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Come sarebbe cambiata Lost se il protagonista fosse stato Ted Mosby

Attenzione: l’articolo contiene spoiler sul pilot di Lost.

Era il 22 settembe e l’aeroporto di Sydney era affollato come al solito, ma a Ted Mosby non importava. Il suo unico pensiero era quello di arrivare al gate in tempo per non perdere quel volo comprato all’ultimo secondo che avrebbe fatto scalo in California, per poi riportarlo finalmente a New York, nel suo appartamento con i soliti amici che anche questa volta gli avrebbero detto “te lo avevo detto“.

Sul volto aveva ancora impressi i segni della delusione, l’ennesima dopo un gesto scelleratamente romantico. Ted era sicuro che questa volta si trattasse della madre dei suoi figli, della donna perfetta che rappresentava l’altra metà della sua mela.

Non che i due si conoscessero da tanto, anzi sarebbe il caso di dire che non si conoscevano affatto. Lyla era in America come ragazza alla pari e aveva conosciuto Ted in una festa in cento a New York, dove si era recata prima di ritornare in Australia per completare gli studi. Tra i due c’era stata chimica fin dal principio (complice qualche cocktail di troppo), ed erano finiti a parlare delle loro vite abbracciati sul tetto di casa di Ted fino al sorgere del sole.

Tutto molto romantico, se non fosse che due settimane dopo Lyla si era completamente dimenticata di Ted ed era tornata in Australia dalla sua famiglia. Pensate alla sua faccia quando in un giorno di metà settembre si era ritrovata Ted davanti la porta di casa con un mazzo di fiori e un commovente monologo su quanto quella sera fosse stata importante per lui e di come non abbia mai smesso di pensare a lei. Il risultato è stato ovviamente un ordine restrittivo e una porta in faccia.

Con il fiatone e qualche goccia di sudore sulla fronte, Ted riuscì finalmente a raggiungere il suo gate un secondo prima che le hostess chiudessero l’imbarco.

Salito sul suo volo numero 815 Ted potè finalmente tirare un respiro di sollievo, anche se il signore seduto al suo fianco sembrava abbastanza in ansia di volare. Si trattava di un ragazzo dai lunghi capelli ricci e l’aria sudaticcia, che non la smetteva un secondo di mangiare merendine e di chiamarlo “Coso”. Ma Ted non aveva la minima voglia di socializzare, soprattutto con uno che sembrava aver passato una giornata peggiore della sua (per quanto difficile possa sembrare).

Poi fu il vuoto, il nero, la turbolenza. Attimi di panico che la mente di Ted aveva successivamente rimosso. L’ultima cosa che ricordava era quel vuoto nello stomaco e le urla della gente intorno a lui, poi blackout completo. Peggio di quando si svegliò con un ananas sul comodino.

Lost – How I Met Your Mother

Quando riaprì gli occhi, davanti a lui c’era solo il verde degli alberi. Riprese coscienza lentamente, e in quel momento si ritovò davanti il muso umido di un cane.

“Robin, sei tu?”

Affermò in evidente stato confusionale, ricordando le tante mattine in cui si era risvegliato nel letto di Robin con il musone puzzolente dei cani di lei in faccia. Ma intorno a lui niente gli ricordava un appartamento della Grande Mela, anzi era piuttosto sicuro di non aver mai visto tanto verde in vita sua.

Fu in quel momento che sentì le urla in lontananza, quel richiamo di dolore risvegliò completamente i suoi sensi, e iniziò a correre in quella direzione.

Sulla spiaggia c’erano resti in fiamme dell‘Oceanic Flight 815 (a proposito, qui trovate 5 serie tv da guardare se siete in astinenza di Lost), e persone di ogni tipo che urlavano ricoperte di sangue e sabbia. Cercavano a gran voce un dottore e Ted accorse con la stessa prontezza con cui diceva “Ti Amo” al primo appuntamento (quindi molto velocemente).

“Un dottore, cerchiamo un dottore”
“Eccomi, cosa posso fare? Sono dottore in Architettura”

In quel momento i naufraghi di Lost che pensavano non ci fossero limiti al peggio si ricredettero e piansero più forte di prima.

Lost
Lost – Pilot

Ma nel mezzo del panico più totale una donna dalla lunga capigliatura castana accorse per prestare soccorso. Per Ted fu come la visione di un angelo sceso dal Paradiso per aiutarli a ritrovare la retta via su quell’Isola apparentemente inospitale.

Tra le urla e il caos scese la notte, ma Ted non riusciva a pensare ad altro che al volto di Kate, la donna angelica apparsa dal nulla. In quel momento capì che il mondo sarebbe potuto finire in quel momento e a lui andava perfettamente bene così.

Tutte quelle circostaze non erano altro che un segno del Destino, per far sì che la sua strada si icrociasse con quella della sua anima gemella. Qualcosa si risvegliò nel profondo del suo cuore, e mentre gli altri parlavano di come chiedere soccorso davanti a un falò, lui immaginava se stesso nel futuro.

Già si immaginava seduto alla scrivania di casa, inodata di nuovi interessanti progetti architettonici, con i suoi due figli seduti sul divano pronti ad ascoltare per l’ennesima volta la storia di come mamma e papà si fossero conosciuti grazie a un incidente aereo che li aveva catapultati in un’Isola deserta.

Fu proprio quella circostanza a ispirare uno dei suoi monologhi migliori. Prese la parola, si alzò in piedi e urlò a gran voce i suoi pensieri. Parlò di vita, morte e unione delle forze. Insieme sarebbero riusciti a trovare un modo per tornare a casa e ricominciare una vita normale. Parlò di amore, con i toni sdolcinati che lo caratterizzavano, e nel farlo ricercò tra la folla lo sguardo intenso di Kate. Fu come una coltellata nel petto vedere che la donna della sua vita era intenta a guardare qualcun altro.

In un angolo solitario, infatti, c’era Sawyer. L’uomo evitava tutti gli altri naufraghi con spettacolare accuratezza. Se ne stava nel suo angolino a fumare sigarette e leggere libri, come se il suo aereo non fosse appena precipitato nel mezzo del nulla.

Ted percepiva il suo fascino da cattivo ragazzo, così come percepiva l’interesse nello sguardo della sua Kate. Quanto avrebbe voluto che sull’isola con lui ci fosse anche Barney, sarebbe stato tutto più semplice, anche se a quest’ora sarebbe a limonare nella foresta, e avrebbe usato la storia del naufragio per i prossimi 50 anni come tecnica di rimorchio nei bar.

Anche questa volta Ted era solo, ma non si sarebbe dato per vinto.

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