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Netflix ha rovinato Black Mirror? Charlie Brooker difende lo streamer: «È stata una mia iniziativa»

Black Mirror è una delle serie tv migliori presenti attualmente sulla piattaforma di streaming Netflix.

Tornata quest’anno a sorpresa con la sesta stagione, il thriller distopico ideato da Charlie Brooker viene ricordato per aver raccontato con grande lucidità gli effetti negativi della tecnologia sulla nostra società. All’epoca della sua prima messa in onda nel lontano 2012 ha scioccato il mondo intero e ha conquistato pubblico e critica. Non tutti hanno apprezzato però i cambiamenti che hanno travolto Black Mirror, cambiamenti che si sono fatti evidenti quando è stata acquistata da Netflix. A partire dalla terza stagione, infatti, è stato il colosso dello streaming ad occuparsi della distribuzione e della produzione degli episodi al posto di Channel 4. Per tanti questo ha finito per danneggiare la serie tv di Charlie Brooker: secondo gli spettatori più critici, si è snaturata e ha perso la sua identità, riducendosi a essere la copia di tanti altri thriller attualmente in onda.

Ora il creatore di Black Mirror in persona ha deciso di rispondere una volta per tutte a questi attacchi che i fan hanno rivolto per anni contro la serie e il colosso dello streaming.

L’occasione è arrivata grazie all’International Convention Centre SXSW di Sydney, al quale Charlie Brooker ha partecipato come ospite nei giorni scorsi. Come riporta il The Guardian, lo sceneggiatore parlando della famosa serie tv e delle critiche che ha ricevuto, le ha respinte al mittente. Se è vero che nel passaggio da Channel 4 a Netflix il tono e le atmosfere di Black Mirror sono parzialmente cambiate, ciò non è avvenuto perché i vertici della piattaforma streaming lo hanno obbligato a seguire una linea più morbida: è stato lui stesso a decidere di modificare le storie di Black Mirror per adattarle a un pubblico più internazionale e vasto. Non ritiene tuttavia che questi leggeri cambiamenti abbiano intaccato la qualità della serie tv. Charlie Brooker ha inoltre aggiunto nel corso del panel:

Una delle critiche che riceviamo a volte è: ‘Preferivo lo show quando era britannico e tutti erano infelici e tutto puzzava un po’ di m***a e tutte le storie erano orribili. E poi è passato a Netflix e all’improvviso tutto è diventato solare e felice, tutti avevano denti meravigliosi, ed era pieno di star di Hollywood e ha perso quel vantaggio’. [Quando sono arrivato negli Stati Uniti per la prima volta] tutti si aspettavano che fossi come Unabomber. Ma Netflix ha avuto poco a che fare con il cambiamento. Probabilmente l'[episodio] più felice che abbia mai scritto è stato “San Junipero” e l’ho fatto di mia iniziativa. Sapevo che dal passaggio in America avevamo a disposizione una piattaforma globale, quindi dovevamo rendere queste storie un po’ più internazionali. E volevo mescolare un po’ le cose, in modo da non limitarmi a fare maratone cupe. E poi l’episodio della sesta stagione Loch Henry è dannatamente brutto – brutto come qualsiasi cosa abbiamo mai fatto.”

Charlie Brooker ha detto finalmente la sua, eccome se l’ha detta. E voi, cosa ne pensate?

5 domande aperte a Charlie Brooker da un fan preoccupato di Black Mirror