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9 Personaggi delle Serie Tv che amiamo più dei protagonisti

Ogni Serie Tv che si rispetti (o almeno la maggior parte) non si limita a scrivere un buon protagonista, ma al contrario dedica lo stessa dedizione anche a tutto il resto dei personaggi che gli gravitano intorno. Per questo motivo, se ci pensate, spesso le serie corali sono quelle che siamo riusciti ad apprezzare di più perché al resto dei personaggi viene riservato lo stesso trattamento del protagonista, che nel frattempo viene considerato tale grazie a dei piccoli dettagli narrativi (è con lui che inizia la storia, è lui il narratore e così via) e non perché è l’unico ad avere una buona scrittura capace di farci approcciare totalmente a lui e a conoscerlo. Ma questo non avviene solo nelle grandi serie corali, accade anche in Serie Tv di genere totalmente diverso, come stiamo vedendo in Better Call Saul. Questo capolavoro degli spin-off (e del mondo delle Serie Tv in generale) ha scritto dei personaggi perfetti, umani, pieni di contraddizioni e insoddisfazioni. Sono scritti talmente bene che siamo perfino riusciti ad amare uno di loro più del protagonista, e chiariamoci: noi amiamo alla follia Saul. Il punto, in questi casi, è che questo tipo di personaggi è riuscito a dare un contributo alla serie capace di metterlo sullo stesso piano del protagonista, ma con un passo in più. Hanno spesso la stessa importanza, ma il personaggio secondario ha un tratto che il detentore del ruolo principale non conosce e non possiede, ed è proprio quel tratto a restituire qualcosa di necessario alla serie, facendoci innamorare ancora di più.

La lista che stiamo per presentarvi è, per questo motivo, composta da una serie di personaggi che alla fine abbiamo amato più del protagonista, anche se era un magistrale Saul Goodman.

1) Kim Wexler

Giselle

Partiamo con una premessa fondamentale: noi siamo preoccupati per Kim Wexler da oramai sei stagioni. Appena abbiamo compreso l’importanza del suo personaggio è giunta per noi la fine: abbiamo capito cosa significhi essere genitori. Quando i nostri genitori ci ridiranno che capiremo le loro preoccupazioni quando saremo genitori, noi potremo rispondere che le abbiamo già capite con Kim, un personaggio che non può bersi un bicchier d’acqua perché abbiamo paura che si strozzi. La nostra preoccupazione nei suoi confronti ha a che fare con il nostro amore sconfinato nei suoi riguardi. Siamo davvero preoccupati, non riusciamo a viverla con leggerezza. Non stiamo parlando del destino di un personaggio qualunque.

Kim è infatti un grande personaggio che ha avuto dalla sua parte anche l’effetto sorpresa. Per la prima stagione sembrava solo una spalla per Saul e per l’intera serie, e invece si è rivelata fondamentale. In un certo senso, potremmo dire che anche il suo approccio nei confronti di tutto ciò che è successo durante queste sei stagioni è molto diverso da come ce lo saremmo aspettati inizialmente: perché se Jimmy vede in questo mondo la sua unica possibilità inevitabile mentre Kim lo sceglie, cosa che risveglierà in lei la sua parte imprevedibile. Con la quinta stagione riusciamo ad addentrarci ancora di più nel suo personaggio vedendo nel suo percorso qualcosa di diverso da quello degli altri: lei sta ancora cercando di comprendere cosa voglia, con la consapevolezza – però – di volere di più. Questo è ciò che è certo, e questo è ciò che smuove le carte in tavola rendendola sempre più imprevedibile. La sua complessità, la sua evoluzione, il suo rapporto con Saul e con se stessa: ognuna di queste cose ha contribuito a creare un grande personaggio, uno di quelli che di certo rimarrà nella storia delle Serie Tv. Kim Wexler è talmente grande che trascende l’essere personaggio finzionale, e arriva a farcela definire una donna straordinaria.

2) Stiles Stilinski – Teen Wolf

Better Call Saul

Qualsiasi fan di Teen Wolf conosce bene l’assioma fondamentale della serie: Stiles è il miglior personaggio. Non importa a quale tipo di caratteristica positiva si stia pensando adesso, Stiles sicuramente la possiede. Lui è l’unico personaggio senza alcun potere soprannaturale, ma è anche quello più funzionale. Se gli altri sono il braccio, lui è la mente. Se gli altri non possono esimersi dai loro doveri, lui potrebbe ma non lo fa. E, cosa ancor più importante, Stiles rappresenta il perfetto equilibrio delle sue caratteristiche: non è mai troppo. E’ leggero ma non superficiale, buono ma non fessacchiotto, fa lo scemo ma non è stupido. E in mezzo a tutto questo, come non ricordare il suo rapporto con Lydia. Certo: il finale di stagione non gli ha teso la mano, ma tutto quello che c’è stato fino a quel momento non può che essere considerato perfetto. La loro è una coppia su cui tutti abbiamo fantasticato e sperato, ma la verità alla base di questo rapporto è sicuramente stato il bene. Qualsiasi cosa sia davvero successa, Stiles ha sempre amato Lydia nel silenzio e nel rispetto. Ha sempre scelto bene a chi donare i propri sentimenti, al contrario di Scott che invece -dalla terza stagione – ci ha confuso.

