Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » RECENSIONI » Them: The Scare: fa paura perché esiste davvero – La Recensione della serie Prime Video

Them: The Scare: fa paura perché esiste davvero – La Recensione della serie Prime Video

Them: The Scare torna su Amazon Prime Video con una nuova chiave. Di natura antologica, la Serie Tv era sbarcata sulla piattaforma con la sua prima stagione rumorosa, estremamente disturbante e turbante. Non aveva vie di mezzo. Solo il buio e il terrore. Scene di horror puro e intenso che però fungevano solo come un mezzo per esplorare qualcosa che in realtà esiste davvero e che, purtroppo, tocchiamo ogni giorno con mano.

La tematica razziale torna infatti in Them scena dopo scena, consegnandoci un ritratto in cui il sangue che cola simboleggia le ingiustizie e il degrado della società. Them è sempre stata disturbante, angosciante, priva di qualsiasi tipo di sconto narrativo. Il genere horror si prende qui tutta la scena, ma sempre e solo come mezzo per concretizzare la sua vera volontà: disturbare il telespettatore parlando di qualcosa che, in realtà, non fa paura soltanto all’interno della Serie Tv. Fa paura perchè è qualcosa che esiste davvero.

Da pochi giorni Them: The Scare è arrivata finalmente con un nuovo flusso di episodi che hanno riconfermato per la seconda volta la intenzioni narrative di questa Serie Tv antologica. Eppure, l’impatto sembra essere stato diverso rispetto a ciò che è avvenuto durante il suo esordio.

Them: The Scare (640x360)
Them: The Scare

Them: The Scare è stata definita da molti infatti meno disturbante della prima stagione. In termini teorici, forse, potremmo anche avvalorare questa ipotesi. Potremmo anche dire che qui l’utilizzo dell’horror ha avuto un freno maggiore, restituendo una narrazione forse meno invasiva e più equilibrata da quel punto di vista. Ma in termini pratici tutto cambia, riportandoci di nuovo nello stesso tipo di narrazione della prima. Il senso di angoscia e inquietudine non ci lascia infatti alcuno scampo neanche in questa seconda stagione, e poco importa quanto sangue coli o quanti jumpscare si susseguano. Forse ai tempi della prima stagione non potevamo saperlo, ma Them è una Serie Tv turbante e disturbante per via della sua atmosfera, della claustrofobica sensazione di essere rimasti intrappolati dentro un agglomerato di traumi irrisolti, che qui vengono messi in atto attraverso tematiche sociali e mediante un viaggio all’interno della psicologia umana.

Quel sangue o quelle continue inquadrature erano solo uno strumento, ma non il motivo della nostra angoscia perenne. Them: The Scare è ancora quella Serie Tv di un tempo. E’ angosciante nello stesso modo, senza eccezioni o vie di fuga per lo spettatore. In questo caso, la seconda stagione abbraccia anche e soprattutto il genere thriller, mettendo in atto un’opera che vede al centro di tutto un omicidio inquietante.

Dal 1952 ci spostiamo adesso nei primi anni ’90. Un salto temporale che ha qui la funzione di parlare del tempo come qualcosa non per forza destinata a cambiare. Certe cose, purtroppo, possono essere ritrovate ancora 30 o 40 anni dopo. E quel razzismo, protagonista della prima stagione, ritorna anche qui. Chiarendo, per prima cosa, che niente è cambiato. Una critica sociale destinata a mandare un segnale ben evidente a una società che a volte crede di essere cambiata, ma che ancora conserva retaggi che terrorizzano e disturbano, diventando teatro di eventi raccapriccianti.

Come anticipato, ci troviamo adesso negli anni ’90. Al centro della narrazione troviamo Dawn Reeve, una detective adesso impegnata nella risoluzione di un caso che metterà a dura prova chiunque sia arrivato sulla scena del crimine. Appena giunta sul posto, Dawn verrà a conoscenza di un omicidio orribile che vede coinvolta una madre affidataria di una casa famiglia. L’omicidio non sembrerà aprire alcuna strada verso la risoluzione. Tutto quello che Dawn sa è che le cose sono ancora più orribili del previsto, e che un assassino a piede libero continua ad aumentare il numero di vittime in una Los Angeles destinata a non avere tregua.

Them: The Scare (640x360)
Them: The Scare

Ed è in mezzo a questo incubo che Dawn si ritrova coinvolta in un caso che diventa, ogni giorno, sempre più buio e mostruoso. Perde la testa, vivendo solo in funzione della risposta. Del colpevole. Di chi sa qualcosa e di chi mente. Da una Los Angeles già sconvolta dalle continue lotte che vedono, ancora una volta, lo stesso scontro avvenuto nella prima stagione. Ancora una volta, quella macchia. Attraverso questo espediente, Them: The Scare ci restituisce una narrazione a tratti meno violenta della prima, ma disturbante allo stesso modo. Un’opera in cui veniamo travolti dai traumi della psiche umana e da tutte le conseguenze che questi hanno su di noi.

Forse, da questa prospettiva, Them: The Scare potrebbe sembrare ancora più vicina a noi, ancora più trasversale e incisiva. Facendo a meno di qualche inquadratura splatter in più, la seconda stagione si prende più tempo per parlare degli orrori che si annidano anche dentro l’essere umano, facendo così spazio a un’analisi sottile e ostinata. E quell’omicidio, che poi diventerà il fulcro dell’intera narrazione, sarà solo un mezzo per compiere questo viaggio distruttivo, e ancora una volta disturbante.

Quindi sì: Them: The Scare era e continua a rimanere ancora adesso una Serie Tv disturbante e angosciante. Con i suoi mezzi macchiati di sangue, Them dimostra di essere cresciuta e maturata, di aver capito come tirare fuori la sua essenza anche a costo di dover sacrificare quella didascalica ricerca della paura. Semplicemente, non ne ha bisogno. Non sempre, almeno. Quel che racconta e l’atmosfera claustrofobica che mette in atto bastano per restituirle quell’etichetta. Quella definizione. che si era così tanto attaccata alla prima stagione, e che ha poi dato vita al suo successo streaming-televisivo.

Tra le tante Serie Tv horror di questi ultimi anni, Them è di certo una delle migliori, ed è un viaggio dentro la spaventosa mente umana. Una mente che, nel bene e nel male, deve convivere con traumi e disagi, mentre intanto tutto quello che ha attorno – valori e umanità – tende a disintegrarsi. Ancora una volta. Come nel 1952. Come nel 1991.