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10 personaggi delle Serie Tv che sono patologicamente ossessionati da se stessi

Siete mai usciti con una persona totalmente ossessionata da se stessa? Una di quelle che durante il vostro primo appuntamento, dopo aver parlato di sé a lungo, vi dice: ma adesso smettiamola di parlare di me, dimmi di te. Cosa ti piace di me? Bene: se avete avuto un’esperienza simile, non sarà difficile comprendere ciò di cui stiamo per parlare. Lucifer, Micheal Scott, Barney Stinson, Carrie Bradshaw: personaggi apparentemente assolutamente distaccati tra loro facenti parte di universi totalmente diversi. Eppure, siamo certi che se si ritrovassero – chissà – a una cena non riuscirebbero a non uccidersi. Farebbero l’impossibile per imporsi nei discorsi, per stare al centro dell’attenzione. Non è una questione di narcisismo – chiariamolo – ma di una vera e propria ossessione verso se stessi. In questo senso gli esempi nel mondo seriale non sono pochi e ci portano ben lontani da essenze come Lucifer. Alcuni, infatti,- al suo contrario – cercano di nascondere questa ossessione. Ma ormai la festa è finita, la copertura è saltata.

Vediamo insieme i 10 personaggi delle Serie Tv che più nutrono questo tipo di ossessione e fateci sapere chi aggiungereste alla lista!

1) Lucifer

Lucifer

Alcuni – come dicevamo – cercano di nascondere il proprio lato ossessionato da se stessi, mentre altri lo vivono alla luce del sole senza mai ometterlo. Ecco, in questo senso Lucifer è l’esempio concreto. In lui si mischiano altri ingredienti come una forma di narcisismo evidente, ma sorvolando questo dettaglio non possiamo escludere un personaggio del genere da una lista così. Nonostante nelle ultime stagioni si stia facendo finalmente strada il suo rapporto con la detective, è impossibile non pensare a quanta fatica abbiamo fatto per far sì che questo si concretizzasse. Aveva il terrore perenne di farsi male perché era, semplicemente, ossessionato da se stesso, dalla sua vulnerabilità, dalla sua paura di soffrire ed esporsi. Lucifer in questo senso non si è mai risparmiato e la cosa – come ben saprete – non gli è per nulla dispiaciuta. Lui vuole essere così, vuole essere ossessionato da sé semplicemente perché così la sua sfera emotiva rimane intatta, più solida, invulnerabile. Peccato per lui però le cose non andranno sempre così. Alla fine la vulnerabilità ci conquista tutti, caro Lucifer.

2) Micheal Scott

Preferirei essere temuto o amato? Facile. Entrambi. Voglio che la gente abbia paura di quanto mi ami.

Oggi ho salvato una vita, la mia. Sono forse un eroe per questo? Non starebbe a me dirlo, ma credo di si.

Queste due frasi, diventate virali, sono frutto di quel matto che è Micheal Scott. Un personaggio, questo, che forse potrebbe essere spiegato davvero con queste due citazioni. In entrambe il centro di tutto è lui, e in entrambe lui è l’eroe o colui che riceve amore. Chiede sempre di essere amato, di essere al centro dell’attenzione, ma una volta che l’amore gli arriva sembra non volerlo più come un bambino che sbatte i piedi per avere un giocattolo ma che poi non ci gioca una volta ottenuto. L’importante, scopriremo, è che lui non venga messo da parte, che non si annulli mai la necessità di lui. Non gli importa essere politicamente corretto, e non gli importa neanche cosa significhi per gli altri sopportare tutto ciò che è, e intendiamoci: non è nulla di semplice. Stargli accanto vuol dire sprecare molte energie, nessuno si farebbe nell’effettivo una vacanza relax pensando a lui come compagno di viaggio, a meno che le proprie intenzioni non siano sventolare il ventaglio, alzarsi per prendere le cose da bere ogni volta che ne chiede una. Stare con Micheal implica stare un passo indietro, lasciargli il palco e tutti i riflettori senza disturbarlo, a meno che non sia stato chiamato dal sottoscritto, ovviamente.