Insomma, se esiste un personaggio che ha nettamente superato il protagonista, quello è Stiles.

3) Barney Stinson – How I Met Your Mother

Better Call Saul

Non basterà un finale non all’altezza di un personaggio per farlo scadere ai nostri occhi, anzi. Siamo tutti dispiaciuti per l’epilogo frettoloso di Barney proprio perché siamo consapevoli della potenza del suo personaggio. Senza girarci troppo intorno, sappiamo che è lui il personaggio che più evolve e cresce durante le nove stagioni di How I Met Your Mother. Da apparentemente insensibile e privo di qualsiasi tipo di sentimento umano, Barney si dimostra forse colui che sente di più. Vittima di un passato complicato, è ormai convinto che l’unico modo per riuscire a rimanere integro sia schivare i propri sentimenti, riuscendo così a non cadere nella trappola dei loro effetti collaterali. Ma Barney è già vittima di questi a causa dell’assenza del proprio padre, cosa che lo porta a cercare nei suoi amici le certezze assolute. Sotto sotto, è infatti geloso del rapporto tra Ted e Marshall, anche se bonariamente. I fan di How I Met Your Mother vedono nel suo personaggio la vera evoluzione della serie, e vedono (a prescindere dal tifo) in lui e Robin il rapporto più autentico creato all’interno della storia. Abbiamo amato il suo personaggio proprio per questi dettagli capaci di restituirci un’essenza vulnerabile, imprevedibile e piena di vita, quella vera.

4) Lexi – Euphoria

Better Call Saul

Abbiamo amato le urla di Ruth, ma forse di più i silenzi di Lexi. Con la seconda stagione più che con la prima, siamo riusciti a entrare all’interno del mondo di questo personaggio, un mondo fatto di silenzi e parole non dette. Siamo riusciti a cogliere le sfumature che rispondono al perché lei sia fatta così e perché – mentre tutti vogliono vivere sotto al riflettore – lei sia riuscita soltanto adesso a ritrovarglisi in mezzo. Non è che non avesse qualcosa da dire, anzi. Lexi è il personaggio che paradossalmente ha più cose da comunicare degli altri. Li vede mentre fanno lottano a voce alta contro i loro demoni. Li vede mentre si nascondono per compiere gesti che alla luce del sole non farebbero mai. Li vede come non li vede mai nessuno. Questa condizione, questo modo di vivere così di soppiatto, ha contribuito a rendere il suo personaggio onnisciente, come il narratore della storia che sa tutto di tutti. Anche il suo modo di voler bene è totalmente differente rispetto a quello del resto dei personaggi: al loro contrario, infatti, lei non impone i suoi sentimenti, ma semplicemente lascia che le cose accadano. Non forza e non stringe. Per questo motivo, per la sua diversità, ogni fan di Euphoria ha imparato a volerle bene, anche più di quanto ne voglia a Ruth.

5) Steve Harrington – Stranger Things

Come in Better Call Saul, anche in Stranger Things abbiamo avuto una vera e propria sorpresa. Il personaggio di Steven, infatti, si era presentato in modo completamente differente rispetto a ciò che poi è diventato. Inizialmente sembrava funzionale solo a un triangolo amoroso, ma sono bastate poche puntate per scoprire che dietro alla sua aria da playboy apparentemente strafottente ci fosse ben altro. Ed è così che Steve evolve prima di qualsiasi altro diventando non solo un grande personaggio singolo, ma dando anche vita a un duo iconico che lo vede in coppia con Dustin. Quest’ultimo si appoggia a lui per riuscire a capire qualcosa dei sentimenti e della crescita e, sorprendentemente, Steve si dimostra la persona giusta per questo compito. Chiariamoci: tutti vogliamo bene ai protagonisti di Stranger Things, ma Steve ha qualcosa che ci rapisce totalmente. Perfino il suo look – perfettamente in stile anni 80 – riesce a donare quel qualcosa di iconico a questo personaggio. Per non parlare poi della sua vena spontanea, umoristica, anche un po’ ingenua. Di certo lui è uno dei personaggi migliori della serie, e siamo davvero curiosi di scoprire cosa farà durante la tanto attesa quarta stagione.

