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10 motivi per amare Carla Espinosa

Carla Espinosa. Dite la verità, a chi pensate se dovessi chiedervi tra i protagonisti di Scrubs qual è il personaggio un po’ più sottovalutato? Perché bisogna essere onesti: quando si parla di fare una classifica dei personaggi indimenticabili di Scrubs o di scegliere i 5 momenti salienti da rivedere più volte, difficilmente vi troviamo Carla Espinosa. Questo non accade per colpa della scrittura del personaggio, perfetta in ogni sfaccettatura, né tantomeno per colpa di Judy Reyes, che pure è una talentuosissima attrice, ma perché Carla pur essendo in realtà la vera anima del gruppo tende a essere meno considerata rispetto agli altri. Forse questo è dovuto al fatto che Carla ha delle caratteristiche caratteriali che la rendono un personaggio più difficile con cui empatizzare. In ogni caso siamo fermamente convinti che Scrubs non sarebbe stato la stessa cosa senza di lei e ve lo dimostreremo con dieci motivi per amare Carla Espinosa.

1) Senso dell’amicizia

A un occhio poco allenato potrebbe sembrare una particolare prima scelta, ma non è così: pur essendo una persona con notevoli trust issues, Carla è stata in grado di stringere relazioni di amicizia importanti, durature e profonde. Queste non solo sono rilevanti per lei, ma la formano e la rendono una persona migliore. In questo senso, i rapporti più interessanti sono sicuramente quelli con Elliot e J.D. Con quest’ultimo il legame è quasi materno ma, attraverso di esso, Carla rinforzerà l’orgoglio per il proprio lavoro e la propria identità. Tuttavia è soprattutto la relazione con Elliot che sarà trasformativa e importante: la bionda del Connecticut è tutto ciò che Carla ha sempre detestato ma di cui è stata anche, inconsciamente, gelosa.

Questo rapporto ambivalente è stato un duro colpo iniziale per Carla, soprattutto perché si è resa conto di aver fatto Elliot oggetto di ciò che in realtà ha sempre fatto soffrire lei: il pregiudizio e lo stereotipo. Attraverso la loro amicizia, Carla imparerà a tenere a bada l’orgoglio, a non giudicare prima di conoscere, a essere meno rigida. Oltre a Elliot e J.D., Carla si dimostra una buona amica con tutti, soprattutto Cox e il Dr. Kelso. Il comun denominatore è sempre uno: la sincerità di un rapporto senza filtri, senza scusanti, senza giochetti.

2) Idea dell’amore

Carla Espinosa e Christopher Turk. Non solo oggettivamente la coppia migliore di Scrubs, l’unica che ha perdurato per tutta la serie fatto salvo qualche inciampo, ma anche una delle coppie migliori in assoluto.

E questo non perché siano perfetti, ma perché hanno sempre lottato per la propria relazione, anche quando tutto sembrava finito.

Fin dall’inizio, Carla ha dimostrato un’idea dell’amore molto elevata e molto profonda. Il suo carattere puntiglioso, rigido e poco fiducioso sembrava puntare a una relazione breve e piena di problemi, ma la verità è che hanno stupito noi e se stessi. Carla ha dimostrato di essere in grado di scendere a compromessi, smussare gli angoli di una personalità decisa, di riuscire a cedere, perdonare e comprendere. In questo senso, lampanti i momenti in cui Turk riesce ad abbattere completamente le sue barriere confidandole del diabete e lei dimostra di aver già pronto tutto per stare accanto al suo uomo. O quando, al contrario, Carla si dimostra per la prima volta completamente fragile quando perde sua madre e Turk le sta vicino nonostante la crisi matrimoniale. Come dice Cox: “Le coppie veramente giuste sguazzano in mezzo alla stessa m***a di tutti gli altri. La grossa differenza è che non si lasciano sommergere”.

3) Affidabilità… senza ricompense

Carla crede nell’aiutare gli altri, punto. Soprattutto, lo fa senza aspettarsi in cambio alcun riconoscimento. Fa parte della sua identità come persona e come infermiera. A questo proposito, uno degli esempi più belli crediamo sia nel secondo episodio della seconda stagione (Il mio usignolo), dove J.D., Turk ed Elliot sono i padroni incontrastati durante un turno di notte. Dopo essersi lamentati di essere i più sottovalutati dell’ospedale, si ritrovano da soli durante un’emergenza e sarà proprio Carla a dargli la carica, la forza e il sostegno giusto per dare il loro meglio. Scopriamo a fine episodio che lei non avrebbe dovuto neanche essere lì: non solo aveva cambiato turno con una collega per essere apposta lì con loro a sostenerli, sapendo che sarebbe stata la prima volta da soli per tutti, ma si ritrova anche di nuovo (ironia della sorte) a essere completamente sottovalutata dagli altri, che non si rendono neanche conto di quel dettaglio perché troppo occupati con i loro pensieri.

