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Supernatural 14×01 – Stranger in a Strange Land non delude le aspettative

Attenzione: se non avete ancora visto la 14×01 di Supernatural troverete degli spoiler!

Ce l’abbiamo fatta. Sono passati quasi cinque mesi dal finale della tredicesima stagione e in qualche modo a ottobre ci siamo arrivati. Nel mondo di Supernatural, però, sono passate solo tre settimane da quando Michael ha preso possesso del corpo di Dean. Non ci troviamo dunque in un tempo contemporaneo al nostro, ma nemmeno nei momenti immediatamente seguenti al fattaccio. Siamo invece in un momento in cui la situazione sembra essersi leggermente stabilizzata, ma c’è ancora molto fermento. Vediamo che è successo.

Dopo il classico recap degli eventi della scorsa stagione, vediamo per un attimo Sam, solo, alla guida dell’Impala. Per quanto breve, questo momento serve a destabilizzarci fin da subito. Da che mondo è mondo, a guidare è praticamente sempre Dean. Quando ciò non accade c’è qualcosa di profondamente sbagliato. E infatti il maggiore dei Winchester non occupa il suo posto perché, almeno per ora, lui non c’è più.

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Si passa poi a Michele che, come dicevamo, possiede ora il corpo di Dean. Vestito come un Peaky Blinder – sì, l’idea era proprio quella – Michael va da una parte all’altra del mondo ponendo a potenti, comuni mortali, mostri, angeli e demoni un’unica domanda. Cos’è che vogliono? Lo vediamo qui terrorizzare un uomo che se lo trova improvvisamente in casa mentre prega.

Spesso in Supernatural Jensen Ackles ha avuto modo di dar prova delle sue doti recitative. È la prima volta però che – altre versioni di Dean Winchester a parte – ha la possibilità di cimentarsi nell’interpretazione di un personaggio diverso dal suo solito. E possiamo dire con tutta tranquillità che è riuscito egregiamente nell’impresa.

Il Michael che ci ha regalato è perfetto, di Dean oltre all’aspetto non c’è assolutamente nulla. È come avere davanti un’altra persona. Le espressioni, gli atteggiamenti, persino la voce: tutto è diverso. Riesce perfettamente nel trasmettere l’essenza pericolosa e malata di quella creatura che si nasconde dietro a modi pacati e a un aspetto signorile. L’arcangelo sta cercando chi sia meritevole di essere salvato. Vuole un mondo migliore. Chissà perché provenendo da lui la cosa non ci rassicura.

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Jamil non è in ogni caso l’unico a cui Michael abbia fatto visita nel corso dell’episodio. Ha posto la sua domanda anche ad Anael, ora tornata sotto il nome di Sister Jo. Quest’ultima si rivela molto più profonda e umana di quanto non sembri, e a svelarcelo è Michael, anche grazie ai ricordi e ai pensieri di Dean.

Questo incontro è importante anche per un altro motivo: vediamo per la prima volta la vera forma di un angelo, oltre quello che è l’aspetto del proprio tramite. Lo vediamo proprio attraverso gli occhi di Anael. Ed è a lei che Michael rivela il perché della propria domanda: Questa volta vuole fare le cose per bene. Nell’Apocalypse World ha devastato un intero pianeta. Che intenzioni avrà adesso?

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Altro personaggio che possiamo supporre abbia incontrato Michael è Kipling, il nuovo aspirante Crowley, che per fortuna dura poco. È lui a dire di aver capito di voler essere il nuovo Re dell’Inferno dopo che recentemente qualcuno gli ha chiesto cosa volesse davvero. Conosciamo Kipling quando incontra Castiel. L’angelo, ormai giunto all’ultima spiaggia nella ricerca del suo amico, si rivolge al demone per scoprire se abbia informazioni su Dean Winchester.

Quel che succede dopo possiamo imputarlo solo alla distrazione (se di Castiel o degli autori di Supernatural, è da capire): l’angelo è ingenuamente finito in una trappola, facendosi catturare come un novellino. Non ha pensato – peggio ancora non si è accorto – di essere completamente circondato da demoni, dai quali si è fatto sconfiggere fin troppo facilmente.

