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Vi manca Band of Brothers, una delle migliori miniserie di sempre? È arrivata Masters of the Air, l’erede “ufficiale”

Masters of the Air è finalmente disponibile coi primi due episodi. E promette di essere uno dei grandi eventi seriali del 2024.

Il motivo è presto detto: Masters of the Air, disponibile su Apple Tv+ coi primi due episodi rilasciati nella giornata di ieri, 26 gennaio, rappresenta per molti versi la chiusura di un cerchio aperto nel 2001 da una delle più grandi miniserie di tutti i tempi: Band of Brothers. Prodotta da nomi del calibro di Steven Spielberg, Tom Hanks e Gary Goetzman – gli stessi, per l’appunto, dell’iconica produzione HBO – l’ambiziosissima serie di Apple Tv+ concluderà una trilogia composta anche dall’altrettanto celebre The Pacific.

Il cast di Masters of the Air è d’altissimo livello: ammireremo, tra gli altri, Austin Butler, Callum Turner, Anthony Boyle e uno degli attori più in vista del momento, il Barry Keoghan recentemente protagonista di Saltburn. Gli autori sono John Shiban e John Orloff.

Vi riportiamo la presentazione offerta da Apple Tv+: “Basato sull’omonimo libro di Donald L. Miller, Masters of the Air segue gli uomini del 100° Gruppo Bombardieri (il “Bloody Hundredth”) mentre conducono pericolosi raid di bombardamento sulla Germania nazista confrontandosi con il gelo, la mancanza di ossigeno e il puro terrore di un combattimento aereo a 8000 metri d’altezza. Al centro della serie c’è la rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi giovani uomini che contribuirono a distruggere l’orrore del Terzo Reich di Hitler. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti pagarono un pesante tributo”.

Noi non vediamo l’ora di ammirarla: avevamo un gran bisogno di una produzione di questo calibro su un tema del genere, specie in un periodo complesso in cui la funzione della memoria storica – troppo spesso sminuita e messa in secondo piano – è sempre più centrale.