3) Emily, quella Emily che ancora disturba i sogni di Ross Geller da cui anche Lucifer scapperebbe

Lucifer

Credo basti solo questa immagine per far comprendere quanto Emily sia uno dei personaggi più terrorizzanti delle Serie Tv, roba che perfino Lucifer – nonostante sia il diavolo – scapperebbe impaurito per tornarsene a casa negli inferi, consapevole di essere più al sicuro lì. Emily – se questa fosse una classifica – si guadagnerebbe senza troppi intralci uno dei primi posti, e su questo non c’è molto da discutere. Stiamo parlando di una ragazza che – dopo aver subito un’umiliazione bella e buona – sceglie di sposarsi comunque ma non per amore, solo per non fare alcun tipo di brutta figura di fronte agli invitati al matrimonio, solo per avere il suo grande giorno. Non appena fatto questo sparirà totalmente lasciando Rachel da solo senza alcuna spiegazione. Avrebbe avuto ragione se avesse deciso di lasciarlo all’altare, ma lei è troppo ossessiona da sé e dall’idea che la gente debba avere di lei, ed è per questo motivo che agisce secondo questa logica. Terrorizzante, snervante, uno dei personaggi più assurdi mai visti. Altro che Lucifer, dai.

4) Gina Linetti

Brooklyn Nine-Nine - Gina Linetti

Se ti senti insicuro, se non pensi di essere chissà cosa, allora hai bisogno di Gina Linetti. Non per nulla qualche mese abbiamo immaginato una sua possibile relazione con Nick Miller, uno dei personaggi delle Serie Tv che più si distacca caratterialmente da lei. Certo: è chiaro che lei tenda molto spesso ad auto sopravvalutarsi, ma in qualche modo questa tecnica funziona perché la porta a essere sempre oltre quello che potrebbe fare facendola spingere verso orizzonti inesplorati. Sa di essere essenziale all’interno del dipartimento, sa di avere una mente brillante e proprio per via di tutte queste consapevolezze tende a sentirsi l’unica. Non importa quanto tu possa essere bravo, lei si sentirà sempre più di te, più utile di te. La sua velocità mentale, il suo processo per risalire alla soluzione di un caso, sono tutti dei pregi che non possiamo negarle, ma è chiaro che sappiamo bene che nella realtà dei fatti la Linetti non è la prescelta di Dio – ciao, Lucifer, parliamo di tuo padre – ma un’umana come tutti noi. Lei tende a dimenticarselo, e noi – alla fine – stiamo zitti e glielo lasciamo fare. Finché risolve così i casi, chi se ne frega di chi si senta. No?

5) Stanis La Rochelle 

Lucifer

Qui siamo in famiglia, dai. Qui non abbiamo bisogno di essere prudenti, perché tanto Stanis La Rochelle lo sa benissimo di essere ossessionato da sé, e gli va benissimo. Insomma, stiamo parlando di lui, è già contento così. Dovremmo stare attenti forse a non contraddirlo troppo dato che ascoltare il prossimo non è una delle sue cose preferite, però – insomma – in qualche modo faremo. Come dicevamo la sua ossessione – come abbiamo visto con Gina Linetti e anche in Lucifer – gli rende impossibile l’idea che qualcuno possa fare meglio di lui. Lavora in Italia ma la rinnega totalmente perché secondo lui la recitazione troppo italiana è uno dei motivi per cui le fiction nutrano scarsa qualità, motivo per il quale pensa di essere assolutamente il migliore in circolazione. Chiaro: è italiano, ma cerca di tagliare i ponti con questa brutta notizia per lui con ogni mezzo possibile, come cambiarsi il nome. Infatti lui si chiama Enzo Facchetti, che la cosa gli piaccia o meno.

6) Barney Stinson

Lucifer

Non è dato sapere come sia possibile, ma Barney Stinson non è in grado di venire male in nessuna foto neanche se gli viene fatta nei momenti più imbarazzanti o peggiori, e lui lo sa bene. Barney sa tutto, è sempre all’occorrente di ogni cosa e la sua ossessione di sé si traduce in uscite, appuntamenti e avventure che vedono come unico protagonista lui stesso. L’importante è che la cosa gli serva, che ne abbia bisogno o che abbia un obiettivo. Una volta deciso questo, allora tutto può procedere. Non azzardatevi neanche lontanamente a mettere in dubbio il fatto che lui non sia indispensabile, perché non lo accetterà. La sua ossessione lo porta a sempre a provare gelosia per quella che è l’amicizia tra Marshall e Ted, facendolo mettere quasi in discussione. Qua dobbiamo però fermarci un attimo ed essere decisamente più razionali, compassionevoli, perché è in dubbio che questa sua ossessione abbia delle motivazioni profonde ed estremamente tristi: il suo passato, il padre che non ha mai avuto. L’insicurezza di fondo lo costringe a essere ciò che è diventato, e anche se troppo spesso le sue azioni sono improntate su di sé, gliele si perdona.