6) Karen Walker

Karen Walker è il tipico personaggio che ti rimane addosso, e su questo hai ben poco da fare. Cinica, spietata, ancora cinica, sarcastica, priva di qualsiasi senso morale e si potrebbe continuare all’infinito. Non è quindi difficile ammettere che, in un certo senso, Karen sia stata in grado di rubare la scena ai protagonisti principali di Will&Grace, e questo non è successo con il tempo. Fin dal primo episodio, infatti, Karen si presenta a noi con la frase «Una parte di me è arrabbiata, l’altra è felice, il resto è solo ubriaca» cosa che le ha permesso immediatamente di farsi conoscere e mostrare le sue peculiarità più importanti. Può una frase formata da quattordici parole descriverci? Sì, se sei Karen Walker. Va inoltre ricordato che la serie andò in onda durante la fine degli anni 90. Per questo motivo possiamo affermare che il suo personaggio è riuscito ad anticipare i tempi in molte cose, e che ad oggi non risulta essere invecchiato di una virgola. Certo, Will&Grace è una sit-com che ha fatto la storia proprio per aver anticipato i tempi in molte cose, ma se a questo aspetto aggiungiamo anche la stravaganza e l’iconicità di Karen, scopriamo quanto sia proprio lei il personaggio a cui ci siamo affezionati di più. La sua libertà, la sua voglia di fregarsene e condurre una vita solo secondo i suoi criteri, l’ha portata a essere più vicina a noi, e di questo dobbiamo ringraziare infinitamente la serie.

Karen Walker non è un personaggio, Karen Walker è uno stato d’animo.

7) Santana Lopez – Glee

Santana Lopez è uno dei personaggi più importanti, contraddittori e forti di Glee. Urlare per proteggersi, utilizzare l’umorismo per sminuire qualcosa che in realtà l’ha ferita, prendere in giro le persone a cui tiene: ognuna di queste azioni ha a che fare con il lato più intimo e vulnerabile del suo personaggio. Inizialmente non la comprendevamo e pensavamo di non poterlo mai fare, ma poi è bastato guardare oltre per comprendere chi davvero fosse Santana. Non possiamo beatificarla, e non possiamo neanche parlare di lei come qualcuno inconsapevole del male che stesse facendo, ma possiamo certamente parlare di evoluzione, cammino e scoperta di se stessi. Il suo è infatti un personaggio che si riscopre e che va oltre, anche se questo l’ha spaventata in passato. La crescita, la sua esperienza di vita e dentro al Glee Club, l’hanno aiutata durante il suo processo di accettazione. Per questo motivo, per questo cammino così conflittuale ma pieno di crescita, alla fine impariamo a volerle bene, così tanto bene da metterla più di un gradino sopra la protagonista. Rachel è iconica, ma non ha nulla del fascino interiore di un personaggio come Santana.

8) Jen Lindley – Dawson’s Creek

Su un personaggio come Jen, se si volesse, si potrebbero fare dieci spin-off. Fin dal primo episodio la ragazza si presenta a noi come uno spirito libero che necessita, per un attimo della sua vita, di fermarsi e assemblare di nuovo i pezzi. Ha bisogno di ritrovarsi, di comprendere cosa stia accadendo attorno a lei. Al contrario degli altri personaggi, Jen si è già persa, è già cresciuta. Mentre gli altri vivono sognando a occhi aperti e focalizzando tutte le loro attenzioni sui sentimenti, lei è già oltre. Ha altro a cui pensare, e riguarda se stessa. Se durante l’adolescenza, infatti, ti cerchi ma inconsapevolmente, Jen lo fa con grande consapevolezza. E’ cosciente di aver bisogno di se e di un percorso che possa non farle più perdere la rotta. Il resto della sua storia è purtroppo lo spaccato più drammatico dell’intera serie, ma non abbiamo mai avuto bisogno della sua morte per comprendere la sua potenza. L’abbiamo amata fin da subito, e abbiamo visto in lei una luce che non sempre è semplice scovare all’interno di un personaggio. Le abbiamo voluto bene, e lo abbiamo fatto da subito. Abbiamo amato le sue contraddizioni, la sua ambiguità, il suo desiderio di fuga e di vita. Abbiamo amato Jen nonostante tutto, più di quanto abbia fatto lei con se stessa.

9) Cristina Yang – Grey’s Anatomy

Cristina Yang è l’anti Meredith per eccellenza, ma diventa comunque la sua persona. Questo la dice inevitabilmente lunga su questo personaggio da sempre caratterizzato per la sua razionalità, praticità e distacco. A causa della morte di suo padre, infatti, Cristina non riesce a trattare con delicatezza chi soffre intorno a lei, neanche se sono pazienti in fin di vita. Pensa che la migliore arma sia lo scudo che si è creata, e per questo motivo i suoi rapporti spesso sono complicati. Una delle pochissime persone a cui riesce a dar tutto è Meredith, nonostante le loro importanti differenze caratteriali. Anche per questo motivo siamo riusciti ad affezionarci ancora di più al suo personaggio: abbiamo visto in lei la spalla a cui aggrapparci, e nella sua forza e determinazione uno stimolo in più. Meredith vede in lei le stesse cose, e ciò non fa altro che conferire al loro rapporto un’enorme quantità di equilibrio. E sarà proprio quest’ultimo ad aiutare Cristina nel suo processo di evoluzione, processo che le ha permesso di ammorbidirsi, fino a farle comprendere che a volte la vulnerabilità non è una colpa o una debolezza.

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