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7 pessime notizie sulle Serie Tv

Settimana difficile per Netflix che in un solo colpo si ritrova con una causa legale per la sua serie originale Outer Banks, una grossa polemica scatenata da una particolare scena di Bridgerton, il suo ultimo successo firmato Shonda Rhimes, e la contestazione della docuserie SanPa direttamente dalla comunità di San Patrignano stessa.

PROBLEMI LEGALI IN CASA NETFLIX, IL SITO FINISCE IN TRIBUNALE PER OUTER BANKS

Netflix è stata accusata di plagio a causa di Outer Banks. Il teen drama racconta la storia di un gruppo di adolescenti bloccati da un uragano nella località balneare di Outer Banks. Il blackout causato dall’uragano costringerà i ragazzi ad affrontare una serie di crimini che stravolgeranno le loro vite.

Gli autori della serie sono stati accusati dall’insegnante Kevin Wooten, secondo cui la trama dello show sarebbe stata copiata da un suo romanzo. Wooten ritiene che le somiglianze tra il suo libro, Pennywise: The Hunt for Blackbeard’s Treasure, e la trama di Outer Banks siano troppe per essere causali: a parte la località in cui si svolge la storia, anche il gruppo di protagonisti, l’antagonista e il tesoro sepolto sarebbero gli stessi in entrambe le opere. Nella denuncia si sostiene inoltre che Wooter avrebbe promosso e poi venduto il suo libro a Wilmington, in North Carolina, luogo in cui i creatori hanno affermato di aver preso ispirazione.

Nessuna dichiarazione è stata rilasciata da Netflix che prosegue con la produzione della seconda stagione della serie.

Netflix

HOUSE OF THE DRAGON – MATT SMITH NON È STATO ACCETTATO DAI FAN DI GAME OF THRONES

Il cast di House of the Dragon, primo spin-off di Game of Thrones, prende sempre più forma ma i fan della serie madre non sono così entusiasti delle scelte fatte.

Dopo che è stato annunciato Matt Smith come Daemon Targaryen, molti fan su Twitter si sono lamentati che l’attore non rispecchiasse a pieno le caratteristiche del personaggio. Nei romanzi Daemon è descritto come spavaldo, facilmente irritabile, amante del sesso e della violenza. È inoltre un membro importante della Casa Targaryen e gioca un ruolo chiave nella Danza dei Draghi, la guerra civile al centro della serie. Per molti l’aspetto allampanato di Smith e il suo fare bonario non sono adatti a questo ruolo. Il giudizio per alcuni fan sarebbe consolidato dai precedenti ruoli di Smith come Undicesimo Dottore e come Principe Filippo in The Crown. Ecco alcuni commenti:

“Fanno di un uomo un principe consorte biondo in tv UNA SOLA VOLTA e lui pensa di poter interpretare il protettore del regno Daemon Targaryen?

“È un bravo attore e mi piace molto, ma non è Daemon Targaryen, per niente, forse uno degli Hightower?”

Netflix

BRIDGERTON: C’È UNA PRESUNTA SCENA VIOLENTA CHE HA FATTO INFURIARE I FAN SU TWITTER

Il 25 dicembre è arrivata su Netflix Bridgerton, serie basata su i romanzi rosa storici scritti da Julia Quinn, che sta riscuotendo un enorme successo ma non è stata esentata da pesantissime polemiche.

A scatenare la bufera è una scena che vede protagonisti Daphne Bridgerton e il duca Simon Basset. I due sono al centro di un complicato matrimonio che non prevede la nascita di figli. Simon desidera infatti che la sua linea familiare si concluda con lui, perciò dice a Daphne di non poter averne. Durante i rapporti intimi l’uomo interrompe però il coito, facendo intuire a Daphne che il marito non vuole avere figli. Perciò decide di prendere il controllo della situazione, posizionandosi sopra di lui durante l’atto e bloccandogli i movimenti.

Anche nel romanzo è presente questa scena ma qui Daphne prende questa decisione nel momento dell’atto e Simon è ubriaco. Nella serie, invece, la ragazza lo premedita e il duca è più lucido, perciò in grado di esprimere il suo dissenso. Secondo molti spettatori questa scena rappresenta una violenza da parte di Daphne. Ecco alcuni commenti dei fan:

“Bridgerton non è ancora uscita e sono già stanca di alcuni membri di Romanticolandia che discutono su cosa si definisce stupro. I sopravvissuti sono parte di questa community e vi vediamo minimizzare la violazione del consenso.”

“Voi volete che la gente guardi una donna bianca stuprare un uomo nero in una serie romance nel 2020 nel caso in cui questo non capiti più. Non riesco nemmeno a essere scioccato.

Gli autori, intervistati al riguardo, hanno detto che sapevano che la scena avrebbe fatto discutere ma che era necessaria per la crescita del personaggio di Daphne.