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Andiamo ora al bunker. I cacciatori dell’Apocalypse World sono ancora lì e sembra che ci resteranno a lungo. Bobby sta allenando Jack, che si trova momentaneamente senza poteri. Mary si divide tra i nuovi arrivati, il suo ruolo di madre nei confronti del figlio ancora presente, sopraffatto dal nuovo stato delle cose, e la preoccupazione per il figlio che invece è sparito e in pericolo. Comunque cerca di mantenere un atteggiamento positivo, o rischia di sprofondare nell’orribile situazione che sta vivendo.

Una stranissima sorpresa è il nuovo ospite della casa dei Men of Letters: Nick, il tramite di Lucifer. Dopo la fine che ha fatto il Diavolo nello scorso finale di stagione, dopo che tempo fa Lucifer aveva ammesso che della persona che occupava quel corpo non ci fosse più nulla, dopo che quel corpo è stato ricomposto appositamente perché l’arcangelo potesse tornare ad occuparlo…

Com’è possibile che quello sia Nick? Lucifer in realtà è ancora vivo? È un’altra disattenzione degli autori di Supernatural? Oppure salterà fuori qualcos’altro ancora?

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Dulcis in fundo, dedichiamo un po’ di tempo a quella che è stata la vera sorpresa di questo nuovo episodio di SupernaturalSam Winchester.

Dopo tanto tempo, Sam ha finalmente avuto la possibilità di dare prova di sé e renderci orgogliosi. In tre settimane è diventato il leader del gruppo che si è stabilito al bunker. Sappiamo quanto siano difficili i cacciatori, e quanto ancor più diffidenti fossero quelli venuti dall’Apocalypse World. Vediamo però come ora tutti seguano gli ordini di Sam senza porre domande – Bobby a parte, ma Bobby può, punto e basta.

Sam però è preoccupato a morte per ciò che sta passando il fratello, situazione che conosce fin troppo bene avendola vissuta in prima persona, ma non si arrende. Si butta anima e corpo nella sua ricerca, arrivando a essere esausto e sopraffatto. Per quanto può, si prende cura di tutti. Ad esempio, consola Jack, che fatica ad abituarsi alla sua nuova condizione. Dopo aver liberato Castiel con l’aiuto degli altri, lo rassicura dicendogli che, a ben pensarci avrebbe agito al suo stesso modo. Nonostante sia evidentemente terrorizzato solo all’idea di stare nella stessa stanza di quello che ai suoi occhi appare come Lucifer, si prende cura anche di Nick.

Infine, il momento in cui uccide finalmente Kipling. È forse in questa scena che Sam Winchester riesce veramente a far capire che con lui non c’è da scherzare, che è all’altezza del posto che Dean ha occupato fino a ora. Insanguinato e con occhi fiammeggianti comunica a tutti gli altri demoni che non ci sarà un altro Re dell’Inferno. Chiunque voglia tentare dovrà vedersela con lui. Questi, terrorizzati, fuggono in fretta e furia.

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L’episodio si conclude con Sam che riceve una telefonata da Sister Jo, nella quale lei lo avvisa del suo incontro con Michael, e con l’arcangelo che sembra infine aver trovato qualcuno degno di essere salvato. Peccato che per lui l’idea di degno sembri coincidere con il cieco e sanguinoso appetito di un vampiro.

Nonostante le incertezze dovute alla dubbia performance di Castiel e alla possibilità della sola esistenza di Nick, nonostante l’immagine della sigla di apertura lasci un po’ perplessi, l’inizio della quattordicesima stagione di Supernatural è stato davvero ottimo. Un episodio ricco di novità che riesce a stupefare senza bisogno di grandi colpi di scena. E l’impressione che ha dato è che si sia conservato qualcosa per i prossimi episodi. Prepariamoci a una stagione che promette di essere sorprendente.

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