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Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere 1×05: tra bene e male

Bene e male si fondono e si confondono in Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere 1×05. Si uniscono e separano senza possibilità di capire cosa sia nato prima, da dove derivi l’uno e l’altro. In Tolkien le due forze che animano e si contendono il mondo sono sempre presenti, sempre nascostamente in azione tanto all’esterno quanto nell’interiorità di ogni personaggio. Bene e male sembrano quasi aver bisogno l’uno dell’altro per trovare forza e ragione in sé. Di questo è consapevole anche Eru che inserisce il male appena partorito da Melkor in una sinfonia unitaria che dà vita all’universo, Eä, e soprattutto al mondo di Arda.

In questa condizione di lotta e sovrapposizione, contrasto e fusione di bene e male convergono tutti i protagonisti della serie tv targata Amazon Prime Video chiamati a scelte difficili nelle quali la cosa migliore non appare sempre la più limpida e scontata. Così Halbrand si interroga sul suo ruolo nel mondo e nella guerra incombente. Deve scegliere se portare su di sé il fardello di re degli uomini del Sud, di un popolo incerto, fragile e sempre pronto a essere corrotto. Lui stesso sente su di sé, dentro di sé, il peso della corruzione, di quel male che in passato lo ha vinto e convinto a prestare fedeltà al Signore Oscuro.

Halbrand aveva rinunciato alla sua umanità, alla lotta aperta al male: lo aveva fatto per paura ma forse anche per disperazione.

Di fronte a un male troppo esteso ha davvero senso provare una resistenza inutile o è preferibile cedere e abbracciare quel male? Questo è l’interrogativo che si pone anche Bronwyn, suo malgrado guida di un popolo impaurito e braccato. Se dapprima tener duro le sembra l’unica scelta possibile, al venir meno della speranza, con la defezione di metà della popolazione, viene meno anche la sua scelta: forse una vita salvata vale più di un’ostinata e mortale resistenza. “Noi siamo destinati all’oscurità, è così che sopravviviamo“, ammette sconsolata.

Nora How I Met Your Mother
Bronwyn (640×360)

È questo il dubbio che agita e confonde gli uomini, che chiede loro di abbracciare il male per non perire a causa del bene. Qual è la scelta giusta? Cosa fare? Halbrand e Bronwyn sono scoraggiati e disillusi, sanno di essere emblemi di una stirpe propensa al male, che forse inevitabilmente tende e tenderà sempre a questa oscurità. In questo dubbio, pesante e angoscioso, si è trovata a passare anche Galadriel che però ha saputo scegliere. La sua è stata un’apparente rinuncia al bene, al Valinor, al luogo santo per eccellenza, per rituffarsi nei gorghi oscuri del mare e delle sue tempeste.

Ma è questo che era chiamata a fare, rinunciare alla luce e abbracciare l’oscurità: solo attraverso quell’oscurità potrà nascere nuova luce. “A volte per trovare la luce dobbiamo toccare l’oscurità“, confida Galadriel a Halbrand e la sua ammissione è l’ammissione di ogni essere vivente che si trova a combattere la sua guerra interiore in Arda. Bene e male, fusi e confusi, si alimentano a vicenda, e a volte è necessario guardare nel volto il buio più profondo per alimentare nuova luce. Halbrand quel fondo l’ha toccato, ha visto la sua natura peggiore, ma ora sceglie finalmente di riscattarsi.

Comprende che anche se ha abbracciato il male ciò non significa che non possa riaccendersi in lui il bene.

Sceglie la lotta combattiva, sceglie da eroe scisso e incerto di farsi carico di quel popolo che così bene lo rappresenta, anch’esso fragile e predisposto alle attrattive del male ma pure orgoglioso e pronto a riscattarsi. Anche Bronwyn dovrà trovare questa forza, la stessa dell’amato Arondir e di suo figlio Theo. Quest’ultimo, pur toccato dal male, dal segno di Sauron, sceglie di resistergli. Non segue Waldreg e quegli uomini che decidono ancora una volta di inchinarsi al male e corrompersi in quel male, ma rimane al fianco della madre e di Arondir. Starà a loro evitare che Adar entri in possesso della spada di Sauron in cui forse è racchiuso parte di un potere oscuro, immenso e distruttivo.

Il Signore degli Anelli
Halbrand (640×360)

Adar non rivela ancora la sua natura, sembra quasi infastidito da Waldreg che lo riconosce come Sauron, Signore Oscuro che già in passato è stato pronto a venerare. Eppure se non lui chi potrebbe mai essere? Celato sotto altro nome Sauron vuole probabilmente evitare che le forze del bene lo individuino ora che sembra ancora debole e “incarnato”. Da mortale sente su di sé il calore del giorno e guarda con una prospettiva nostalgica quella sensazione così umana e carnale che quando sarà un dio, assurgendo a una natura che non ammette emozioni e sensazioni, non potrà più provare.