7) Carrie Bradshaw

Siamo soliti sparare a zero su Mr.Big, ma anche Carrie ha bisogno di una bella strigliata di orecchie. La ragazza sviluppa un’ossessione verso se stessa che la porta – durante il suo travagliato rapporto con Mr.Big – a fare tutto quello che fa solo con l’obiettivo di averlo sempre con lui, in qualsiasi modo. Lui è chiaro fin da quasi subito: non vuole un legame imponente adesso, ma lei capisce solo quel che vuole capire perché troppo concentrata su di sé e sulle sue ispirazioni da crocerossina. Vuole salvare a tutti i costi l’uomo che ha di fronte dal disperato decadimento di solitudine in cui potrebbe affossare senza di lei, ma purtroppo nessuno glielo ha chiesto. Non un’anima viva le ha dato il permesso di provare a cambiare le persone per farle essere quel che lei ha deciso, ma questa è una di quelle tipiche consapevolezze a cui Carrie cerca di fuggire perennemente nell’attesa che Mr.Big si rifaccia vivo e le chieda di sposarsi per esaudire i suoi più romantici desideri.

8) Sheldon Cooper, altro che Lucifer. Il vero diavolo è lui

Altro che Lucifer, è Sheldon Cooper il vero diavolo qui. Prova anche solo per un attimo a immaginare di essere un fisico o un chimico, sarai rovinato. Non potrai mai competere con le sue doti, e sai perché? Per il protagonista di The Big Bang Theory l maggior parte delle cose che ci sono nel mondo, e accanto a lui, sono mediocri. Non ha fiducia nel potenziale, ma non lo esclude. Semplicemente aspetta che che si palesi guardando nervosamente l’orologio, consapevole che forse è troppo tardi per far si che un altro miracolo, dopo di lui, avvenga. Non si tratta di narcisismo, non lo è, ma di unico interesse il proprio bagaglio. Se sta male si aspetta che tutti abbandonino i propri impegni per dedicarsi alle sue cure, e se questo non accade non molla l’osso continuando a chiamarli per farli arrivare. Anche senza la febbre, comunque, la prassi continua a rimanere questa: aspettarsi che chiunque si precipiti da lui per esaudire una sua richiesta. Ricordiamoci che, nonostante la patente, decide di lasciarsi scarrozzare da chiunque con la pretesa di essere lasciato a lavoro o ovunque debba andare, tutto seguendo solo la sua tabella di marcia. Che faticaccia, Sheldon.

9) Chanel Oberlin, il probabile motivo per cui Lucifer è sceso sulla terra

Leggenda narra che Lucifer sia sceso sulla terra per sconfiggere uno dei più terribili nemici mai visti: Chanel Oberlin. No? Non ne sapevate niente? Strano.

Chanel è uno dei personaggi che più porta la firma di Ryan Murphy, probabilmente è situata proprio sulla sua fronte. Non è solo ossessionata da sé, è narcisista, altezzosa, crudele, malvagia, egoista. Ha anche dei difetti, chiariamolo, ma quello che per oggi ci interesserà sarà la sua ossessione verso niente più che il suo corpo, e la sua sicurezza. Non le interessa nulla di nessuno: le sue amiche sono solo delle schiave che utilizza cercando di raggiungere i suoi scopi con la certezza di aver qualcuno da sacrificare, e tutto il resto delle cose con cui fa i conti non è nient’altro che un fastidio di cui vuole sbarazzarsi perché di fatto, lei, non ha paura. Non sa come averla. Perennemente abituata a vincere facile, non ha mai dovuto guadagnarsi nulla raccogliendolo semplicemente da terra una volta caduto dal cielo. La sua ossessione verso se stessa la porta anche a essere incostante nei rapporti perché questi non farebbero altro che distrarla dal suo grande amore: lei, solo lei.

10) Rachel Berry

Rachel Berry Glee

Ecco, questa in foto è la posizione perfetta per Rachel Berry. Riflettori puntati, da sola su un palco, pronta a sfoderare il suo talento. Questo è, e questo vuole. Fin da subito si autoproclama la più brava del Glee club, il talento indispensabile. La sua relazione sarà nell’effettivo uno dei pochi campi in cui Rachel comincerà a comprendere davvero cosa voglia dire l’altruismo o essere al pari con un’altra persona perché prima di quel momento la normalità era mettersi al capo di tutto, sopra ogni cosa. Tutto è frutto di un passato contornato da complimenti e medaglie: i genitori non hanno mai perso tempo nel far sentire Rachel la regina indiscussa del mondo, e questo – inevitabilmente – ha influito nella sua convinzione di poter salvare il mondo con la sua voce brillante e il suo carattere pronto a tutto.

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