Carla fa spesso gesti del genere e il fatto che a lei siano affidati, non ufficialmente, tutti i nuovi specializzandi da svezzare è simbolico. Ma Carla fa anche questo, perché è un’affidabile altruista e su di lei si può contare. Sempre.

4) Maternità con carattere

Come abbiamo già sottolineato, Carla è una persona profondamente materna. Spesso senza volerlo (quasi sempre il contrario, Carla adora dire cosa fare alla gente!), fa da madre all’intero ospedale, trasformandosi in una vera chioccia che osserva a vista i suoi figli. Non perde quest’attitudine neanche con il Dr. Kelso, quando allo stesso tempo lo redarguisce per il suo comportamento e lo protegge dallo staff dopo la morte di Baxter. Si potrebbe dire che Carla è sempre stata una madre prima di esserlo, ma quando lo diventa davvero è meravigliosa. Benché fosse stato un suo desiderio da sempre, però, Carla non si risolve nella maternità ma continua a destreggiarsi tra lavoro e famiglia, cercando di dare tutto il suo impegno al 100%, senza perdere pezzi d’identità.

Nonostante viva una difficile crisi post-partum, ad esempio, continua a essere la donna forte che conosciamo e a cercare soluzioni per affrontarla. Nonostante ami sua figlia, capisce che l’ospedale è parte del suo cuore. Il suo carattere e la sua personalità non arretrano di un passo e la maternità non è altro che un’altra meravigliosa faccia del suo variegato personaggio. Anzi, il modo in cui cresce sua figlia diventa un ulteriore punto della sua personale battaglia nel preservare le sue radici e la sua identità.

5) Etica del lavoro

Abbiamo parlato dell’altruismo, ma c’è un altro elemento da considerare quando si parla di Carla Espinosa come infermiera: l’etica del lavoro. Perché non è brava solo sul lato emotivo, ma anche su quello organizzativo e coordinativo. Carla e capo-infermiera e questo vuol dire che le sue capacità di teamwork sono tali da permetterle di gestire i turni delle infermiere mantenendo con tutte un ottimo rapporto e senza inimicarsi i capi. Quest’incredibile devozione si trasforma anche in istinto protettivo quando qualcuno dall’esterno tenta di minacciare la sua “seconda famiglia” o quando un membro interno ne minaccia la coesione. Questo si vede brillantemente nel terzo episodio dell’ottava stagione (La mia ancora di salvataggio), quando Carla è l’unica a capire la vera natura di Katie e cerca di porle un freno. Nel corso della puntata, Carla le dimostra come il Sacro Cuore sia una vera e propria famiglia, di quelle sgangherate che ti accettano incondizionatamente, poco importa quale sia il tuo passato. Questo forse è l’epitome di ogni qualità di questa donna, che in questo caso fa da madre, caporeparto, coordinatrice, psicologa e protettrice del gruppo in un solo momento! Perché quello al Sacro Cuore, per lei, non è mai stato né sarà mai solo “lavoro”.

6) Cura per i dettagli

Staff_photo_scrubs

E, collegata all’ospedale, è anche la cura che Carla Espinosa ha per i dettagli. Oltre ad aiutare le persone senza aspettarsi nulla in cambio, è anche una paladina per le cause che sembrano insignificanti. “Sembrano”, perché i dettagli sono in realtà i piccoli ingranaggi che permettono a una macchina di funzionare e questo lei lo sa bene. Così è Carla a preoccuparsi che un campione di urina sconosciuto abbia l’etichetta giusta (Il mio viaggio) ed è sempre lei a preoccuparsi che il Sacro Cuore abbia una nuova, affollata e calorosa foto aziendale (La mia percezione errata). Nonostante possa passare a volte per una persona poco sensibile perché non esprime facilmente le emozioni (non come J.D. almeno), Carla dimostra spesso un’acutezza particolare che le rende chiari i dettagli di alcune persone o situazioni attraverso uno sguardo, un tono di voce, un gesto. Così è lei a rendersi conto delle vere motivazioni dietro i sabotaggi dell’inserviente, che nessuno sembra capire. E in pieno stile “Carla Espinosa”, alla fine ottiene sempre quello che vuole: una bella foto con tutta la sua famiglia più un dettaglio, un inserviente in giacca e cravatta perché invitato per la prima volta a farne parte.

7) Scorza dura, cuore tenero

Carla Espinosa

Abbiamo detto che Carla fa fatica a esprimere le emozioni? Che dietro una scorza dura ci sia un cuore tenero lo scopriamo per la prima volta forse solo nel tredicesimo episodio della prima stagione (Il mio stare in equilibrio), quando Carla si apre con Turk. I due esprimono finalmente i sentimenti che provano e noi vediamo la prima crepa dietro la facciata da sassy latina senza macchia.