Proprio il Sauron di Tolkien durante la Seconda Era, a seguito di un periodo di inattività e fuga, si ripresenta in forma piacente come Annatar, simile a un elfo. Lo stesso Adar nella serie tv di Amazon Prime Video ha questo aspetto sotto il quale vuole nascondere la sua vera malvagità: la sua forma materiale è lo strumento necessario per insinuarsi tra uomini ed elfi in attesa di riacquistare il suo potere, quel potere che potrebbe essere concentrato proprio nell’elsa posseduta da Theo.

In Adar fascino e malvagità, tratti elfici e piaghe di una natura oscura si fondono e confondono senza pace.

All’apparenza dei tratti nobili contrasta il sadismo che lo porta a richiedere una sottomissione totale agli uomini. Waldreg è chiamato a rinnegare completamente, attraverso il gratuito assassinio di un innocente, la sua natura umana: solo così, afferma Adar, un [vedi citazione]. E Waldreg, con tutta probabilità, cede, si rimette totalmente al male con un atto di pura malvagità: questi rappresenta l’uomo nel suo abbruttimento più profondo, un essere capace delle nefandezze più crudeli. Così l’ha creato Eru, sottraendolo alla musica degli Ainur, plasmandolo personalmente e donandogli la libertà più completa di abbracciare il male profondo come la luce splendente.

Il Signore degli Anelli
Waldreg (640×360)

Bene e male diventano così risvolti di una stessa medaglia, per questo non sempre districabili, spesso ambigui, così come ambigua è la natura dello Straniero in Il Signore degli Anelli – Gli anelli del Potere. Nori è convinta della sua bontà: “Sei buono“, gli ripete. Lo sente nel suo cuore, nonostante lo Straniero sottolinei come a causa del suo potere siano già morti degli esseri viventi, le lucciole in Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere 1×01-1×02. Ma anche Nori inizia a dubitare di lui, si allontana da lui quando questo stesso potere finisce per ferirla, gettarla a terra spaventata e tumefatta. E allora in lui c’è bene o male? Da un lato agisce per il bene, dall’altro il suo potere, ancora incontrollato, rischia di far del male.

Anche nello Straniero così luci e ombre si sovrappongono e alternano, facendoci dubitare, noi con Nori, della sua reale natura e delle sue intenzioni, lui che è sceso da una meteora infuocata le cui fiamme però non bruciavano. Sulle sue tracce vediamo anche dei misteriosi nuovi personaggi: se davvero lo Straniero è Gandalf potrebbero trattarsi degli Istari, gli Stregoni che in Tolkien altri non sono che incarnazioni dei semidei, dei Maiar. Affascinante immaginare che l’inquietante giovane in tunica bianca, dallo sguardo penetrante e apparentemente malvagio, sia Saruman, il cui colore distintivo nell’Ordine è proprio il bianco.

Anche in lui come in tutti i protagonisti della serie tv di Il Signore degli Anelli bene e male sembrano confondersi e mescolarsi, chiedendo di scegliere quale strada seguire.

Così anche per Elrond, diviso tra il rispetto della promessa a un amico e la necessità di salvare il suo popolo: nel suo caso la sincerità vince sul dubbio, l’amicizia sull’inganno. Per Miriel infine il bene e il male si scontrano per l’ultima volta nella scelta definitiva sulla guerra da intraprendere: ora è davvero tutto pronto per lo scontro, anche se per Numenor il bene, nelle parole di Pharazon, sembra essere intriso anche di oscurità, tra prospettive di guadagno e desideri di dominio.

Miriel
Miriel (640×360)

Dal bene al male, dal male al bene. È questo il destino pensato per tutte le creature da Eru, il destino di chi è costantemente scisso tra il dubbio del bene e la paura del male. Questo l’annoso cammino che ognuno è chiamato a percorrere nella certezza che a volte, anche per trovare la luce, è necessario toccare l’oscurità più nera.

In appendice, qualche news relativa a questa produzione Amazon Prime Video: la polemica sulla presenza di personaggi di colore ha registrato un nuovo capitolo con l’intervento di Elijah Wood e il cast de Il Signore degli Anelli contro i commenti razzisti mentre si è così espresso Elon Musk contro la serie tv: «Tolkien si sta rivoltando nella tomba». Forse un po’ esagerato.

Cosa non ha funzionato nella prima puntata de Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere