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Hannah Waddingham su Game of Thrones: «Legata per 10 ore, sono ancora in cura da uno psicologo»

Game of Thrones è pieno di scene raccapriccianti e di morti violente: proprio per questo, e in particolare per la violenza riservata al genere femminile, nello spin off della serie, House of the Dragon, vedremo meno scene di questo tipo, assicurano gli autori. Uno dei personaggi di Game of Thrones di cui possiamo solo immaginare l’orribile destino è Septa Unella, l’estremista religiosa che tortura Cersei, costringendola alla Camminata della vergogna per la città di Approdo del re, per poi finire dalla stessa regina condannata a una fine che i fan della serie hanno potuto solo immaginare. Lena Headey, interprete di Cersei, ha parlato della scena (tagliata) dell’aborto del personaggio, definendolo “Un trauma”.

Hannah Waddingham, invece, l’attrice che ha interpretato Septa Unella in Game of Thrones, ha di recente parlato di quanto siano state difficili ed estenuanti le riprese delle scene di tortura che hanno interessato il suo personaggio. Septa Unella, alla fine della sesta stagione, è stata imprigionata da Cersei dopo che la Fede dei Sette è stata rovesciata, riportando la regina sul Trono di Spade.

Dopo giorni di torture da parte dei suoi scagnozzi, la stessa Cersei fece visita a Septa Unella per versarle del vino sul viso e chiederle di confessare i suoi peccati. Quando Septa Unella rifiutò, Cersei la chiuse nella stanza con La Montagna e se ne andò, lasciando il destino raccapricciante di Septa Unella all’immaginazione. In un’intervista con Collider, Waddingham ha detto che la versione televisiva della scena non era ciò che avevano pensato originariamente gli autori. Gli showrunner originariamente avevano scritto qualcosa di molto più sconvolgente. Ecco cosa ha raccontato Hannah Waddingham riguardo al destino del suo personaggio:

“Doveva essere violentata dalla Montagna: ma penso che avessero avuto così tante lamentele dai fan dopo lo stupro di Sansa che hanno scelto di non mostrarlo”.

La scena dello stupro di Sansa durante la prima notte di nozze con Ramsay Bolton ha traumatizzato i fan, e la stessa Sophie Turner ne ha parlato come di un’esperienza per niente piacevole. Quella scena fa parte di una serie di scene violente verso personaggi femminili che però non facevano parte dei romanzi di George RR Martin. Le altre due riguardavano Cersei, che veniva violentata da Jaime nella quarta stagione, e Daenerys, che era stata violentata da Khal Drogo durante la sua prima notte di nozze nella prima stagione. A George Martin non erano andati mai giù questi cambiamenti:

“Perché la scena del matrimonio è stata cambiata dalla scena originaria della seduzione consensuale … Al brutale stupro di Emilia Clarke? Non ne abbiamo mai discusso. Hanno fatto peggio, non meglio”.

Hannah Waddingham ha proseguito raccontando di quanto sia stato difficile girare la scena di Game of Thrones in cui Cersei tortura il suo personaggio versandole del vino in faccia.

“Penso che forse abbiano cambiato la scena quando ero ancora in aereo per Belfast, perché improvvisamente mi hanno mandato queste note che dicevano che avrei avuto bisogno di una muta. Ho pensato che mi avessero inviato i bit sbagliati. Quando sono arrivata gli ho chiesto il perché della muta e loro hanno risposto: Oh, abbiamo deciso per il waterboarding”.

L’attrice ha poi descritto la traumatica esperienza, confessando come sia ancora in cura da uno psicologo per superare la paura dell’acqua che le ha causato la scena del finto annegamento.

“Sono rimasta legata al tavolo con delle cinghie per almeno dieci ore. Sicuramente, a parte il parto, è stato il giorno peggiore della mia vita. Anche Lena era a disagio a versarmi del liquido in faccia per così tanto tempo, e io ero fuori di me. Ma in quei momenti devi pensare, o vai avanti o tiri fuori la testa e dici: No, non è quello che mi aspettavo. Non mi sono resa conto subito della fobia per l’acqua che quella scena mi aveva causato. Non me ne ero resa conto fino a quando non ho visto un programma in cui la telecamera si è abbassata sul viso dell’attore che veniva immerso nell’acqua, ma lo vedi a faccia in su verso la telecamera, e ho avuto un terribile attacco di panico. Allora ho deciso di parlarne con qualcuno”.

L’attrice di Game of Thrones ricorda come anche Eugene Simon, interprete di Lancel Lannister, sia rimasto sconvolto dall’esperienza sul set, arrivando a dire che non puoi dire di aver fatto davvero parte di quell’esperienza se non sei stato maltrattato. L’emittente HBO non si è espressa al riguardo: vedremo se in House of the Dragon ci andranno meno pesanti rispetto a quanto fatto in Game of Thrones.