima comedy non troppo scontata, da godersi senza sforzo.

4. A Small Light

A Small Light Queen Charlotte

È la vera storia di Miep Gies, eroina morale di una trama che conosciamo amaramente tutti quanti. Miep è la segretaria adi Otto Frank, padre di Anna Frank, il quale le chiede aiuto e rifugio dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. La miniserie, distribuita in Italia da Disney+, racconta una storia nota a tutti ma questa volta dal punto di vista della donna che ha involontariamente fatto la storia. La vita di Miep Gies è, infatti, stata raccontata più volte, sullo sfondo della più nota storia di Anna Frank; con A Small Light vediamo per la prima volta la vita della segretaria e l’atto eroico che ha compiuto dalla sua visuale. Proviamo con lei gli stessi sentimenti, abbiamo paura insieme a lei e riusciamo, grazie a lei, a cogliere meglio alcuni dei dettagli intorno alla resistenza olandese durante gli anni della guerra. La serie è ben scritta e ben architettata, è originale nonostante il tema conosciuto a tutti e l’indice di gradimento di 83 è assolutamente meritato. Se non altro per la performance attoriale dei due personaggi principali della storia, Bel Powley e Liev Shreiber (conosciuto ai più per il suo ruolo di protagonista nella serie tv Ray Donovan).

3. Wild Isles

Wild Isles Queen Charlotte

Documentario naturalistico della BBC, presentato dalla voce inimitabile e inconfondibile di Sir David Attenborough. La docuserie si incentra sulla natura selvaggia delle isole britanniche e irlandesi e si focalizza, un episodio alla volta, su quella che ne è la fauna caratteristica e la flora più tipica. Gli episodi sono cinque e sono divisi in ambienti, come è solita fare la BBC, per avere un quadro il più chiaro possibile su come determinati animali si comportano nel loro habitat naturale. Il documentario sta avendo molto successo e il tasso di gradimento appare davvero alto, probabilmente per la scrittura lineare e inconfondibile, tipica di un certo tipo di narrazione della BBC. Lo score di Metacritic è di 83, che è davvero alto soprattutto se pensiamo che si parla di un documentario e che spesso non è un formato pop o ad alto tasso di successo. Ma i documentari come questo non sono solo divulgazione scientifica, che pure è una parte fondamentale, ma sono soprattutto equilibrio tra istruzione e intrattenimento. Quello che più comunemente definiremmo edutainment e che non è per niente facile da realizzare.

2. Beef

Beef

Beef è una delle serie che, più delle altre, ha destato una grande curiosità da parte del pubblico e infatti ha un punteggio di 86 su Metacritic. Per tanti motivi. Uno fra questi è la sua narrazione originale, che verte su un focus unico e che si espande a raggiera. È quasi difficile da raccontare. La serie originale Netflix vede come protagonisti Danny e Amy, due persone qualunque, con problemi di vita quotidiana e alcuni complessi personali. I due, che non si conoscono, sono coinvolti in un incidente stradale che rappresenta una sorta di punta dell’iceberg che deve inevitabilmente andare a sgretolarsi. Beef, infatti, non è solo una serie tragicomica ma è piuttosto un chiaro esempio di come una società con degli standard sempre più alti, tenda a creare persone sempre più arrabbiate e frustrate. I due protagonisti si cercano per il solo scopo di odiarsi, con il solo obiettivo di riversarsi addosso ogni ira, ogni frustrazione che li determina. Da fuori, vediamo chiaramente che sono molto più simili di quello che vorrebbero ammettere e capiamo perfettamente quanto tutte le loro insoddisfazioni siano dettate, in realtà, da una pressione sociale costante.

1. Rain Dogs

Rain Dogs

Tratta dal romanzo autobiografico di Cash Carraway, Skint Estate, Rain Dogs ha un approccio alla vita davvero disastroso. Nel vero senso della parola. Siamo in una Londra completamente disillusa e la protagonista, Costello, ha poche armi a disposizione per sopravvivere e per far sopravvivere anche sua figlia, Iris. La ragazzina, costretta a diventare adulta prima del tempo, impara a convivere con una desolazione totale dettata soprattutto dalle ristrettezze economiche della madre e dalla continua insoddisfazione sociale di quest’ultima. Nel loro mondo entra anche Selby, rampollo benestante che ha, però, anche lui una tendenza all’autodistruzione che lo porta ad assumere comportamenti poco leciti e soprattutto poco costruttivi per la sua persona e per chi gli sta attorno. In questo panorama desolato si srotola la narrazione di Rain Dogs che, a prima vista, ci ricorda Shameless e che forse proprio per questo è una serie piuttosto di successo al momento, con uno score di 88 su Metacritic. C’è un piccolo dettaglio però che fa la differenza: laddove Shameless rappresenta la distruzione ma ha anche una sorta di appiglio nella sicurezza del legame famigliare, in Rain Dogs non c’è nemmeno questo, la disfatta è continuamente dietro l’angolo e non sembra esserci alcun margine di miglioramento.