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Un’estate fa – La recensione in anteprima no spoiler del primo episodio della serie di Sky

A partire dal 6 ottobre vedrà la luce Un’estate fa, produzione firmata Sky e Fabula Pictures, che mette al centro del racconto un mistero intriso di nostalgia, dal sapore fantasy e dalle tinte decisamente suggestive. Prendendo parte all’anteprima che si è svolta a Roma, abbiamo potuto vedere, prima della conferenza stampa dei protagonisti, la prima puntata della serie, un pilot esplosivo e dinamico, che lascia intravedere sin da subito le grandi potenzialità della serie.

Un’estate fa ha al proprio centro la storia di Elio, un avvocato di successo che viene però incalzato dal proprio passato. L’estate di trent’anni prima, infatti, Arianna, ragazza di cui Elio era innamorato da adolescente, è scomparsa mentre era in vacanza in campeggio col protagonista e i suoi amici e di lei, poi, non si è più saputo nulla. Dopo trent’anni, il cadavere della ragazza viene rinvenuto e tutto fa pensare che Arianna sia stata assassinata: l’indiziato numero uno è proprio Elio, che al tempo fu rinvenuto privo di memoria e non seppe dare informazioni sulla scomparsa della giovane. Scosso, il protagonista ha un incidente stradale e da quel momento la sua mente inizia a viaggiare, tornando al passato, nei panni del se stesso adolescente. Viaggiando tra presente e passato, Elio non solo cercherà di risolvere il mistero della morte per Arianna, ma proverà anche a salvarla, dando il via a un frenetico viaggio che, attraverso due linee temporali, cambierà per sempre la sua vita.

Nel primo episodio di Un’estate fa veniamo immediatamente catapultati della storia, familiarizzando con Elio, con la sua vita di oggi e soprattutto col suo passato, fatto di spiaggia, di mare, degli amici di sempre e di una vacanza da sogno che si è trasformata in un incubo. Le basi poste dalla prima puntata della serie di Sky sono ottime, il mistero è ancora tutto da sviluppare, ma già assume tratti distintivi, con l’evidente nostalgia che pervade il racconto, o la leggerezza che si mischia al dramma, regalando una miscela di toni e di registri davvero interessante. E poi il cast, eccezionale e dinamico, con gli attori da adulti e le loro controparti giovanili che si alternano in un gioco di rimandi davvero stimolante. Caliamoci un po’ di più, rigorosamente senza spoiler, nella recensione della prima puntata di Un’estate fa, che sarà disponibile a partire dal 6 ottobre su Sky.

Un’estate fa è l’operazione nostalgia di Sky

La cornice è uno degli elementi più importanti di questa serie, che punta con forza sull’operazione nostalgia, regalandoci un quadro, vivido e leggero, dell’estate degli anni ’90, quella delle notti magiche, in cui l’Italia intera avrebbe carezzato il grande sogno della vittoria del Mondiale in casa, ma avrebbe poi provato la più deludente delle delusioni con la sconfitta per mano dell’Argentina. La metafora calcistica è incalzante per inquadrare Elio e i suoi amici in una delle classiche estati adolescenziali, dove sembra che tutto può cambiare da un momento all’altro, dove si sogna in grande, ma si soffre anche in maniera esponenziale. “Eravamo felici e non lo sapevamo” recita Elio a inizio puntata e infatti il clima che si respira è proprio quello di spensieratezza, di quella leggerezza associata alla nostalgia, al ricordo di un tempo passato, idealizzato all’inverosimile e trasognato tra le difficoltà del passato.

La calma viene turbata, poi, dalla scomparsa di Arianna, un vero e proprio atto di passaggio per quegli adolescenti, che da quel momento si perderanno ed entreranno nel più grigio mondo degli adulti. Niente più sole, mare e partite a biliardino, ma di fronte ci sono le ombre dell’età adulta, c’è il colpo di testa di Caniggia che spegne i sogni di un popolo intero. È evidente in Un’estate fa, innanzitutto, la volontà di contrapporre queste due linee temporali, puntando moltissimo su quel clima anni ’90 che piace a tantissimi spettatori.

Molti elementi concorrono a definire la cornice, a partire dalla colonna sonora di altissimo valore, che racchiude alcuni dei più grandi successi dell’epoca, fino ai dettagli più curati, nelle scene del campeggio, ma anche in altre, come ad esempio nella camera di Arianna mai toccata dalla sua scomparsa. Nella serie di Sky c’è un lavoro impeccabile, che emerge sin dal primo episodio, nella rievocazione non solo di una cornice storica, ma di un clima e di un vero e proprio sentimento capace di trasportare gli spettatori nei meandri del tempo. L’operazione nostalgia è ben evidente, e anche interessante, e si sposa con una componente narrativa davvero significativa, improntata sulla mescolanza e sull’equilibrio.

Un'estate fa
Lino Guanciale, Filippo Scotti, Claudia Pandolfi e Antonia Fotaras nella conferenza stampa di presentazione di Un’estate fa (640×360)

Un mix esplosivo

Un’estate fa è davvero tante cose tutte insieme. C’è la componente mistery, il leitmotiv del racconto, rappresentato dalla morte di Arianna e dalla scoperta della verità. C’è l’impianto fantasy, caratterizzato dal viaggio nel tempo, che è peculiare però, perché non è un semplice ritorno al passato, ma è un’immersione dell’io protagonista nel se stesso adolescente, una sovrapposizione di pensieri e dinamiche davvero interessante. C’è però anche il teen drama, il racconto dell’estate adolescenziale, fatta come detto di grandi sogni, ma anche di oscuri segreti. Ci sono tante componenti nella serie di Sky e il segreto per farle convivere è l’equilibrio.

Dalla prima puntata si evince questa volontà di contaminazione che anima Un’estate fa. Al giorno d’oggi i prodotti hanno ormai tantissime sfaccettature e in tal senso la serie con Lino Guanciale è figlia della modernità, di quella volontà di aderire a diversi canoni, di restituire toni differenti e di raccontare una storia filtrata da un prisma che restituisce tante colorazioni diverse, ognuna delle quali ha il suo valore. Le diverse anime si conciliano, poi, in quella unica, che rappresenta la coerenza narrativa, che in un prodotto del genere non è semplice trovare, per diversi motivi, a partire dalla compresenza di due cast, quella degli adulti e quello degli adolescenti, che devono uniformarsi a interpretare personaggi condivisi, solo cresciuti e cambiati dalla vita.

Insomma Un’estate fa si presenta come un mix esplosivo, in cui la nostalgia ha un peso importante, ma viene accompagnata dal mistero, dal crime e dalla complessa dinamica dei viaggi nel tempo. Il pilot della serie di Sky mette sicuramente l’acquolina in bocca e il 6 ottobre sarà accompagnato anche da un altro episodio, che porterà gli spettatori ancora più al centro del racconto. Da quel momento, i restanti appuntamenti sono tre, con due episodi in onda ogni venerdì sera, per un totale di otto puntate. Con Lino Guanciale, Filippo Scotti, Claudia Pandolfi, Antonia Fotaras e tanti altri talenti italiani, Un’estate fa si candida a essere una delle serie più interessanti dei prossimi mesi, una nuova produzione Sky Original destinata davvero a far parlare di sé.