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Breaking Bad – Secondo Anna Gunn, l’atteggiamento dei fan verso Skyler ora «è incredibilmente diverso»

Breaking Bad, la famosa opera di Vince Gilligan, è una di quelle serie tv che ha cambiato il modo di fare tv.

Dopo che la storia di Walter White ha incantato il pubblico, infatti, nel piccolo schermo sono nati decine di antieroi che hanno seguito la sua scia. Ritenuta una delle produzioni televisive più premiate di sempre, detiene anche un particolare record cerificato dal Guinness World Records: la quinta stagione di Breaking Bad ha la più alta valutazione mai ricevuta da una serie tv. Un prodotto di tale calibro ha naturalmente donato una grande popolarità ai suoi interpreti: oltre ad aver lanciato la carriera di Bryan Cranston, ha anche fatto conoscere al mondo il talento dell’interprete di Jesse Pinkman. Dopo la fine della serie, Aaron Paul infatti è stato uno dei protagonisti della terza stagione di Westworld (e anche di una puntata di Black Mirror). C’è stato però qualche altro attore del cast, che è stato meno fortunato e infatti la carriera di Anna Gunn ha subito un declino dopo Skyler.

Il personaggio della moglie di Walter White in Breaking Bad in passato ha ricevuto molte critiche da parte degli spettatori. Qualcosa per fortuna negli ultimi anni però sembra essere cambiato.

Durante la visione di Breaking Bad molti fan hanno giudicato Skyler White una moglie fastidiosa, che rappresentava un impedimento agli obiettivi di Walter White. Anna Gunn e Aaron Paul hanno spiegato in un’occasione perché Skyler White avrebbe meritato un trattamento diverso. L’odio verso questo personaggio ha raggiunto livelli inimmaginabili e addirittura l’attrice ha raccontato di aver ricevuto addirittura delle minacce di morte da una fan. Nell’ultimo periodo il pubblico ha finalmente compreso le ragioni di Skyler White. Come ha raccontato Anna Gunn a The Hollywood Reporter, l’atteggiamento dei fan di Breaking Bad nei suoi riguardi è cambiato:

Ora, quando le persone vengono da me, è incredibilmente diverso… C’è ancora molta strada da fare, ma da allora abbiamo apportato cambiamenti epocali. Quindi le persone si avvicinano a me adesso e mi dicono: ‘Sei stato il fulcro per me. Eri la coscienza dello spettacolo’. Oppure dicono: ‘La prima volta che l’ho visto, ho odiato quel personaggio. Ma la seconda volta ho realizzato: ‘Oh mio Dio, guarda quella povera donna.'”

Anna Gunn ha ammesso che inizialmente era ignara della reazione che il suo personaggio di Breaking Bad aveva scatenato sui social media. Tuttavia quando ne ha sentito parlare, è andata a leggere cosa dicevano, anche se “probabilmente è stato un errore”. Dopo essersi scontrata con l’odio dei fan, si è resa conto che era stata la misoginia interiorizzata degli spettatori ad aver scatenato quella reazione. Per questo motivo nel 2013 ha scritto un editoriale per il New York Times, per denunciare il trattamento che stava ricevendo.

A proposito di quella vicenda l’attrice di Breaking Bad ha detto:

Ho dovuto davvero attraversare quell’anello di fuoco, in mancanza di una frase migliore, per capire che gran parte di esso era, francamente, misogino. Molto è dipeso dal modo in cui venivano trattati i personaggi femminili, e penso che abbiamo fatto molta strada da allora. Se posso chiamarle mie sorelle, sono davvero orgogliosa di tutte le attrici che hanno parlato apertamente e hanno continuato a spianare la strada e a creare i propri personaggi antieroi. Per questo motivo ho sentito davvero il bisogno di dire qualcosa al riguardo in quel momento, perché ho due figlie, ed era importante per me che lo sapessero. […] A volte, i commenti potevano diventare minacciosi o violenti, e questo mi preoccupava. Non volevo sentirmi vittima di bullismo per tutto ciò. Sentivo che era mia responsabilità alzarmi e rispondere, ed è quello che ho fatto.”