Bridgerton

DOCTOR WHO: JODIE WHITTAKER LASCERÀ LA SERIE DOPO LA 13° STAGIONE?

Una grossa novità sembra stia circolando tra i corridoi della BBC. Pare infatti che la tredicesima stagione di Doctor Who sarà anche l’ultima con Jodie Whittaker nei panni del Dottore. Secondo le voci, l’attrice vorrebbe lasciare la serie dopo tre stagioni, come avevano già fatto in precedenza i suoi colleghi Tennant, Smith e Capaldi.

BBC non ha rilasciato nessuna dichiarazione ma una fonte all’interno della produzione di Doctor Who avrebbe dichiarato: “È tutto molto silenzioso, ma sul set si sa che Jodie se ne sta andando, e si stanno preparando per una rigenerazione. Il suo addio è top secret, ma a un certo punto nei prossimi mesi l’arrivo del 14° Dottore dovrà essere girato. È molto emozionante.”

doctor who

DISNEY: LA PRONIPOTE DI WALT CONTRO L’AZIENDA: «PIÙ AUMENTANO LE AZIONI, PIÙ MI DISGUSTA»

Abigail Disney, rinomata documentarista vincitrice di un Emmy nonché pronipote del leggendario Walt Disney, ha recentemente espresso il suo disappunto per come viene gestita la miliardaria azienda di famiglia. Durante un’intervista ha infatti aspramente criticato l’azienda, il suo presidente esecutivo Bob Iger e anche il sistema dei parchi Disneyland, in cui è andata sotto copertura nel 2019 dopo essere stata informata delle pessime condizioni di lavoro nei parchi.

“I prezzi delle azioni siano così completamente scollati da ciò che sta accadendo alle VITE UMANE EFFETTIVE plasmate da questa società è tutto ciò che sappiamo del completo crollo morale di questo sistema. Più aumentano i prezzi delle azioni, più mi disgusta. Anche se mi arricchiscono. Bisogna salvare la Company da se stessa. Si potrebbe iniziare donando i $100 milioni ricevuti in bonus dai dirigenti ai lavoratori licenziati, come fondo di sostegno.

“Bob Iger deve capire che è un impiegato, proprio come le persone che scrostano via le gomme dal marciapiede. Non credo che la Company e la magia possano sopravvivere a questo comportamento aziendale, e non penso che il brand, nonostante sia oro, durerà a lungo.

“Ero furiosa quando sono uscita dal parco alla fine del mio giro in incognito. Perché mio nonno mi aveva insegnato a rispettare queste persone che ti prendono i biglietti o ti versano la Coca-Cola. Sono loro la ricetta per il successo.”

Netflix

CHILLING ADVENTURES OF SABRINA: IL CAST DA L’ADDIO ALLA SERIE IN UN VIDEO

Chilling Adventures of Sabrina è terminata e il cast ha raccontato in un video le migliori esperienze avute sul set della serie Netflix, adesso che l’esperienza si è conclusa.

La protagonista Kiernan Shipka ha ricordato cosa ha provato nell’interpretare due versioni di Sabrina e ritrovarsi a girare alcune scene con se stessa. Nonostante non abbia gradito cosa abbiano fatto al suo personaggio nel finale di Chilling Adventures of Sabrina, la giovane attrice ha affermato di aver imparato molto sul set della quarta stagione.

Michelle Gomez, interprete di Mary Wardwell, ha dichiarato che porterà nel cuore il suo ruolo nella serie, dato che non capita tutti i giorni di poter interpretare una donna forte ed emancipata. Lachlan Watson, alias Theo, ha invece parlato del suo personaggio, uno dei primi a essere non binario nel mondo delle serie, e di quanto questo abbia avuto un bell’impatto sul pubblico.

SANPA: LA COMUNITÀ DI SAN PATRIGNANO SI SCAGLIA CONTRO LA DOCUSERIE ITALIANA NETFLIX

SanPa: Luci e Tenebre di San Patrignano è la nuova docuserie italiana targata Netflix che sta facendo parlare molto di sé. La serie racconta la storia della prima comunità di recupero italiana, San Patrignano, e del suo fondatore Vincenzo Muccioli. In molti hanno apprezzato SanPa, riconoscendone il valore e la varietà delle interviste, che lascia allo spettatore il compito di tirare le somme e farsi la propria idea.

La comunità di San Patrignano non è però della stessa opinione e ha diffuso una nota in cui si dissocia da ciò che viene raccontato nella docuserie:

“Il racconto che emerge è sommario e parziale, con una narrazione che si focalizza in prevalenza sulle testimonianze di detrattori, per di più, qualcuno con trascorsi di tipo giudiziario in cause civili e penali conclusesi con sentenze favorevoli alla Comunità stessa, senza che venga evidenziata allo spettatore in modo chiaro la natura di codeste fonti.”

Netflix non ha commentato la nota.

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