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Ginny & Georgia: non bastano una madre e una figlia per replicare Una Mamma Per Amica

È da poco sbarcata su Netflix la nuova Serie Tv Ginny & Georgia. Le attese per questo nuovo prodotto erano molto alte e dettate dalla malinconia che la maggior parte dei fan di Una Mamma Per Amica stava provando. Infatti, fin dal trailer, si ha la sensazione di star per rivivere una storia molto simile a quella che abbiamo già visto e conosciuto. Questa similitudine è rintracciabile nella volontà della serie stessa che decide di introdurre la storia con una frase ben chiara: “Siamo come in un Una Mamma Per Amica ma con più tette!”

La verità però è che il trailer a un certo punto finisce, interrompe la frase e inizia a narrare la sua storia. Quello è l’esatto momento in cui chi si aspettava Una Mamma Per Amica rimane deluso e si chiede cosa abbia veramente di fronte. Questa è forse la domanda più importante da porci di fronte alla serie, perché di base quello che viviamo è confuso e non dà modo di comprendere dove veramente voglia andare a parare.

Ginny & Georgia è la dimostrazione che per rievocare un prodotto di successo non bastano solo gli elementi chiave – in questo caso una madre e una figlia – ma ci vuole un’idea ben definita che riesca – con il passare delle puntate – a concretizzarsi e imporsi nella trama.

Ginny & Georgia

Ginny e Georgia sono una madre e una figlia che, insieme al fratello piccolo, si trasferiscono in una città del New England per ricominciare dopo la morte del nuovo marito. Le due hanno un rapporto burrascoso e pieno di silenzi costruiti con gli anni da parte di Georgia, una madre che si rifiuta di raccontare il proprio passato devastante alla figlia: un po’ per proteggerla, un po’ perché avere dei segreti è il piatto principale del menù della sua vita.

Non appena arrivate nella nuova cittadina le cose iniziano a prendere forma: Georgia trova un lavoro, Ginny si integra a scuola ed entra a far parte di un gruppo di amici in cui troverà il ragazzo buono e gentile con cui inizierà una relazione e un altro bello e dannato per cui proverà un sentimento immediato.

Da questo momento in poi la serie cambia registro cercando di passare da un teen drama a una storia thriller. Ma ci riesce?

Purtroppo no. Tutto ruota attorno a Georgia e ai suoi segreti, pronti ormai a essere svelati. I flashback della sua vita precedente – fatta di abusi, povertà e criminalità – si impongono nel bel mezzo dalla trama con un’atmosfera decisamente più cupa rispetto a quella riscontrabile nel presente: le luci sono più soffuse, i luoghi gridano povertà e si riesce a percepire la tristezza. Ma il problema – nonostante questa buona cornice – è che la serie promette cose che poi non riesce a mantenere. Siamo tutti pronti al colpo di scena, ma questo non arriva mai. Siamo consapevoli che dietro la morte del suo nuovo marito ci sia lei – finalmente pronta a intascare l’eredità – eppure questo evento viene trattato nella serie come una rivelazione, come un colpo di scena perfetto.

Ginny & Georgia

Tutti siamo consapevoli del fatto che Georgia provenga da un passato che l’ha plasmata facendola diventare una manipolatrice che per non rivivere quelle esperienze – e salvare i figli da queste – farebbe qualsiasi cosa, anche uccidere. Non è una novità tutto questo: sappiamo quanto Georgia sia arrabbiata, ma la serie continua a propinarci questa notizia come una rivelazione trattando ogni evento come un passo in più verso una rivelazione sconcertante.

La più brutta delle notizie, alla fine della stagione, è scoprire che quella rivelazione non arriverà mai.

Assisteremo a una lotta contro dei segreti di cui siamo più che coscienti, e finiremo la serie chiedendoci: ma quindi?

Tutto questo accade perché Ginny & Georgia non ha un obiettivo ben definito e decide di essere troppe cose insieme arrivando così a non essere niente. Thriller, teen drama, comedy, dark comedy: prende elementi da ognuno di questi generi non riuscendo però a centrare davvero il proprio obiettivo lasciandoci in pasto a un finale che non ci scuote e per di più ci fa sentire di nuovo al punto di partenza.

Per tutti i dieci episodi viviamo una storia che sembra rievocare la stessa atmosfera di un romanzo rosa: una ragazzina adolescente si trasferisce in un nuovo posto, mette il suo jeans preferito e – con la sua immensa bontà e semplicità – fa innamorare di sé anche i pali. Esce dalla bolla di solitudine e libri che si era costruita attorno e scopre l’amicizia, l’alcol e le feste. Ovviamente a tutto questo si aggiunge l’amore difficile e impossibile per il bad boy della storia, che ovviamente la nota fin dal primo momento.

Ginny & Georgia

Una lista infinita di cliché, così, prende sempre più terreno all’interno della serie lasciando marcire anche quelli che potrebbero essere gli aspetti più interessanti.

Perché Ginny & Georgia non è un prodotto che scava o sviscera le essenza dei personaggi. Ce li presenta facendoci cogliere degli aspetti che potrebbero essere interessanti da analizzare, ma poi li lascia da parte sotterrandoli nel dimenticatoio. L’esempio concreto è riscontrabile in due eventi: Abby – una delle amiche di Ginny – soffre di disturbi alimentari e questo lo scopriamo perché una scena – di sfuggita – la vede avvolgersi le cosce nello scotch per farle sembrare più magre. Da quel momento noi non sapremo più nulla della ragazza, e quella che poteva essere una storia da approfondire diventa solo un buco di trama che in pochi perdoneranno.

Un altro esempio lo riscontriamo in Ginny che ormai da anni si provoca dolore alle cosce bruciandosi. L’autolesionismo è un argomento che la serie non tratta ma fa solo accadere salvo poi dedicarle due parole alla fine dell’ultimo episodio. Tale tematica non può e non deve passare inosservata, eppure questo è quello che succede. La sensazione che si ha, a seguito di ciò, è che ci sia dietro solo la fretta di concludere. In un certo senso è come se ci dicessero: bene, adesso lo sapete. Andiamo avanti.

Anche la gestione delle interazioni personali lascia perplessi. Tutti diventano amici di tutti ma al tempo stesso si tradiscono in silenzio e senza far rumore. Appena questo viene scoperto, però, si passa dalla guerra alla pace nel giro di una scena. I rapporti non vengono coltivati, neanche quello principale tra madre e figlia: vive lì sommerso tra segreti, bugie, urla e piccoli momenti di pace.

Insomma fan di Una Mamma Per Amica, lasciate ogni speranza voi che guardate. Potrebbe intrattenervi, ma quella serie che cercate di ritrovare qui dentro è ben lontana da ciò che vedrete. Vi divertirete ad aspettare il colpo di scena, ma rimarrete veramente delusi quando lui non si paleserà. Vi divertiranno le avventure di Ginny, ma vi sentirete totalmente esclusi da queste perché vi verranno strappate dalle mani non appena entrerete in contatto con loro. Questo è il purtroppo il succo definitivo della prima stagione di Ginny & Georgia: tanta carne arrosto che – accozzata – si distrugge e brucia.

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