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La Melevisione compie 20 anni! L’ex Tonio Cartonio: «Dicevano che ero morto per overdose»

Un appuntamento fisso della nostra infanzia, La Melevisione, compie 20 anni!

Quanti pomeriggi abbiamo speso a guardare le avventure di Tonio Cartonio, Lupo Lucio e la Strega Salamandra? E quanti cartoni animati abbiamo conosciuto attraverso di loro? Ebbeneoggi 18 gennaio lo storico programma per bambini compie il suo anniversario.

Era il 1999 quando per la prima volta abbiamo assistito a un programma sperimentale per bambini, che nel corso degli anni avrebbe ottenuto un successo clamoroso. I protagonisti erano una rivisitazione dei più comuni personaggi delle fiabe e, tra canzoncine e cartoni animati, ci tenevano compagnia nella fascia pomeridiana.

Uno dei volti che divenne il simbolo della trasmissione stessa era appunto Tonio Cartonio, alias Danilo Bertozzi. L’attore, dopo aver lasciato la trasmissione nel 2004, in luogo di Lorenzo Branchetti nei ha sentite di cotte e di crude sul suo conto.

Durante un’intervista a Il Fatto Quotidiano, Bertazzi ha ripercorso la sua splendida avventura  ne La Melevisione come interprete di Tonio:

Ho un ricordo affettuoso di quel personaggio, solo che Tonio Cartonio è stata una figura talmente forte e talmente associata alla mia faccia, che non è stato così facile distaccarmene. Pensi che la mia vicina di casa, una splendida signora, ancora continua a chiamarmi Tonio. Sono passati vent’anni da quell’esperienza: il tempo crea una patina di nostalgia. Ricordo una bellissima avventura, una tv dei ragazzi fatta straordinariamente bene, anche se associo quegli anni a un periodo doloroso della mia vita.

Ma nonostante i dolci ricordi, Bertazzi ha raccontato anche un aneddoto sgradevole legato marginalmente a quell’esperienza.

La sua presunta morte per overdose, diffusa sul web qualche anno fa:

“Quando sono uscito dal cast del programma ha preso piede la voce che io fossi morto per overdose di droga: ma quale morto, sono vivo e vegeto. Quella fake news a me ha fatto molto male, devo essere sincero. C’era qualcosa di infamante dietro tutto quello: ho sporto diverse denunce, ma non siamo mai riusciti a trovare i responsabili. Come mi dissero i commissari che accolsero la mia prima denuncia, pubblicare una notizia su internet è paragonabile al lancio di un sasso nell’acqua. Ancora oggi mi sfugge il motivo per cui c’è stato un accanimento di quel tipo verso un personaggio nato per i bambini. La cosa incredibile è che tutti ci hanno creduto e a poco è valso il mio essere tornato in video, anni fa, con la Trebisonda. Niente, c’era stata una sorta di rifiuto a credere che io fossi ancora vivo: dicevano che quello era un sosia, pensi un po’. Davvero assurdo. Ancora oggi mi capita di leggere commenti tipo ‘Ah ma quindi è vivo?’: caspita, bisognerebbe fare una educazione su come muoversi sul web e su come verificare l’affidabilità delle notizie.

Oggi Danilo Bertazzi, che tra poco più di un mese compirà ben 59 anni – sì avete letto bene, ma non sentitevi così vecchi, è lui che se li porta benissimo – è autore di un programma televisivo, La Posta di Yoyo. Ha inoltre ufficializzato la sua relazione con il compagno Roberto, a cui è legato da 7 anni.

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