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The Fabulous: un’altra faccia delle Serie Tv orientali – La Recensione

Distribuita il 23 dicembre su Netflix, The Fabulous è partita forse nel modo più triste di sempre. La serie era infatti prevista per il mese di ottobre, ma un drammatico lutto nazionale, causato dal tragico incidente di folla a Itaweon che ha portato alla morte di oltre 150 persone, ha rinviato la data di uscita della nuova Serie Tv orientale ambientata in Corea del Sud. Composta da otto episodi da circa un’ora e diretta da Jin-sun Im, Kim Ji-Hee e Jeong-Hyeon Kim, The Fabulous è una delle ultime Serie Tv del 2022, il titolo di coda che chiude definitivamente il nuovo anno per aprirne uno nuovo. Il lavoro che la serie fa sulla sua storia diventa subito motivo di divisione: da una parte infatti i pregi di questa nuova produzione sono più che evidenti, dall’altra si notano perfettamente alcune pecche che rendono il suo concetto di perfezione un caso isolato inerente solo all’estetica dei personaggi, delle ambientazioni e dell’argomento trattato.

The Fabulous è infatti una Serie Tv nuova nel panorama orientale, una faccia che prima di questo momento non avevamo mai visto. Ma i problemi cominciano a sorgere già dopo il primo episodio.

The Fabulous (640×360)

In questi anni Netflix ci ha abituati a produzioni orientali come Squid Game, La Giudice, Vincenzo, Alice in Borderland, A Model Family. Ognuna di queste serie avevano infatti in comune il genere d’azione, horror, thriller. Ciò che le univa era qualcosa di forte, pesante, una mano che toccava le corde del dramma attraverso espedienti narrativi che si concentravano sull’essenza delle persone nei momenti di pura difficoltà. The Fabulous in questo senso rompe questo equilibrio facendoci vedere una nuova faccia delle Serie Tv orientali, un viso più leggero e limpido che sa parlare, o prova a parlare, anche di leggerezza, abbracciando così il mondo dramedy-comedy.

Al centro di questa storia troviamo infatti quattro amici che cercano di riuscire nel campo della moda. Il loro obiettivo è quello di arrivare a fine giornata con la consapevolezza di aver fatto i passi giusti per raggiungere gli scopi che da sempre si sono prefissati, tutto questo cercando anche di gestire la parte personale, sentimentale ed emotiva della loro vita. Ciò che fanno durante l’inizio della serie non li soddisfa, e il loro obiettivo è per questo fin da subito cercare di farsi strada nel campo della moda, abbandonando definitivamente quelle mansioni che gli servono solo per tirare avanti. Attraverso questo espediente narrativo, la serie così racconta un mondo fatto di competizioni e di lotte per il primo posto, la (presunta) crescita introspettiva di quattro ragazzi che cercano in tutti i modi di raggiungere il proprio posto nel mondo.

The Fabulous si caratterizza per una cura maniacale dell’estetica con una fotografia che ritrae il caos da un punto di vista esterno, e mai interno. La serie non riesce infatti a restituire la profondità necessaria a nessuno dei personaggi, trattandoli di fatto come dei burattini a cui affibbiare i soliti cliché. L’intenzione della nuova produzione orientale era infatti quella di raccontare la loro evoluzione, e il lieto fine che li attende a fine stagione avrebbe, ancor di più, dovuto gettar luce sullo sviluppo e i passi avanti compiuti nel corso della serie, ma questo non è purtroppo ciò che accade. Dal primo all’ultimo episodio le cose infatti non cambiano se non da un punto di vista meccanico. Le loro scelte sembrano infatti pilotate per far sì che un determinato evento accada, e non perché mosse da un percorso individuale.

The Fabulous (640×360)

Il problema preponderante di questa nuova Serie Tv è che non riesce a curare questo particolare ma, al tempo stesso, prova in tutti i modi a rendere la storia drammatica sotto diversi punti di vista. La mancanza di equilibrio nella trama è per questo evidente già dopo il primo episodio, e fa capire come invece avrebbe dovuto agire la serie. Stiamo parlando di una produzione leggera e godibile che riesce parzialmente nel suo obiettivo che, al tempo stesso, cerca in tutti i modi di allontanarsene nella speranza di diventare qualcosa di più. Accettarsi per quel che si è sarebbe dovuta essere l’unica scelta da compiere soprattutto perché, come detto, The Fabulous è qualcosa di nuovo che avrebbe potuto vincere la sua partita in modo semplice.

All’interno si sente infatti l’influenza di produzioni come Sex and the City e The Bold Type, due Serie Tv che raccontano il mondo della moda in modo molto simile a The Fabulous, ma senza mai eccedere e sforzarsi. Il loro punto di forza sta nel raccontare la storia della moda e dei suoi protagonisti in modo naturale, mentre qui è presente un fastidioso ed eccessivo richiamo alla grandezza. Per questa ragione The Fabulous vince ogni qualvolta che rende le sue scene più divertenti e leggere, e perde ogni volta che fa più di quanto dovuto e richiesto. Nel complesso è chiaramente una Serie Tv che si fa apprezzare e che diventa un buon prodotto per conoscere un volto sconosciuto delle produzioni orientali, nonostante di fatto porti con sé il rimpianto di non essersi accettata troppo per quel che è.

Se la sua leggerezza naturale fosse stata messa più in luce, The Fabulous sarebbe diventata una nuova immagine copertina delle Serie Tv orientali. Ma, come spesso accade, The Fabulous ha cercato in tutti i modi di andar oltre le proprie potenzialità diventando di fatto una Serie Tv di medio livello che si apprezza come intrattenimento, ma di cui – alla fine – non ci si innamora mai.

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