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La drammatica storia di Connor Swindells, l’Adam di Sex Education

Sex Education 3 è arrivata da un mese sulla piattaforma di streaming Netflix, ma già sappiamo che la serie tornerà presto con dei nuovi episodi: è stata infatti rinnovata per una quarta stagione. Sebbene la terza stagione non abbia lasciato tutti gli spettatori interamente soddisfatti, non si può non riconoscere quanto in questo momento abbiamo bisogno di una serie tv come Sex Education. Affronta in maniera leggera ma efficace il tema dell’educazione sessuale e sentimentale, cercando di abbattere con l’ironia numerosi tabù che sono ancora troppo diffusi sul sesso. Ma un altro grande merito di Sex Education è che ha dato la possibilità a numerosi attori emergenti di ottenere un ruolo, riuscendo in alcuni casi anche a stravolgere completamente la loro vita. Ncuti Gatwa, l’attore che interpreta Eric, ha infatti confessato che prima di entrare nel cast della serie tv era un senzatetto.

Ma anche un altro attore del cast di Sex Education ha vissuto un’infanzia molto difficile: stiamo parlando di Connor Swindells.

Connor Swindells, che in Sex Education veste i panni di Adam Groff, nell’ultima stagione ci ha stupito tutti mostrandoci che dietro l’immagine dell’odioso bullo si nascondeva molto di più. La serie tv ci ha infatti comprendere di più il personaggio di Adam, svelandoci il difficile rapporto che lo lega al padre. Ma se Connor Swindells è riuscito così bene a trasmetterci la sofferenza del suo personaggio, è stato perché lui stesso non ha avuto una vita facile. In un’intervista rilasciata a The Independent si è confessato e ha condiviso con i fan il suo triste passato. A sette anni ha perso la madre ed è stato cresciuto dai suoi nonni e da suo padre nel West Sussex. I soldi della pensione di suo nonno hanno iniziato a scarseggiare e presto per i nonni è stato davvero difficile riuscire a sbarcare il lunario, soprattutto dal momento che il padre di Connor non poteva lavorare. L’attore ha spiegato:

“Da un momento all’altro, mia nonna si prendeva cura di due bambini: mio padre e me. Siamo passati dall’essere una famiglia della classe media ad essere molto, molto poveri. Mio padre purtroppo è disabile e non poteva lavorare, quindi abbiamo faticato ad andare avanti“.

Il ragazzo aveva dentro di sé molta rabbia e a scuola si comportava male, ma per fortuna ha imparato l’autocontrollo grazie alla boxe. Questo sport gli ha permesso di sfogarsi, ma è stato anche un rito di passaggio con cui ha impresso la sua mascolinità e ha cercato di emulare i grandi uomini della sua famiglia, che ammirava e che voleva rendere fieri. Connor ha confessato che stava considerando seriamente l’idea di intraprendere la carriera da pugile e che mai avrebbe pensato di fare l’attore. A un certo punto però i suoi piani sono cambiati, quando per caso ha scoperto di essere portato per la recitazione. Durante un weekend a Brighton ha visto la locandina delle audizioni per uno spettacolo, The Trial di Franz Kafka, dunque ha spavaldamente affermato di essere sicuro di essere più bravo di tutti quelli che stavano facendo il provino. Gli amici allora lo hanno sfidato e lo hanno esortato a fare davvero l’audizione e Connor ha convinto tanto il capo della compagnia da convincerlo ad affidargli il ruolo principale.

“Ho pensato, non voglio davvero essere preso a pugni in testa ogni giorno per il resto della mia vita. Cosa potevo fare? Per qualche ragione ho avuto l’audacia di credere che sarei stato bravo a recitare. Per fortuna, quando ho iniziato, le cose sono andate bene. Da allora mi sono sentito un po’ in un vortice

Come ha spiegato, ha deciso di mettere da parte le sue aspirazioni da pugile e costruire una carriera nel mondo della recitazione. Ora è un attore in ascesa e dopo essersi fatti notare in Sex Education, gli si sono spalancate numerose porte. Connor però non ha dimenticato il suo passato e anzi ha deciso di portare il dolore che ha provato sullo schermo nei personaggi che interpreta. Ha detto: “Quando ho iniziato a muovere i primi passi in questo settore, ho sentito molto dolore a causa di mia madre e l’ho tirato fuori, ottenendo ruoli di persone che hanno attraversato situazioni simili. Tra i suoi prossimi progetti la miniserie Vigil e SAS: Rogue Heroes nel quale interpreterà il tenente colonnello David Stirling.

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