Carla ha problemi di fiducia e questo le causa difficoltà a lasciarsi andare per paura di essere tradita.

Cosa che durante la serie in realtà succede spesso. Il primo in assoluto a tradirla è proprio J.D. che con la superficialità che lo caratterizza spiattella a Turk un segreto di Carla. E qui vediamo una seconda crepa che non fa altro che rendercela più umana. Un po’ come se avessimo scovato la chiave del suo codice, da qui in poi riusciamo a leggere Carla più facilmente, a ricercare tra le righe ciò che non dice con le sue parole taglienti e i suoi gesti da ghetto girl. Carla è tosta, sì, tostissima, ma solo perché ha imparato troppo presto che nella vita bisogna nascondere le fragilità. Con un percorso quasi inverso ad altri personaggi, la vediamo reimparare come essere fragile e lasciare intravedere un po’ del cuore tenero che cela.

8) Onestà senza peli sulla lingua

Carla Espinosa_Madre Turk

Non ci sarebbe molto da dire su questo punto. Dal primissimo episodio impariamo che Carla non te le manda a dire: diretta, cristallina, è a volte rude nel suo modo di non girarci attorno. Questo modo di fare può infastidire molte persone, sicuramente all’inizio può essere scambiata per una sorta di presunta superiorità (che non è presunzione ma orgoglio di avercela fatta da sola) e far inorridire i più sensibili. Ma andando avanti si capisce che questo non fa altro che renderla onesta.

Solo in pochi momenti Carla si dimostra sleale nelle sue intenzioni, ma nella stragrande maggioranza del tempo è fin troppo chiara e questo ripaga.

Per questo suo atteggiamento Carla è l’amica su cui contare quando si ha bisogno di una strigliata o di soluzioni pratiche oltre le belle parole. Esempio divertente è l’incontro con la madre di Turk, che la porta a essere apprezzata proprio per via di questa onestà brutale che la rende inattaccabile.  Insomma, cosa puoi criticare a qualcuno che ti dice le cose esattamente come stanno e fa tutto alla luce del sole? Forse quest’atteggiamento può portare altri a considerarla poco delicata, ma la verità è che tutti preferiremmo un’amica onesta, anche se un po’ brusca, invece di una gentile ma falsa.

9) Sassyness Latina

Carla Espinosa_pointing finger

Carla Espinosa è latina. Precisamente Domenicana, chiaro anche alla fila là in fondo? Il che vuol dire che è una pasionaria dal carattere energico che nessuno può calpestare in alcun modo. Inseriamo questo punto anche se può sembrare vagamente stereotipato, proprio perché Carla nasce proprio come un’esagerazione degli stereotipi, per poi fare il giro e polverizzarli tutti. Lei stessa prende in giro alcuni aspetti della sua cultura, come il famoso “indice giudicante” accompagnato dalla voce nasale per farti sentire un idiota completo, ma poi è molto più di questo. Carla viene da un classico e scontato background di periferia? Ma è arrivata dov’è grazie unicamente alle sue forze e lo reclama con orgoglio. Il suo aspetto fisico vistoso ricalca lo stereotipo della donna latina? Who cares, le sue capacità vanno oltre questo. Carla è così oltre il suo stesso cliché da avere come migliore amica una bianchissima WASP del Connecticut pur rimanendo una sassy latina con tutti i crismi.

 10) Senso dell’umorismo… in costruzione

Carla non è esattamente un personaggio divertente. Né ironico. Anzi, è piuttosto chiaro quanto autoironia e Carla siano due universi lontani, vista la sua capacità di annientare la dignità di chiunque con tre parole e poco più. A pensarci bene, non deve essere facile per un personaggio come lei vivere in una comedy, dal momento che non è in grado di prendersi poco sul serio. Eppure lei stessa se ne rende conto e prova a smussare questo lato del suo carattere, senza dubbio quello che lei detesta di più. Cox le dirà che la sua è una simpatia di tipo diverso, non di quelle che punta all’umorismo ragionato quanto alle risposte istintive delle sue uscite naturali. Infatti Carla è divertente proprio quando non ci prova, ma lascia che la sua vera natura fuoriesca quando è rilassata. In duo con Laverne, ad esempio, o inspiegabilmente con l’inserviente, ancora quando parte per la tangente con Cox. Questo è indubbiamente il tatto meno sviluppato in lei, ma c’è da dire che la strada fatta dalla prima stagione è enorme, se ricordiamo quanto fosse seriosa e permalosa all’inizio di Scrubs.

La sua imitazione di un cabarettista di minoranze etniche è ancora una delle scene più divertenti di Scrubs, quindi confidiamo in lei che possa affinare quest’ultima indubbia qualità.

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