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Le 7 dichiarazioni shock di questa settimana nel mondo delle Serie Tv

Bentornati ad una nuova settimana (31 dicembre – 7 gennaio) delle 7 dichiarazioni shock che ci hanno lasciati a bocca aperta.
Queste lunghe settimane di festività ci hanno lasciato non solo un po’ appesantiti ma anche carichi di nuove dichiarazioni dai protagonisti delle serie televisive! A partire da Michael C. Hall con il ritorno dello show Dexter (che inizierà le riprese a fine mese), passando per la giovanissima Kiernan Shipka con l’ultima parte di Chilling Adventures of Sabrina sulla piattaforma Netflix e finendo con l’attore Bryan Cranston.
Cominciamo!

1. Dexter – Michael C. Hall

Come ormai è risaputo, la serie televisiva Dexter sta per tornare!
A guidare questo ritorno l’attore Michael C. Hall, che non solo si è detto entusiasta ma, in questi giorni, ha anche ammesso che questo revival servirà alla serie per redimersi da quel finale disastroso, che i fan non hanno mai accettato veramente.

Cerchiamo di essere realisti: le persone hanno pensato che quella conclusione fosse insoddisfacente, e c’è sempre stata la speranza che potesse emergere una storia che valesse la pena di raccontare. Faccio parte di quel gruppo di persone che si sono chieste: “Che diavolo è successo a quel ragazzo?” Quindi sono entusiasta di poter tornare indietro. Non ho mai avuto l’opportunità di interpretare un personaggio a distanza di così tanti anni.

2. Chilling Adventures of Sabrina – Kiernan Shipka

Prima di parlare di Bryan Cranston è giusto concentrarci sulle parole dell’attrice protagonista Kiernan Shipka, interprete di Sabrina Spellman.
Come è risaputo, la quarta e ultima parte della serie televisiva Chilling Adventures of Sabrina ha debuttato la scorsa settimana sul catalogo dello streamer Netflix e ha lasciato i fan delusi dal finale. Ma non solo loro. Anche la Shipka si è detta sorpresa da quello che è successo. Qui sotto le sue parole:

Sono rimasta molto sorpresa. Penso di avere in un certo senso la stessa mentalità di tutti gli altri, ovvero Sabrina non può morire. Lei è Sabrina. Non può morire. E poi ho pensato,” Oh, non ci sono più pagine [nel copione]. Penso che sia tutto.”

3. SanPa: Luci e Tenebre di San Patrignano

Sulla piattaforma streaming Netflix, in questi primi giorni del 2021, ha debuttato la docuserie italiana SanPa: Luci e Tenebre di San Patrignano, in cui si ripercorre la controversa storia della prima comunità italiana di recupero di tossicodipendenti. Al centro del documentario la figura di Vincenzo Muccioli, il quale, ai tempi, ha attirato molte critiche. Malgrado il documentario si fonda su testimonianze di ex ospiti della struttura, la comunità di San Patrignano si dissocia da ciò che viene raccontato:

Il racconto che emerge è sommario e parziale, con una narrazione che si focalizza in prevalenza sulle testimonianze di detrattori, per di più, qualcuno con trascorsi di tipo giudiziario in cause civili e penali conclusesi con sentenze favorevoli alla Comunità stessa, senza che venga evidenziata allo spettatore in modo chiaro la natura di codeste fonti.

4. Bryan Cranston

È finalmente il turno dell’attore Bryan Cranston: il celebre Walter White di Breaking Bad si è voluto esprimere sulla questione del politically correct (il politicamente corretto)

Viviamo in questa cultura che cancella chi sbaglia e fa male – che sia di proposito o per sbaglio – e c’è meno capacità di perdonare nel nostro mondo. Penso che ci troviamo sfortunatamente in un ambiente più grossolano. Credo che le nostre società siano diventate più dure e meno comprensive, meno tolleranti. Penso che dovremmo dare un secondo sguardo e realizzare che chiedere perdono e ricevere perdono non sono debolezze, ma vigori umani.

5. The Crown – Vanessa Kirby

L’attrice Vanessa Kirby, la principessa Margaret nelle prime due stagioni dello show The Crown, tornerà su Netflix con un nuovo progetto dal 7 gennaio, ovvero Pieces of a Woman. La Kirby si è raccontata in una recente intervista su Io Donna e ha parlato non solo di come vive il lavoro, ma anche nel dare corpo e voce alle emozioni di altre donne. Ecco le sue parole:

“Sono contenta soprattutto del fatto che molte donne, vedendo il film, si sentiranno meno sole. È un tema su cui c’è molto silenzio, e dietro il silenzio spesso c’è un impasto di stigma e di dolore. Con Kata [moglie del regista, sulla cui storia vera è basato il film, ndr] ne abbiamo parlato: ho sentito forte la responsabilità di farmi tramite del suo lutto. Ma anche l’eccitazione che mi dà sempre avvicinare qualcosa che non conosco. Questo film mi ha portato in territori della femminilità dove la mia immaginazione non si era mai spinta, ma su cui avevo fatto molte fantasie.”

6. Disney – Abigail Disney

Abigail Disney, pronipote del leggendario Walt (nonché documentarista vincitrice di un Emmy), si è scagliata contro la gestione dell’azienda in questo periodo di pandemia di COVID-19. La critica è indirizzata sulla decisione di lasciare a casa migliaia di dipendenti.
La documentarista ha commentato aspramente il divario tra i miseri guadagni dei dipendenti e i ricchissimi ricavi degli azionisti.

Che i prezzi delle azioni siano così completamente scollati da ciò che sta accadendo alle VITE UMANE EFFETTIVE plasmate da questa società è tutto ciò che sappiamo del completo crollo morale di questo sistema. Più aumentano i prezzi delle azioni, più mi disgusta. Anche se mi arricchiscono. Bisogna salvare la Company da se stessa. Si potrebbe iniziare donando i $100 milioni ricevuti in bonus dai dirigenti ai lavoratori licenziati, come fondo di sostegno.

7. Pose – Billy Porter

Billy Porter, attore dello show Pose, ospite durante il talk show Live With Kelly and Ryan, ha voluto aggiornare i fan sulla situazione riguardo le riprese per la nuova stagione; uno dei problemi infatti causati dalla pandemia di COVID-19 è stato dover riorganizzare molte scene chiave e prendere decisioni difficili.

Stiamo ancora cercando di capire come fare. Certe sequenze non le abbiamo girate e penso che aspetteremo un momento più sicuro per girarle, quando il vaccino ci renderà tutti più sicuri e molte persone potranno tornare a stare insieme nella stessa stanza

+ 1. Anthony Hopkins

Nella rubrica di oggi troviamo anche una dichiarazione bonus, con l’attore Anthony Hopkins: l’uomo ha condiviso sul proprio account Twitter un video in cui celebra 45 anni senza alcool.
Hopkins ha ammesso di esserne stato a lungo dipendente e, la scelta di smettere ha coinciso con l’ascesa definitiva con film come Elephant Man e la consacrazione definitiva nel 1991 con Il Silenzio degli Innocenti.

45 anni fa oggi ho avuto un campanello d’allarme. Stavo andando incontro al disastro, mi stavo uccidendo. Non sono un moralista ma ebbi un messaggio, una vocina che mi diceva, ‘Vuoi vivere o morire?’ e mi dissi che volevo vivere. All’improvviso ho provato sollievo e la mia vita è stata straordinaria.